Laura : [post n° 269003]

Condono

Devo redigere una perizia giurata su di un abuso non ancora sanato (legge 47/85). La domanda presentata al tempo è carente e l'abuso reale è superiore a quello dichiarato al tempo; ho trovato un locale soffitta.
Ovviamente vorrei risolvere la cosa nell'interesse di tutti ma ho molti dubbi, in particolare temo:
1) il comune può sostenere che l'abuso è successivo all domanda? Dovrei dimostrare il contrario? rischio che rientra nella Legge 94?
2) l'abuso aumenta di un piano l'edificio cosa accade per violazione altezza?
Grazie
Nico :
Sei troppo generica per poterti dare una risposta precisa e certa.
Posso dirti solo tre cose: la prima è che puoi integrare una pratica di condono presentata anni prima, anche perchè se la pratica è ancora aperta significa che manca qualcosa.
la seconda: il comune non ha interesse a sostenere che l'abuso è successivo alla domanda, anche perchè ha interesse a chiudere la pratica e incassare ( sempre che sia tutto coerente e presentato come tale)
terza : L'abuso può essere sanato quando le opere realizzate sono difformi o in assenza di titoli abilitativi, ma comunque devono rispettare le normi vigenti all'epoca dei lavori e al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
Spero di essere stato chiaro .
desnip :
per Nico: "L'abuso può essere sanato quando le opere realizzate sono difformi o in assenza di titoli abilitativi, ma comunque devono rispettare le normi vigenti all'epoca dei lavori e al momento della presentazione della domanda di sanatoria."
Per il condono non è così, il condono è una legge straordinaria che va in deroga alle leggi normaili. Per questo è importante dimostrare l'epoca dell'abuso.
Laura :
I problemi sono molteplici, ed io non sono sicura che i tecnici comunali siano in grado di fornirmi risposte certe (e soprattutto univoche). Per favore mi fornite dei riferimenti normativi in modo da essere io a proporre una soluzione.
Le problematiche sono:
-C'è una concessione e quanto realizzato è difforme.
-C'è una pratica aperta per carenza di documentazione (ora sollecitata)
-La pratica dichiara tipo abuso 1
-Al momento non conosco le norme Urbanistiche del tempo ma sospetto che l'abuso possa essere di tipo 2
-Ho ispezionato i luoghi ed ho trovato un volume in più mai dichiarato e sicuramente non abitabile (altezza 1.70).
-Inoltre la pianta catastale non coincide ne con la condizione reale ne con quanto dichiarato nella pratica di condono
Grazie a chiunque voglia fornirmi dei riferimenti normativi o casistiche personali per orientarmi nella soluzione.
B :
Salve, chiedo una cosa anche io relativa ai Condoni.
Ho scoperto (effettuando un'accesso agli atti) che l'appartamento in cui abitiamo, acquistato qualche anno fa da mio suocero, ha subito una ristrutturazione un po' selvaggia.. a cura di un geometra del paese.

Guardando i documenti.. precedenti la ristrutturazione
ho notato che era stata rilasciata la Concessione Edilizia in sanatoria ai sensi della L. 47/85 per delle opere realizzate. Opere interne ed anche opere esterne... come un balcone di 13 mq ...

Il mio dubbio è questo : la concessione è stata rilasciata ma
il genio civile per questo balcone ??

E poi..
il tecnico che successivamente ha fatto l'intervento di ristrutturazione .. ha attestato la conformità dello stato dei fatti mediante la DIA, come funziona ? se la prende lui la responsabilità per il pregresso e quindi questo balcone non a norma ??

grazie a chi vorrà rispondere

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