Campanellino : [post n° 29818]

A CHE SERVE COLLABORARE?

Sono laureata in architettura da un anno, abilitata alla professione e, credo più o meno come tutti, sto girando da uno studio professionale all'altro facendo un po' tutto e niente.
Non vorrei soffermarmi più di tanto sull'aspetto economico di questi impieghi (se si posono definire tali) visto che, come si può leggere un po' qua e là sul forum, è stato detto di tutto di più... sono pienamente d'accordo su tutto e direi che la penosa situazione non necessita di ulteriori commenti.
Il problema che mi preoccupa di più è che le esperienze che mi sono state offerte finora sono state una gran bella perdita di tempo. Dal punto di vista professionale non ho imparato niente anzi...molto spesso sono stata io a portare cose nuove!!!
La maggior parte delle volte (che nel mio caso è il 100% delle volte) si cerca un collaboratore per fargli fare cose molto frammentarie, per fare il tappabuchi della situazione, il che non permette certo di entrare nel vivo della professione.
Ciò che io ho fatto la maggior parte del tempo è finire dei
disegni che sono già passati sotto altre 1000 mani e che quindi sono talmente pasticciati e mal fatti che è impossibile presentare un risultato decente e alla fine sembra che hai fatto una porcheria tu (a meno che non si rifaccia tutto, ma di solito non c'è mai il tempo perché te lo danno da fare all'ultimo momento e di corsa!!); ovviamente non ho mai partecipato ad un incontro con un cliente e non vi dico le volte che i miei disegni avevano delle mancanze perché non mi era stato riferito qualcosa che era emerso durante un incontro (e poi volevano pure farla passare come se fosse colpa mia!); spesso ho riscontrato ignoranza e superficialità di quelli che sono stati i miei capi, ignoranza delle norme edilizie, dei vari standard, nell'uso dei software, nel distinguere una prospettiva da un'assonometria (!!!); superficialità nel tracciare linee così, a occhio, nel fare i rilievi, nel dimensionare qualunque cosa senza andare a vedere quali sono le misure previste (e puntualmente sbagliando); spesso ho dovuto svolgere mansioni di segretariato; spesso ho dovuto portare da casa i miei software da installare e i miei blocchi che ho disegnato e raccolto nel
corso degli anni.
E' chiaro che quando è così ti stufi in fretta di satare in un
posto perché ti rendi conto che stai buttando il tempo...e
infatti in uno studio ho resistito al massimo 3 mesi.
Ovviamente non voglio continuare a pellegrinare a vita da uno studio all'altro facendo questa vita che è a dir poco
frustrante se penso che a volte sono costretta a fare cose che sono palesemente sbagliate solo perché me lo dicono "loro" (ad esempio quando devi disegnare un rilievo fatto da cani, senza neanche una diagonale!!), se penso ai miei studi, alle mie capacità, ai miei sogni...tutto lasciato lì a fare la muffa!
Quello che vorrei fare prima o poi è iniziare la professione
autonoma, insomma FARE L'ARCHITETTO, parlare con la gente per ascoltare quello che hanno in mente, per arrivare insieme alla soluzione ideale, andare in cantiere e vedermela con gli operai, vedere come un progetto dalla carta diventa sostanza, sbrigare una pratica edilizia una volta tanto!!
Che tutto ciò non l'avrei fatto in questo periodo di
collaborazioni negli studi era una cosa che avevo già messo in conto...ma almeno speravo di poter in un modo o nell'altro acquisire gli strumenti per imparare a farlo!!! In questo momento non mi interessa che sia io a fare le scelte progettuali (anche se a volte mi fa veramente rabbia lavorare a certi obrobri e mostri ecologici vari) visto che avrò modo di decidere i miei progetti quando avrò il MIO lavoro (ovviamente sto sempre ragionando in un'ottica ottimistica)...ma fino ad ora non ho appreso neanche una cosa che mi abbia avvicinato anche un pochino a questo obiettivo. L'unica volta che ho fatto un passo avanti è stato quando ho preparato l'esame di stato e ho studiato a menadito tutte le norme e pratiche edilizie varie, sapevo tutto, mi sentivo sicura di me, potevo affermare qualunque cosa con certezza perché ormai sapevo tutto quello che c'era dietro ...peccato che non abbia mai avuto la possibilità di sfruttare queste nuove conoscenze che ora
sono lì a fare la muffa come tutto il resto che ho elencato
sopra.
Insomma, alla fine della fiera sto scriveno questo interminabile post perché vorrei sapere un po' da voi come
vanno le cose...vorrei sapere se quello che sto facendo mi
servirà a qualcosa o e solo tempo buttato. Voglio dire: se il
futuro non mi riserva niente di più di questo allora è inutile
che continuo, FARE IL LAVORO DEGLI ALTRI NON MI INTERESSA. Se è così vado a fare un altro lavoro che tanto
di interessi ne ho 1000, di cose che mi piace fare ce n'è
un'infinità e le soddisfazioni dalla vita non mi mancano di
certo. Anzi, almeno guadagno di più e ho una frustrazione in meno ;-)))).
Insomma vorrei sapere se siete tutti nella mia situazione o se c'è qualcuno che pur collaborando in uno studio (e Quindi facendo il lavoro di un altro) sta concretamente facendo l'architetto o acquisendo l'esperienza per farlo. Vorrei sapere se c'é qualcuno che dopo un periodo di collaborazione è riuscito ad avviare un'attività autonoma e soprattutto, se ci siete, come avete fatto? Dove li avete presi i clienti??? Si comincia da amici e parenti e poi di passaparola? Questa la mia più grande peroccupazione perché per il resto, vedendo certe ca...ate che vedo fare, mi rincuoro rendendomi conto che io farei certamente di meglio!!!
Fatevi sentire,
un abbraccio Cam :-P

nico :
poche parole e tanti fatti......a questo punto è ora che ti stacchi e ti apri iol tuo studiolo....anche una scrivania e un telefono che non suonerà quasi mai....ma è giunto il momento di collaborare con i tuoi colleghi e non di disegnare per loro.....nico
carimba :
laureata a luglio e mi sto preparando per l'esame di Stato.... leggendo il tuo post mi hai fatto cadere il mondo addosso!!! ho già avuto qualche esperienza lavorativa e mi sono sempre detta... sono capitata nello studio sbagliato, capiterò in uno studio migliore!!!! io che ho buttato tante passioni alla concezione dello spazio e dell'abitare e poi trovarmi a progettare un trilocale in 50mq perchè lo dice il capo.... mi cadono le palle!!!!
a questo punto penso che straccerò la laurea e farò dell'altro, terrò l'arch. come una passione!!! a 27 anni non posso andare avanti con i 400 euro mensili se ti va bene e andare in studio pure nel we per rimediare gli errori del capo incompetente!!!!
e sapete che cosa mi fa più rabbia???? che lo stato legalizza questi sfruttamenti, obbligando i ragazzi al tirocigno prima dell'esame di stato!! ok, sarà giusto perchè dobbiamo imparare la professione, ma non siamo scemi... dopo un mese siamo già operativi, imporiamo nuovi programmi, plotter, pc..... e perchè non ci volete pagare??? perchè non ci fate fare una DIA come Dio comanda o degli esecutivi o portarci in cantiere???
magh :
Ciao, di solito posto di rado fuori dal forum cad, ma visto il tuo "sfogo", non posso esimermi da qualche piccolo commento.....Io sono proprio uno di quelli che faticosamente sta inziando la libera professione (ho aperto la p.iva da un mese)! Come ci sono arrivato? Innanzitutto sono laureato dal 2000, quindi da ben più tempo di te.....il problema non è la logistica (come dice giustamente Nico), ma i clienti e la preparazione professionale!
Per la seconda, quello che mi sento vivamente di consigliarti è di andare a lavorare in un'impresa edile (come ho fatto io): farai il lavoro da geometra, orari pazzeschi (10-12 ore al giorno), ma imparerai moltissimo (rapporti con la D.L., con gli operai, come stare in cantiere....). E' da qui che sono partito io: la normativa la si conosce leggendola, il progettare, visto le schifezze che ci sono in giro, non è un problema, ma il cantiere (e la tecnica edilizia) la impari solo sul campo!!!
Dopo mi sono fatto quasi un anno di studio, ed ora, grazie ai miei vecchi agganci e conoscenze (maturate con l'impresa, non con lo studio), sto provando questo passo.....
Pensaci....e aggiornami!!!!
In bocca al lupo!
Campanellino :
Il tuo post mi ha confortato non poco....non è una cosa risaputa che lavorare in un'impresa edile sia utile per imparare a fare l'architetto, e da oggi farò tesoro di questo consiglio! Ho sempre saltato a piè pari gli annunci di imprese edili pensando che non facessero per me...ma adesso so che non è così :-))))
magh :
Ciao, ti sintetizzo quelli che per me sono i pro e i contro.
Pro: impari che cos'è un cantiere, conosci fornitori e muratori che possono essere sempre utili in futuro, guardi la realizzazione delle cose (unico modo x me x ricordarmele....), conosci materiali e tecniche, impari il punto di vista "opposto" a quello della D.L., tendenzialmente le imprese pagano meglio degli studi.
Contro: non usi il computer (attenzione a dimenticare quello che già si sa), orari massacranti, tante responsabilità, rapporti con i clienti (ed anche con le squadre) spesso conflittuali, si impara quasi sempre l'edilizia corrente (e non quella "di tendenza"), si è scambiati per geometri.....
Ai posteri l'ardua sentenza: il gioco vale la candela? A mio avviso, sì.....
Ciaaaooooo!!!!
Onelavvo :
Premetto che sono capitato qui per caso, cercando alcune informazioni sul web.
Sono rimasto molto colpito dall'esternazione di Campanellino: ricapitolando sei laureata da circa 1 anno e già ti lamenti; non ti sembra che ti debba vergognare un pò?
Gli architetti di questi ultimi 20 anni pretendono, avendo in mano un pezzo di carta, di poter progettare (e sottolineo progettare non disegnare) il più bel centro residenziale e commerciale che si sia mai visto. Tutto ciò senza alcuna base di fondo: non sapete come è formato un muro, le fondazioni, le normative correnti, non sapete fare nemmeno un semplice computo metrico perché non sapete che sotto certi parquet si può mettere la livellina o i vecchi magatelli, ma qiesto comporta una differenza di spessori di caldana, e potrei continuare all'infinito.
Mattetevi in testa che solo l'esperienza unita ad una certa dose di inventiva e praticità può condurre alla Professione.
Apri pure il tuo Studio (evidentemente non hai la minima idea delle spese da sostenere, ma se le paga il paparino...), ma il tuo telefono non squillerà mai!!! Occorre essere umili, ma non scemi certo; e da questo punto di vista, per certi aspetti "magh" non ha tutti i torti: lavorare sotto le Imprese Edili.
1) di solito pagano per il vero valore professionale della persona, per la sua attidutine verso il campo ma soprattutto per la propensione ad imparare il mestiere in modo che il primo mese sarai affiancato da un'esperto, il secondo chiederai qualcosa ed il terzo sarai autonoma;
2) si impara come effettivamente si costruisce, le metodologie (vecchie o nuove che siano, dipende dal progettista che di volta in volta capita), le problematiche (la gru è meglio metterla qui o là, non il colore della facciata rosa antico o giallo caldo.
3) le basi iniziali sono queste.

Certamente poi le soluzioni estetiche (distribuzione interna, materiali, colori, arredamento, tipi di legno o pietre per inetrni o esterni, rubinetterie, etc) saranno quelle che ti faranno lavorare, però il potenziale cliente non può sapere che idee hai in testa, quindi il primo approccio è il sapere.

Anzi, il primo primo è il passaparola, che è la miglior pubblicità: basta un primo cliente soddisfatto che poi a ruota arrivano anche gli altri: ciò è anche la migliore gratificazione possibile, ovvero che il tuo sforzo progettuale, il tuo non solo saper disegnare bene, ma saper distribuire gli spazi unendo le tue idee con le esigenze del cliente, saper redigere preventivi, saper gestire un cantiere, i fornitori, le Pubbliche Amministrazioni, etc..

Se poi certamente un laureando appena uscito dalla Commissione d'esame pretende di saper fare tutto ciò, cara mia la rupe dei romani è sempre pronta: buttati giù.
Campanellino :
Onelavvo hai perfettamente ragione, "noi" non sappiamo fare tutte quelle cose che hai elencato ed è proprio questo il motivo per cui ho scritto...sono preoccupata perché i lavori che sto facendo non mi stanno dando i mezzi per impararle. Non ho scritto per lamentarmi ma semplicemente per cercare di capire cosa devo fare per potermi arricchire professionalmente, quale è la strada giusta, e poi per sapere se la mia situazione è la norma oppure sono semplicemente stata sfortunata.
La prossima volta leggi con più attenzione al posto di aggredire e denigrare gli altri.
Campanellino :
lo so anch'io che "solo l'esperienza unita ad una certa dose di inventiva e praticità può condurre alla Professione", il problema è che è proprio la possibilità di fare dell'esperienza CONCRETA che non ci viene data.
Era semplicemente questo il senso delle mie considerazioni...
Onelavvo :
Non volevo aggredire nessuno, ma denigrare certamente sì!
Il 99% degli Architetti appena laureati sono così, pretendono, pretendono, e ancora pretendono di saperne 1 in più degli altri, e non hanno bisogno di imparare altro: capisco che purtroppo è anche la struttura scolastica che non preparar al lavoro sia in termini pratici che formativo/psicologico, ma questa non deve essere una scusante.

Alla fine, e qui chiudo, ci vuole molta umiltà. Occorrerebbe, come già ti ho scritto, prima avere anche un pò la fortuna di avvicinare uno Studio serio (si sa in giro chi è bravo e chi no, oppure vai in giro e se vedi qualche bell'edificio in costruzione guarda sui cartelli dei cantieri chi è il progettista ee/o Direttore Lavori, e contattali); in caso estremo rivolgiti a qualche seria Impresa di Costruzioni (anche quelle si sa quali sono). Poi magari cerca fra la cerchia di amici e conoscenti qualche lavorettino da fare, magari prendendolo sullo scherzo, tanto per provare effettivamente le tue capacità progettuali (potrà essere un appartamentino, un giardino, un tavolo, una sedia, una maniglia, etc.), e poi sottoponilo all'amico: chissàmai che gli piaccia e lo realizzi. Così potrà iniziare la più grande pubblicità del mondo: il passaparola. Così ho fatto anch'io, ed ora non mi posso certo lamentare, anzi.

In bocca al lupo.
nico :
bellissimo il tuo messaggio quasi commovente.....proprio un bel messaggio da fratello piu grande o da datore di lavoro....complimenti...peccato che poi le cose non stanno proprio cosi e voi illustri conoscitori delle tecniche costruttive nel 90% dei casi pur conoscendo a menadito cosa c'è in un muro ci realizzate case stracolme di umidità e tante altre schifezze che stando nel settore sicuramente conoscerai....ovviamente non mi rivolgo a te ma alla categoria ....e siccome non siamo mai noi giovani architetti a costruire ma i piu esperti come dici te quello che ci circonda è il risultato di anni di sperimentazione togliendo i soldi a comuni, enti pubblici e privati in un mondo §(quello italiano) dove ogni anno si sposta l'ingresso di un pronto soccorso di ogni ospedale per far lavorare la gente ammanicata e che produce solamente fatture milionarie con progetti che oltrepassano l'orrido....ma in tal caso si da la colpa ai pochi fondi disponibili o altre cose del genere.....la realtà è che l'ignoranza fa parte dello status di ogni architetto giovane e meno che sia.....tornando sul tema lavoro poi..... ammesso che campanellino non sia di una grande città aprire uno studio e tenerlo in piedi è molto difficile e duro ma sempre meglio che stare chiuso in uno studio con un architetto "senior" conoscitore delle tecniche costruttive e che poi mi (ci) lascia a studio per 12 ore al giorno a produrre dsegni su dsegni e te( o lei) mi venite a arlare di esperienza......in prorpio con un anno di lavoro in cantiere a seguire ristrutturazioni o altro avanti a fare esperienza sulla propria pelle e no dietro una scrivania.....
comunque meglio un telefono che non suona mai e un tavolo da disegno dell'università che non 12 ore di lavoro per 1€ al mese sotto la falsa favola dell'esperienza....
Onelavvo :
Cora/o Nico, evidentemente sei un/a frustrato/a del lavoro: io mi sbatto 10/12 ore al giorno per seguire cantieri, parlare con persone a cui mi andrebbe solo di sputargli in faccia ma non posso solo perché mi danno lavoro (ho una moglie a carico, un mutuo un ufficio in affitto, le bollette, l'auto, e quest'anno non ho fatto vacanza!!!, quindi non parlare alla cazzo!!!!), devo progettare in studio, seguire le pratiche presso le varie amministrazioni, etc.: se ti basta va bene, altrimenti posso andare avanti quanto vuoi.
Tutto ciò lo sto facendo per incamerare il più possibile, visto che questi ritmi non potrò averli sia fra venti anni, ma soprattutto quando presto (spero) avrò dei figli.
Come Voi (nota la maiuscola), Voi tutti giovani potenziali progettisti, anch'io ho passato 10 anni di gavetta ad ingoiare rospi, prendere 400.000 lire al mese: il segreto? Un buon proverbio: IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE.

E' chiaro o devo spiegarvelo meglio, cautoconcedendomi 1/2 giornata di vacanza? (P.S.: lavoro anche il sabato e la domenica mattina - previo permesso della moglie).

Non sono né un magnaccio dell'edilizia, né un'Amministratore con pochi scrupoli, anzi, sono abbastanza restio a questi favoritismi: lavoro sodo cercando di accattivarmi anche dei lavori che inizialmente non sarebbero alla mia portata, ma con sudore ed impegno riesco sempre a cavarmela: QUINDI CORAGGIO E UMILTA'

Ciao
barbara :
non riesco proprio a capire i tuoi toni e il perchè arrivare ad offendere. Non c'è niente di male a scoraggiarsi, magari è solo un momento, o solo sfortuna oppure è la prassi, cosa importa. Usare quei toni perchè non si è della stessa opinione mi sembra veramente eccessivo e soprattutto non edificante. Ma se pensi che il sistema sia giusto perchè te la prendi in questo modo??
nico :
e siccome è lotta mattina, pomeriggio, sera, notte, domeniche, sabati ecc c'è chi la strada se la fa da solo in modi diversi...io al contrario di te non sono capace di abbassare la testa e dire sempre si....per cui mi alzo e combatto....a volte vinco a volte perdo e spesso è proprio con i colleghi piu grandi che perdo perchè pretendono i lavori e pretendono pagarli poco....per fortuna il mondo è vario e non tutti per vivere siamo costretti a fare la gavetta sfruttati in studi che sinceramente, per quello che producono, farebbero meglio a chiudere....per pace nostra e di tutti quelli che vivono in una qualunque città dove incaqpacità progettuali e incompetenze dei professionisti hanno creato ghetti e mostri indistruttibili....
c'è chi come te che prende tutti i lavori da tutti ma non sputa in faccia a nessuno...e chi come me vede bene di selezionarli e se devo sputare in faccia a qualcuno lo faccio senza poi sfogarmi su un forum deprimendo chi esce dall'università e insegue un sogno quello di fare l'architetto con la A maiuscola e con le palle sotto.....
di sempre di si...non sputare in faccia a nessuno...prendi piu lavori che puoi di piu ancora.....la vita è una sola e il frustrato del lavoro non sembro proprio io(rileggiti il messaggio che hai scritto con distacco) e vedrai che forse la vacanza di quest'anno era meglio che la facevi.....
le idee diverse vann sempre bene se sbaglio saro il primo ad ammetterlo su questo stesso forum ma dopo 2 anni dalla laurea con un mio studio e una mia vita ancora vivo ringraziando il cielo e continuo a studiare...corsi master e quello che serve senza vivere da parassita.....dalla mattina a quando non crollo.....per inseguire il mio sogno se riesco bene se no mi ridurro a fare come te lavorare lavorare lavorare
impara l'arte è un ottimo consiglio se uno trova lo studio che ti fa imparae peccato che at tutti serve un buon disegnatore cad ce magari neanche pensi e se ha ottime conoscenze di altro tant di guadagnato.....la musica qui è finita per sentir cantare ci vogliono i soldi se no accendete la radio
shima :
grazie al cielo il mondo è composto di personalità variegate..
la mia opinione è che onelavvo abbia ragione a suggerire di avere un pò di umiltà,che è virtù principalmente degli uomini, non per forza dei professionisti
lavorare 10/12 ore al giorno,non preoccupa nessuno,anzi!c'è chi riesce ad appassionarsi così tanto al suo lavoro che le 12 ore neanche se le sente..e impara e insegna, e quando serve, sputa in faccia alle persone, perchè esiste l'oggettività della ragione,che non è sempre gerarchica.
è l'istinto di sopravvivenza che però ti porta agli scatti d'orgoglio: come hai vissuto per 10 anni guadagnando 400milalire?insegnacelo!!non siamo ridicoli, l'esperienza non ha un quorum,si fa fino a 90anni.ma se non mangi, a 90anni come ci arrivi?
Onelavvo :
Mi sa che questo forum è pieno solo di gente che pensa di essere il migliore: tenete sempre alta la testa, non fatevi MAI e dico MAI mettere i piedi in testa, che tanto le bollette e l'affitto, ed il mutuo a fine mese ve lo paga il paparino o la divina provvidenza!!! Non dico certo che mi inchino sempre anche al primo che passa per strada, certo, però alcune volte e soprattutto con alcuni clienti che fra l'altro ti garantiscono una ottima mole di lavoro per molto tempo, a volte occorre chiudere un occhio, e poi a me entra da un orecchio ed esce dall'altro, l'importante è che paghi: infatti paga, e anche bene.

Qui c'è molta, troppa gente che capisce quello che vuole capire: se dico che guadagnavo 400.000 lire al mese, è logico non per 10 anni: però all'inizio per due anni mi sembra è stato così (parlo anche della fine degli anni '80 - quando con 400.000 qualche cosa facevi - mi sono anche comprato una macchina di terza mano, ma era una soddisfazione), poi senza nulla chiedere mi veniva pian piano aumentato il mensile: chiara soddisfazione del mio capo che apprezzava le mie capacità, la mia volontà, la mia infaticabilità; e guardate che era tirchissimo!!! A volte mi è capitato anche che un cliente mi dicesse: "Ma Lei è caro", ed io rispondevo: "E' soddisfatto del mio lavoro? Sì? Allora paghi". Forse mi comporto così perché mai nessuno mi ha aiutato, per esempio dovevo prendermi mezza giornata di vacanza per andare magari in Comune a farmi spiegare i documenti necessari per redigere art.47 (era la D.I.A. di adesso per le opere interne), o al sabato andavo sui cantieri a parlare con i muratori, i gessisti, i pittori (qui da me lavorano anche il sabato mattina). Cari ragazzi, non contate mai sugli altri, ma solo sulle Vostre forze, e se qualcuno Vi offre il suo aiuto accettatelo, ma sempre con diffidenza: in questo campo la concorrenza è al limite della legalità, forse anche oltre. Un esempio? Eccolo: redazione di un PSC (spero sappiate che è il Piano di Sicurezza e Coordinamento per i cantieri): la parcella come da tariffa professionale era di circa 6.000 euro, ne chiesi 3.000, l'incarico fu affidato ad uno che chiese ne 700!!! Potrà sempre andargli bene, fin quando ci scapperà il danno, ed allora sì che per pagare i debiti dovrà alzare le tariffe! Ma poi è anche concorrenza sleale, e soprattutto mancanza di professionalità!

Bene, ora concludo perché ho molto da fare. Meditate e fatemi sapere. Ciao a tutti.
shima :
bisogna capire gli altri,prima di giudicali..
10 anni fa il mondo era diverso da oggi, e i paparini non c'erano e non ci sono,e gli aiuti non c'erano e non ci sono.ma con 500 euro al mese e neanche sempre, con tutto quello che c'è in mezzo e che conosci bene, non ci si inchina.i clienti noi giovanissimi architetti,non ne abbiamo(ancora)a iosa,sappiamo che arriveranno e saranno soddisfatti di noi.
ma il problema quotidiano per noi resta un altro:ò sfruttamento!
nb:attenzione sempre ai piantatori di coltelli..
magh :
Ciao a tutti, reintervengo solo dopo aver letto il dibattito che si è aperto a seguito di un "innocente" sfogo di campanellino con qualche considerazione.
E' triste vedere come la questione si sia spostata da una domanda che chiedeva consigli pratici su cosa fare (ed alla quale ho risposto sulla base della mia esperienza, col consiglio di andare a lavorare in un impresa edile), ad una disquisizione infarcita di luoghi comuni.
Da un lato i professionisti affermati che giudicano i neolaureati dei pivellini arroganti e presuntuosi "figli di papà", dall'altro i neolaureati che vedono qualunque professionista più avanti di loro come un vampiro capace di succhiare il loro tempo gratis o quasi, incapace e causa delle rovine della nostra architettura!!
Bene, continuiamo così con questa reciproca stima e fiducia fra generazioni diverse, e la spiegazione dello stato della nostra professione in Italia è presto detta.
Scusate, ma io a questo gioco non ci sto, mi chiamo fuori: nella mai professione (ancora giovane) ho trovato bastardi e persone valide e cristalline in tutti i campi, in tutte le professioni, di tutte le età.....
Ma generalizzare coi luoghi comuni è più comodo.....
Ciao!
Onelavvo :
La tua mi sembra una analisi che non fa una piega, e sono pienamente d'accordo con te. Non ce l'ho direttamente con la gioventù d'oggi, solo che vogliono arrivare senza nemmeno partire. Mah, comunque io appena ne avrò la possibilità (soprattutto economica) prenderò volentieri un giovane che non mi faccia solo le fotocopie o risponda al telefono, ma che mi assista, sappia essere autonomo (certo col tempo non subito) sperando che questa fiducia sia contraccambiata da un voler sapere, imparare, fare il PROFESSIONISTA in modo deontologicamente professionale.

Appoggio in pieno i tuoi consigli, infatti li ho ripresi anch'io, cercando di spigare come fare, però effettivamente "campanellino" non si è fatto/a più sentire e ma più di tanto non possiamo fare, o dobbiamo trovargli noi un posto ad almeno 1000 euro al mese? Spero di no.

Ciao.
nico :
nel forum diventerebbe impossibile soprattutto per mancanza di tempo non solo per chi ha tanto lavoro ma anche per chi deve correre per cercarlo....il problema è proprio questo.....sto benedetto papà pieno di soldi che paga lo sfizio del figlio ancora non l'ho conosciuto e cosi dai 18 anni la mattina università e poi a lavoro....e pure di corsa come grafico pubblicitario....oggi a 28 anni quando mi sveglio ed entro nel mio studio sono felice e ho voglia di fare....anche se guadagno a periodo...mese piu mese meno e si paga l'affitto....il telefono....l'adsl.....la rata della macchina e tutto il resto....il telefono...dopo 6 mesi tirando le somme non va cosi male e ancora sto arredando lo studio avendo iniziato con una sedia e un tavolino...... ma non mi lamento....di sabato domenica ecc sto qui ma lo faccio per una cosa mia.....e finiamola di dire che lavorare in uno studio ti da esperienza perchè nelle grandi città e nei grandi studi sei un disegnatore....il cantiere manco lo vedi.....l'esperienza si fa solo sul campo e a mio avviso è stato meglio aprire lo studio (seguo 3 appartamenti di amici vari) e solo li sto imparando....ma i 4 mesi nello studio di un architetto della zona a fare 3d dalla mattina alla sera perchè luidoveva fare il fico proprio no a due soldi poi.....mi dispiace ma non si trovano solo persone serie e capaci spesso si incontrano degli incompetenti sfruttatori e la cosa fa vermante ritegno.....soprattutto perche sono i nostri colleghi piu grandi.... buon lavoro a tutti
Onelavvo :
non si è capito molto il senso del tuo intervento......probabilmente non l'ho capito io.....

Rileggi bene il mio ultimo post.

Ciao a tutti e buon lavoro.
nico :
non cè piu sordo di chi non vuol sentire....per cui caro collega per quanto mi riguarda la discussione si conclude qui....resterai sempre della tua misera o eccellente idea ma ti do un consiglio...quando deciderai di prendere una persona a darti una mano nel tuo super impegnato lavoro fai una cosa.....pagalo ma non come hai fatto te per dieci anni a due lire ma per quanto vale veramente pur essendo un giovane e sognatore architetto e soprattutto non lasciarlo chiuso a studio mentre vai a fare le tue pubbliche relazioni....almeno imparerà qualcosa ed un giorno ti ringrazierà ma da quello che hai scritto nei precedenti post mi sa tanto che chi collaborerà con te dovrà avere solo una cosa....tanta tantissima pazienza....
Onelavvo :
Manca qualche cellula di intelletto recettivo: io mi sono fatto da solo, approfittando ed autoinvitandomi ai sopralluoghi nei vari cantieri, con una faccia tosta che anch'io non mi sarei ami sognato di avere; e questo perché? Perchè ero fiero degli ideali legati al fare la profesione, perchè fortemente volevo fare la professione, ed a ogni costo mi sono costruito da solo, senza guardare in faccia nessuno. Ora che mi trovo dall'altra parte della barricata (ovvero da tirocinante a capo) capisco leggermente le esigenze legate al far tornare i conti, ma in cuor mio la combattività non mi ha mai abbandonato. Forse per questo sono forse un pò polemico ed arrogante, perdonatemi, però questa è la vita.

nico :
onelavvo oltre ad essere una persona che mi urta terribilmente con tante parole bla bla bla, non fai altro che contraddirti....in un messaggio mi scrivi: "parlare con persone a cui mi andrebbe solo di sputargli in faccia ma non posso solo perché mi danno lavoro" in un altro nell'ultimo mi vieni a dire "mi sono costruito da solo, senza guardare in faccia nessuno".....(se ti chiedevano qualcos'altro oltre il lavoro non ci metterei la mano sul fuoco che avresti negato nel darlo)
forse hai seriamente problemi personali con il lavoro...ti ricordi la vacanza....quella saltata questa estate? bhe io ci farei un pensierino..... e comunque grazie tante ma le mie cellule di intelletto recettivo funzionano benissimo....
oltretutto continua a scrivere in questa "marmaglia" sempre parole tue.... hai pensato di andare a polemizzare i tuoi problemi con la professione su altri forum.....saluti
elenex :
Ho letto il tuo post.
Non sono arch, ma inge ..e le cose vanno così..
io lavoro sia da privato che in un ente pubblico...e..non vi è differenza..
nel pubblico...rischi di avere colleghi che progettano rotonde senza collocarle sul territorio....oppure..progettano una mega pompa..per una porta acqua irrisoria....nel privato..ti scontri con i clienti...che hanno il coltello..dalla parte del manico...fai calcoli e conti...stando in un certo budget..che è poco..e poi..scopri che ad esempio..il tuo progetto della fognatura..l'hanno collocato sopra la rete idrica...figurati....
cmq...il mio sogno dell' agriturismo...è sempre aperto..meno stress...
buona fortuna..e tieni duro..
Zi :
Oggi è la prima volta che entro nella bacheca e devo dire che hai pienamente ragione in tutto quello che hai detto!
Bisogna avere tanta umiltà, tanta voglia di imparare unita ad una grande fortuna nel trovare le persone giuste!
In bocca al lupo per la tua professione!
Onelavvo :
Grazie ZI: meno male che c'è qualcuno che mi capisce, e che ha i piedi per terra!!! Ciao.
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