Mila : [post n° 273994]

Relazione tecnica separazione coniugale

Salve a tutti
mi è stata chiesta una relazione tecnico catastale di un edificio per una separazione coniugale; il cliente dice che dovrà essere presentata al notaio all'atto della separazione.
Trattandosi della prima volta che ne faccio una di questo tipo (anche se ho fatto alcune perizie e consulenze) non vorrei fare la figura della pivellina quando chiamerò l'avvocato del cliente per avere delucidazioni.
Vi è mai capitata? cosa dev'essere attestato in linea di massima?

grazie
john :
Probabilemente una realzione tecnica dove rilevi la regolarità tecnica, urbanistica ed edilizia dell'unitaà immobiliare e probabilissimo una stima dell'immobile in base allo stato di fatto in quanto all'atto della separazione dovranno dividerselo.
otto :
si chiedono queste relazioni per pareggiare i conti su chi si prende l'immobile e l'altro viene liquidato quindi devi vedere la conformità ed ev le relative spese per ottenerla se possibile e procedere ad una stima
mettiti nei panni dell'avvocato che deve mediare a cui devi rilasciare uno strumento per poterlo fare.
Mila :
Grazie.
Quindi accertamenti di eventuali discrepanze tra lo stato di fatto e quanto depositato in comune e catasto, giusto?
Se emergono difformità le dichiaro e mi fermo lì? o devo procedere oltre?
Se non servisse una stima dell'immobile sarà necessaria documentazione fotografica?

grazie

olli :
ripeto io farei una relazione tecnica per l'uso che se ne deve fare
le foto a cosa servono se entrambi i conuigi immagino che conoscono la casa?
solo eventualmente per precisare le situazioni non conformi con le relative considerazione di poterle sanare e via dicendo
se ti chiedono la stima fai anche quella
stai attenta ad essere precisa chiara e imparziale in modo che nessuno ti posssa accusare di aver tirato più da una parte che dall'altra...cioè
in scienza e coscienza per uscire dall'eventuale 'tiro incrociato di sassaiole' ...........
Mila :
Grazie a tutti.
Si tratta di una separazione consensuale ed i coniugi hanno lo stesso avvocato.

La casa sarà ceduta per intero alla moglie, che pare voglia rivenderla. L'eventuale stima potrà essere usata come base per la vendita? o sarà rifatta una stima giurata da un altro tecnico, da allegare all'atto?

Io sono stata contattata dal marito, amico di vecchia data in serie difficoltà economiche a causa della separazione, che mi ha chiamato dopo che la moglie aveva promesso di provvedere a sue spese alla stima e non l'ha fatto. Non conosco la moglie, che comunque è stata informata e penso sia felice di non dover sborsare un euro. Entrambi sembra che la ritengano una semplice formalità da dover sbrigare più in fretta possibile per giungere alla separazione.
Per aiutarlo gli farò una parcella davvero minima, ovviamente questo non c'entra con l'imparzialità nell'eventuale stima (cosa ovvia).

Ma mi chiedo: per evitare grane future con la moglie e l'avvocato, per rispettare la deontologia ecc.., che devo fare? sarebbe bene far firmare un conferimento di incarico da entrambe, in modo che la moglie non possa mettere in discussione la mia relazione?

Speriamo bene...Mi chiedo se sia giusto fargliela, visti tutti i possibili problemi, ma ormai mi sono presa l'impegno e non voglio tirarmi indietro...
Mila :
Concludo: dopo 6 anni di lavoro ne ho viste di cotte e di crude, come tutti...Comportamenti davvero al limite della decenza, come sappiamo bene...
Io mi faccio sempre un sacco di problemi morali, sono pignola, precisa, a volte pedante...
Ma in questo caso non è tanto la paura di non essere imparziale, quanto quella di avere grane deontologiche e non in futuro.

grazie. e scusate per il mini-sfogo.
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