Tes : [post n° 352228]

Cambio d'uso

Ciao a tutti! Avrei bisogno di confrontarmi con voi per capire se è necessario o meno un cambio d'uso.
Si tratta di un immobile residenziale, credo A3, situato in un condominio.
Verificando le caratteristiche e il regolamento di igiene, parrebbero esserci le caratteristiche per farlo divenire un parrucchiere, con una postazione sola (ho letto 15 mq per postazione +5 per ogni aggiuntiva, ho una sala giusto di 15!). Rai rispettati, wc esistente con disimpegno sala/wc, quindi non è ben chiaro se io debba creare un ulteriore antibagno con lavello, ma è il meno, potrebbe starci.
I dubbi sono due: è necessario cambio destinazione uso (facendo un c3) e sarebbe un cambio oneroso?
Secondo dubbio, il wc deve essere accessibile ai diversamente abili?
Ho letto qualche normativa, soprattutto della asl, parlano di antibagno con lavabo ma non parlano di diversamente abili.
Per il resto ho appuntamento tra 10 gg con asl ma vorrei sapere se qualcuno sa qualcosa!
In realtà trovo riferimenti alla possibilità di fare parrucchiere in casa, con locali separati ecc ecc, ma non trovo nulla che mi specifichi se, avendo un appartamento dove per appuntamento riceverebbero clienti, ma dove non abiterebbe la titolare, sia possibile mantenere la destinazione attuale..

Grazie a tutti, come sempre!
gioma :
Se ho capito bene, lei vuole trasformare un appartamento in salone per parrucchiere.
Dando per scontato che i regolamenti comunali ed ASL lo consentano, il cambio di destinazione d'uso è obbligatorio.
Questo può essere di due tipi: senza opere o con opere . Nel primo caso, nella maggior parte dei Comuni basta una Dia ( anche se molti comuni consentono il ricorso alla Scia ) ed il cambio è senza oneri. Nel secondo caso, invece, bisognerà richiedere un Permesso di Costruire ed il cambio è oneroso.
Attenzione: alcuni regolamenti condominiali contengono prescrizioni che vietano specifiche destinazioni d’uso. Pertanto, in questo caso, non sarà sufficiente che i regolamenti comunali consentano questo tipo di intervento, ma andrà preventivamente richiesto il parere anche dell’assemblea condominiale.
Per quanto riguarda il bagno per disabili, dipende sempre dai regolamenti comunali ed ASL, visto che nel DM 236/89 non si fa riferimento nello specifico ai locali per parrucchieri. Secondo il mio parere è opportuno che ci sia.
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