Paolo : [post n° 261753]

Condono

Ciao a tutti, qualcuno ha esperienza di condono edilizio?
Un mio cliente si trova ad avere ereditato una casa per cui nel 1986 era stata iniziata una pratica di condono, era stata pagata l'oblazione ma non erano state consegnate delle integrazioni richieste molti anni dopo (sto cercando di capire con il Comune quali fossero queste integrazioni...).
Ora, a distanza di 26 anni, salta fuori, da parte del notaio di un possibile acquirente, la necessità di concludere la pratica prima di fare il rogito; in attesa di parlare con il Comune, mi chiedo se qualcuno ha avuto esperienze simili a distanza di così tanti anni, e se sia possibile/conveniente chiudere la pratica di condono oppure se non sia meglio fare una sanatoria, vista l'esiguità dell'opera realizzata: la chiusura parziale di un lato di un terrazzo...

Ultima informazione: secondo voi l'installazione di un secondo serramento esterno in aggiunta ad uno già esistente deve essere autorizzato in qualche modo?

Grazie in anticipo a chi risponderà

Paolo
otto :
mi è capitato di pratiche del condono 1985 con richiesta di integrazioni e problematiche varie...
se la chiusura comporta come credo aumento di volume è ovvio deve essere sanata ma devi capire l'integrazione di che natura è e solo il tecnico del comune te lo può dire
per ciò che riguarda il rogito credo (da verificare con il notaio) che se l'acquirente si prende in carico lo status quo cioè a dire che sull'immobile grava una pendenza di condono ancora in corso l'atto si può fare certo è che il prezzo si abbasserà sempre che a chi compra vada bene una situazione del genere
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