archissssandro : [post n° 367374]

Camera da letto.... misure minime ?

Buongiorno ragazzi.
Qui in studio ci è sorto un dubbio "incredibile", un argomento che dovrebbe essere un elemento dato per assodato nella nostra professione... invece...
Litighiamo sull'obbligo di avere (in una generica "unità abitativa - appartamento, casa, ...) una camera da letto con misure minime di???
Mq. 12? Mq. 14? Parliamo di edilizia residenziale "comune" (non alberghi, pensioni, ...).
Siamo in Friuli Venezia Giulia.
Io, finora, ho sempre progettato miniappartamenti che avesserro una camera di almeno mq. 14.
Cerchiamo il riferiimento legislativo. Ci siamo impantanati e non troviamo nulla di interessante in rete...
A voi l'ardua sentenza!
Sienna :
Provate a vedere il DM 05/07/1975.
:)
pepina :
come dice Sienna vedete il decreto ministeriale del 5 luglio 1975....
i regolamenti edilizi es. Udine o Tavagnacco impongono anche la misura del lato minimo.
archissssandro :
Grazie Sienna. Il "problema" è che noi in FVG (come anche altre regioni) abbiamo leggi più specifiche e restrittive del DM che (giustamente) citi
pepina :
...quali sarebbero?
meg :
E' la Legge Regionale 44/1985, in pratica sono i requisiti igienico-sanitari FVG.
Sono 12 mq per una stanza da letto da due persone in determinate zone secondo altitudine e grado sismico.
Come dice giustamente Pepina, guarda anche il regolamento edilizio del Comune (se c'è) a volte può avere delle specifiche particolari (come la misura del lato minimo appunto). Ciao
pepina :
grazie meg, mi era sfuggita la superficie minima nella lr44/85.
desnip :
Per la verità 12 mq al posto di 14 non mi sembra "più restrittivo"... :-)
archissssandro :
per pepina: mi riferivo infatti alla 44/85. il dubbio era proprio questo: la 44/85 impone misure minime solo per edifici oltre i 400m.s.l.m. ed in centri storici... ci chiedevamo se, al di là di norme più restrittive imposte dalle n.t. di a. del singolo comune (come indica giustamente meg) ci fosse un'altra legge che "regola" i casi che non rientrano in quelli citati sopra (ovvero per edifici residenziali posti sotto i 400 m.s.l.m. e/o esterni ai centri storici)
pepina :
le norme tecniche di attuazione sono un pianeta diverso dal regolamento edilizio
meg :
Anche in base a grado di sismicità! (rientrano molti Comuni del FVG)
archissssandro :
"le norme tecniche di attuazione sono un pianeta diverso dal regolamento edilizio"... cosa intendi pepina?
vuoi dire che non tieni conto delle norme del comune dove andrai a presentare il p.di c./scia/dia ....?
pepina :
cito "ci chiedevamo se, al di là di norme più restrittive imposte dalle n.t. di a...."
dico solo che le nda non mi dicono e nè possono dirmi i requisiti degli alloggi
archissssandro :
beh... non è proprio così... nella mia esperienza ho trovato spesso regolamenti edilizi comunali o norme tecniche di attuazione di comuni che impongono standard minimi delle stanze... addirittura, come diceva meg, alle volte sono prescritte misure minime per i lati delle stanze...
archissssandro :
Comunque ragazzi, per essere più chiaro: tutto nasce dal fatto che ho visionato una pratica di un nostro "collega" (geometra), per una ristrutturazione di un caseggiato, ubicatoo fuori centro storico (zona B5), non vincolato, in una cittadina posta al di sotto di 400 m. s. l. m.
Ebbene, egli ha diviso il caseggiato in miniappartamenti (soggiorno con angolo cottura, ripostiglio/disimpegno, bagno e camera). La camera, appunto, l'ha progettata da 12mq.
Inoltre non ha rispettato i parametri della L. 13/89 (con la 236/89) riguardo la visitabilità/adattabilita'.
Ne abbiamo parlato in studio e da lì si è sviluppato il dubbio che ho voluto condividere con voi...
Poteva progettare una camera da 12mq.? Per me no... Voi cosa dite?
archila :
i geometri possono cose che ai comuni mortali sono precluse.
A parte gli scherzi, se la legge nazionale dice 14 mq, dubito che una qualsivoglia lr, nta, re possano ammettere parametri meno restrittivi (stanza più piccola).
A meno che non si tratttasse di qualche tipo di ristrutturazione/restauro, ma da quello che scrivi così non sembra.
Geomapache54 :
Ciao archissssandro,
il Decreto Ministeriale 5 luglio 1975 ad oggetto: “Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all’altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione.”, all’art. 2 comma 2° testualmente recita:
“Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone.”.
Alla prossima.
Geomapache54
archissssandro :
Ciao Geomapache54 (non sarei stato in grado di scriverlo se non avessi fatto copia-incolla ;) )!
Appunto... è di questo che diiscutiamo. Il DM del 75 impone camere da mq.14. Perchè "questo" le ha progettate da mq. 12? Non siamo in centro storico, non in zona turistica... Può farlo? A mio avviso no... Vi chiedevo, appunto, se siete a conoscenza di qualche deroga, ovvero legge successiva al Dm del 75 che lo permetta...
Geomapache54 :
Ciao archissssandro,
leggi bene quello che ho scritto ...... il D.M. 5.7.1975 parla anche di una superficie minima di 9 (nove) mq. della camera per una persona. Una camera di 12 mq., pertanto, è considerata dal D.M. 5.7.1975 per una sola persona.
Alla prossima.
Geomapache54
meg :
Mi ripeterò, ma l'unica possibile spiegazione sta nell'art. 6 della LR 44/85 del Friuli Venezia Giulia.
archissssandro, leggi bene l'articolo 6. Non solo i Comuni al di sopra dei 400 m.s.l.m. ne sono soggetti e non solo i centri storici, ma anche "quelli impostati nelle zone classificate sismiche con grado di sismicità S = 9 e S = 12".
Se vai a cercarti a quali zone sismiche attuali corrispondono, se non erro sono la 1 e la 2. Se cerchi la mappa delle zone sismiche della regione vedrai chiaramente che più di metà FVG ci rientra!
Quindi...molto probabilmente il Comune in questione è uno di quelli.
archissssandro :
Allora.... innanzitutto vi ringrazio per questo scambio di "vedute"....
Per Geomapache54: effettivamente io do' per scontato che la camera debba essere per due persone, ma non è detto... in effetti in tutta la mia carriera/casistica non ho mai trovato un progetto con miniappartamenti che abbiano solo una camera da 9mq. Si presume che il mini sia stato progettato per 2 persone dal fatto che il geometra ha realizzato una camera da 12mq (quindi non da 9...)... è un'anomalia, però, forse, è "a norma"...
E qui ci saremmo...
Per meg: certo, capisco cosa intendi, però siamo in un comune dove l'attuale grado di sismicità è "zona 3", quindi "sismicità bassa". Pertanto non dovremmo rientrare nella casisitica degli edifici elencati all'art. 6 della 44/85 (che tu giustamente citi)... uso il condizionale perchè non ho trovato una corrispondenza tra il "vecchio" sistema (S=12, S=9, S=6) e quello "nuovo" (Zona 1 -rossa, alta-, Zona 2 -arancio, alta-, Zona 3 -gialla, bassa).
desnip :
Ma perchè una persona deve dormire per forza in una camera da 9 mq? :-) Nove è il minimo, ma la camera può essere ovviamente più grande.
archissssandro :
eh eh eh... desnip... ma tu da che parte stai? ;) è evidente (forse lo farei anche io) che la camera da 12mq. è in realtà una camera doppia...
desnip :
Dalla tua, ovviamente. :-)
Capisco il discorso che fai, ma purtroppo non possiamo fare il processo alle intenzioni del geometra... nessuno gli proibisce di progettare case per single, poi magari il single può passare la notte in compagnia! ;-)
archissssandro :
glielo auguro! ma il letto singolo, nella camera da 9mq, era più "intimo"!
d'ora in poi metterò annche io le camere da 12mq, così poi, quando qualcuno compera dall'agenzia immobilliare che gli vende la camera come se fosse una matrimoniale, se la prendono con l'architetto che ha progettato, perchè non gli sta' il letto e l'armadio! ;) e così continuiamo a farci una bella fama! ;)
archissssandro :
Cmq, a parte gli scherzi... c'è un altro aspetto di questa pratica che mi lascia un po' perplesso: sono previste opere in c.a. di rinforzo, con un progetto firmato da un ingegnere. Negli anni mi sono letto parecchie sentenze riguardanti l'eterna diatriba del geometra che progetta interventi (nuovi o ristrutturazioni) in cui sono previste opere in c.a. In linea di massima l'orientamento della giurispudenza è quello di dire che il geometra non potrebbe presentare tali pratiche, nemmeno se "delega" la parte strutturale ad un professionista abilitato, perchè, in soldoni, il geometra rappresenta comunque il "referente" dell'intera pratica e, per la sua formazione, non ha le conoscenze tecniche per "amministrare" tali interventi. Conosco tantissimi geometri che in cantiere "danno la paga" al più bravo struutturista, ma questo è un'altro discorso.
Cosa ne pensate? Da voi, qual è l'iter, la consuetudine?
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