Meli : [post n° 384158]

CILA attraverso SUET: risposta su esito

Buongiorno, ho presentato una CILA attraverso il SUET del Comune di Roma.
La proprietaria mi dice che la banca per il mutuo per i lavori di ristrutturazione le chiede la ricevuta con l'esito della CILA (altra cosa rispetto alla Ricevuta di Protocollo, che già le ho dato).
Ma mi deve tornare indietro una ricevuta?
La stessa banca le dice che per una CILA al Comune di Guidonia il Comune dopo circa 9 gg ha inviato una ricevuta con esito positivo per la CILA presentata attraverso SUET.
Grazie
john :
Io veramente non so più che cosa pensare, "l'esito della CILA" ???...che di per se è un comunicazione asseverata e quindi non ha Esito. A Roma non è mai esisto nulla del genere e SPERO che con il SUET non modifichino nulla. Si possono iniziare il lavori il giorno del protocollo come da legge e poi arriva l'esito? e se fosse negativo? in base a cosa?....Altro che semplificazioni, continuano ad applicare le leggi con i piedi.

La banca che poi prende a confronto un comune che ha 88'000 abitanti contro 3'000'000, mi fa rabbrividire. Lo sanno alla banca che Guidonia intera è come più o meno il quartiere Collatino?

Sinceramente io direi "mi dispiace, non esiste l'esito della CILA, il tecnico ha asseverato ed è sufficiente il protocollo." e glielo direi anche se al SUET si fossero inventati una "ricevuta di esito"...siamo alla follia.
ArchiFra :
johm attento però a una cosa che pochissimi tecnici hanno capito: le comunicazioni asseverate non vogliono dire "io comunico e poi me ne sbatto e tu comune non puoi dirmi nulla".
non è così.
le comunicazioni asseverate nascono per responsabilizzare maggiormente i tecnici che con altri istituti precedenti facevano micnhiate atroci perchè "tanto c'è il tecnico del comune che controlla e mi dice cosa fare quindi non mi sbatto a studiare la normativa".
Il comune controlla anche le comunicazioni asseverate, e se tu tecnico mi hai dichiarato cose erronee io comune ti blocco eccome i lavori, e se li hai già eseguiti te li faccio rifare e ripristinare.
Meli :
Ma quindi se il Comune non invia niente, si intende comunque che è tutto OK?
Invia solo in caso di richieste specifiche di integrazioni e/o anomalie?
Questo non è chiaro.
alsi :
Ma quante cila protocolla il comune al giorno? Non possiamo pretendere che il giorno dopo le hanno tutte studiate e mandano comunicazione ai casi sospetti, scusate io non sono piú a roma da un anno ma immagino che prima di inviare e protocollare si va ancora dal tecnico a presentare la pratica, insomma è li che si fa la prova del 9, se il tecnico vede un problema lo dice subito: questo non lo puoi fare oppure ma hai questo documento ? altrimenti ti accetto solo questa cosa....
Meli :
Purtroppo no. Da metà maggio si presenta solo on line col Portale del Comune di Roma.
C'è solo un indirizzo mail a cui scrivere e in una settimana ho inviato 4 mail ma non hanno risposto.
Ho anche chiamato lo 060606 ma non sono stati in grado di darmi una risposta in proposito.
john :
@ArchiFra sono in parte d'accordo ma non del tutto, l'attività edilizia libera è prevista oggi dalla legge per alcune opere e prevede una asseverazione da parte del tecnico di tutta una serie di cose. L'ufficio tecnico Comunale ha le competenze per il controllo sui lavori e sugli eventuali abusi successivamente anche ad esposto. Non è previsto alcun controllo della CILA. La CILA è una "Comunicazione" e per sua natura non soggetta ad approvazione alcuna. Il Comune ha facoltà come dici tu di vigilare e bloccare i lavori e sicuramente può segnalare il tecnico in caso di dichiarazioni false ma non lo fa assolutamente in base ad un iter di tipo "approvativo". Non è prevista alcuna comunicazione di esito di una CILA, così come non era prevista la tiritera di andare dal Tecnico che ti controllava CILA come in passato, tant'è che i tecnici di alcuni municipi inserivano un timbro con scritto (Siglato ai soli fini della Protocollazione o cose del genere). E ti dico altro, al Municipio Tuscolano era affisso un avviso in cui si spiegava chiaramente che pur la legge non prevedendo alcuna competenza o controllo sulle CILA, i tecnici erano a disposizione "per noi" per verificare eventuali sviste e collaborare per "tutelarci" da errori, ma assolutamente nulla dal punto di vista "approvativo". Non nascono per "responsabilizzare" il tecnico che non sa la norma, nascono perché sono attività che un proprietario esegue con un tecnico che assevera ed è responsabile in toto di quello che assevera. Il Comune può dirmi tutto, ma non in esito alla presentazione della pratica. Viene, controlla e in caso sanziona.

Ovviamente in Italia le leggi sono interpretabili, io sono convintissimo di quello che ho constatato in anni di burocrazia, molte amministrazioni commettono abusi d'ufficio in continuazione e mi dispiace ma la "prassi" consolidata non è "LEGGE" è appunto una prassi. Purtroppo girandoci intorno e inculcando nei tecnici il TIMORE e la PAURA hanno mantenuto il loro ruolo di verificatori delle pratiche che in alcuni casi non è più previsto. Tant'è che con il SUET quel "controllo" illegittimo preventivo delle pratiche è sparito. Salvo la richiesta di integrazioni in caso di carenza di documentazione ma non entrano nel merito. Lo dice la legge e per me è legge che è sbagliata. La formula della DIA era sicuramente più coerente. Questi soggetti vogliono avere potere senza le responsabilità che ne derivano.

Guarda i Vigili del Fuoco, loro con la SCIA antincendio sono entrati perfettamente nello spirito. Controllano solo formalmente l'elenco di documenti previsti dalla norma e non entrano nel merito, se succede qualcosa se la prendono con il tecnico antincendi abilitato che assevera.

Quindi ho modifichi la legge e la rendi più chiara o la applichi così com'è...il tecnico assevera, il comune verifica la sola completezza della documentazione richiesta e se poi ci sono problemi si procede successivamente.
ArchiFra :
io infatti ho solo specificato l'intento delle asseverazioni e il fatto che comunque in caso di controllo (puntualizzando: il comune sarebbe tentuo a controllare comunque tutte le istanze, che poi non lo facciano è un altro disocrso) il comune sanziona e prtende lo stato in pristino; cioè specifcavo che non è una roba libera da controlli!

nulla ho detto sull'approvazione, che infatti non è prevista, ma l'istruttoria sì, eccome
alsi :
questa nuova procedura la trovo folle, anche prima si poteva protocollare senza visto ma proprio per la interpretazione che ne so di circolari comunali che magari sono pubblicate l'altro ieri ( per es. a Roma ogni 3 mesi ne arrivava una nuova) ecco che l'ufficio tecnico interveniva dando un'assistenza che per me è fondamentale per evitare domani una sanzione. Perchè alla fine solo così metto daccordo tutti. L'architetto che vuole fare l'abuso lo fa sempre, quello onesto verifica con il tecnico la correttezza della documentazione. Certo la legge è legge ma in edilizia 1000 cose non possono essere definite dalla norma soprattutto quella italiana cosí disarticolata e allora bisogna capirsi.
john :
@alsi...infatti nel mio delirio :-)) ho scritto da qualche parte che per me la legge è sbagliata. Se i tecnici (sia comunali che incaricati) fossero tutto onesti, l'unica procedura accettabile sarebbe quella della ex DIA, istruttoria e inizio dopo 30 giorni. Senza passare dal tecnico e confronto solo per iscritto. Cosa purtroppo ahime utopica.
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