archisandro : [post n° 297366]

Ristrutturazione_aumento costi_estromissione Progettista e Direttore Lavori

Buongiorno ragazzi.
Casetta di civile abitazione da ristrutturare. Ho effettuato, nell’ordine: sopralluoghi, rilievo, progetto, visite e verifiche con impresari portati in cantiere, redazione computo opere edili, raccolta preventivi ditte edili ed impiantistiche. Nel contempo ottenimento Parere Preventivo favorevole e successivo Permesso a Costruire, redazione Piano Sicurezza in progettazione ed esecuzione. Poi inizio lavori, attività di Direzione Lavori, verifiche del cantiere e delle lavorazioni, stato avanzamento lavori opere edili, controlli a e con l’impresa.
In sostanza ho fatto tutto quello che è necessario per questo tipo di lavori.
Durante l’avanzamento dei lavori, come sempre capita nelle ristrutturazioni, emergono cose impreviste ed imprevedibili (es: tolte le malte i muri hanno scarso valore, le travi ed il legname in genere è tarlato, le fondamenta non sono come ci si aspettava, …); inoltre la Committenza apporta delle modifiche. Tutto ciò nella massima trasparenza e comunicabilità tra gli interlocutori (venivano fatte riunioni in cantiere alle quali seguiva verbale delle decisioni prese di comune accordo, verbale poi inviato via mail alla Committenza ed all’Impresa).
Viene pertanto redatto un ulteriore computo metrico che affianca il primo (ovvio: si tratta di lavorazioni e modifiche in corso d’opera che non erano previste).
L’Impresa quindi esegue lavorazioni afferenti al 1’ ed al 2’ computo, e nel s.a.l. vengono specificate tutte le voci e la loro provenienza.
Dopo 2 mesi che il computo è stato trasmesso a tutti la Committenza, adducendo scuse inverosimili, richiede uno sconto all’Impresa. Nello stupore generale comunque mi adopero per cercare di convincere l’Impresa che, alla fine, acconsente ad uno sconto che definirei “molto interessante”. Comunico alla Committenza la decisione presa dall’Impresa e mi sento rispondere che “sono stato sollevato dall’incarico di direttore lavori e di responsabile sicurezza”.
A parte la sorpresa (e la notevole amarezza) che mi hanno colto, secondo voi cosa è il caso di fare?
E’evidente che i rapporti si son completamente deteriorati e non ho interesse a proseguire, voglio solo tutelare il mio operato ed i miei diritti, nei confronti di questo che mi sembra un sopruso pensato ad arte per non pagare il resto delle mie spettanze (e quelle dell’Impresa).
Sono ansioso di sentire la vostra opinione.
Ciao
desnip :
A parte il fatto che una comunicazione data così a voce, penso non abbia nessun valore, quindi per sollevarti dall'incarico dovranno mettertelo per iscritto, comunicarlo al comune, ecc.
Ma mi pare che se un incarico viene tolto senza che ci siano gravi colpe da parte del professionista, bisogna cmq liquidarlgi non solo le sue spettanze, ma anche una sorta di risarcimento per la perdita dell'incarico o qlcsa di simile.
Ma penso che ti saranno di maggiore aiuto i colleghi, che anche altre volte hanno citato la legge e tutto il resto.
archisandro :
grazie desnip per la velocissima risposta (stavo proprio rileggendo un tuo post del 08/09/11...).
mi hanno comunicato via mail che mi hanno mandato una raccomandata, ma per ora non è arrivato niente. aspetto la raccomandata e poi, per prima cosa, invio l'avviso di parcella. in esso ci saranno prestazioni considerate a vacazione (visite di cantiere supplementari a causa dell'aumentata entità della ristrutturazione che, giocoforza, ha richiesto una mia presenza quotidiana). secondo te/voi a quanto faccio ammontare un'ora di lavoro? alla tariffa da norma (€ 56.81)?
mi pare che l'aumento per incarico parziale sia del 25% ma non so' se vale per "ingiusta revoca".
desnip :
Beh, visto che la tariffa non è più in vigore, però una base di calcolo bisogna pur averla, considera questa cifra e poi applica lo sconto che ritieni opportuno.

(Oppure nessuno sconto, chissà... il fatto che la tariffa è abolita non mi sembra un divieto a chiedere la stessa cifra o addirittura di più, mah!).
archisandro :
"Oppure nessuno sconto, chissà... il fatto che la tariffa è abolita non mi sembra un divieto a chiedere la stessa cifra o addirittura di più"
infatti... in questo caso il termine "sconto" è alquanto inappropriato!
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