Nel 2007 ho presentato un P.d.C. per la ristrutturazione di un piccolo immobile in zona vincolata ai sensi della ex l.497/39. Una volta ottenuti tutti i permessi i lavori sono iniziati. Il D.L., ovviamente non io che abito lontano ha eseguito alcune opere in difformità dal Permesso rilasciato. In seguito ad un controllo i lavori sono stati sospesi. Ho presentato una Variante al P.d.C. in sanatoria e anche in questo caso dopo parecchio tempo ho ottenuto la compatibilità paesaggistica e il Permesso in sanatoria, trattandosi cmq di opere eseguite in conformità con gli strumenti urbanistici ecc.
Ho assunto la D.L. e pensavo di poter riprendere i lavori immediatamente; invece il responsabile del procedimento dice che per completare l'opera devo cmq presentare una scia. E' così?
Provo ad indovinare:
Nel 2007 presentazione del PdC;
Nel 2008 probabile inizio lavori (entro 1 anno dal rilascio) => Nel 2011 termine del permesso (3 anni); tra il 2008 e il 2011 Lei probabilmente ha fatto il PdC in Sanatoria per quanto realizzato senza autorizzazione; oggi nel 2012 il PdC è scaduto e le sarà rimasto l'edificio realizzato nel suo volume per intero, probabilmente anche gli impianti sono stati ultimati, ma per le modifiche prospettate al rup questi le ha chiesto la Scia.
Ho indovinato?
Nel 2007 presentazione del PdC;
Nel 2008 probabile inizio lavori (entro 1 anno dal rilascio) => Nel 2011 termine del permesso (3 anni); tra il 2008 e il 2011 Lei probabilmente ha fatto il PdC in Sanatoria per quanto realizzato senza autorizzazione; oggi nel 2012 il PdC è scaduto e le sarà rimasto l'edificio realizzato nel suo volume per intero, probabilmente anche gli impianti sono stati ultimati, ma per le modifiche prospettate al rup questi le ha chiesto la Scia.
Ho indovinato?
La richiesta di P.d.C. è stata presentata nel 2007, ma il PdC è stato rilasciato nel nov 2010; i lavori sono cominciati a mar 2011 (perciò servono 3 anni per completarli) sospesi nel giugno 2011 e sanati adesso col nuovo P.d.C. in sanatoria.
Quindi il precedente permesso non è scaduto; il RUP sostiene però che il permesso in sanatoria sana le opere difformi e che il precedente permesso è superato da questa pratica, perciò non vale più.
Non mi torna che per completare l'opera già assentita in precedenza debba ripresentare una nuova pratica.
Quindi il precedente permesso non è scaduto; il RUP sostiene però che il permesso in sanatoria sana le opere difformi e che il precedente permesso è superato da questa pratica, perciò non vale più.
Non mi torna che per completare l'opera già assentita in precedenza debba ripresentare una nuova pratica.
