maya27 : [post n° 388402]

situazione urbanisticamente abusiva fiscalmente dichiarate: che fare

ho un cliente che dopo venti anni si è reso conto che la situazione in cui vive è urbanisticamente abusiva. In pratica era convinto di vivere in una sola abitazione, mentre le altre due sovrastanti fossero titolate separatamente ai due fratelli, pertanto ciascuno pagava imu e tari, nonché vari allacci, per proprio conto. Da un'esecuzione immobiliare in atti per conto di un immobile di un fratello, hanno scoperto che le tre abitazioni erano interessate ciascuno per un terzo dei fratelli. Risalendo alla verifica dell'atto con il quale hanno preso possesso dell'immobile ho scoperto che in realtà non sono tre abitazioni, ma è descritta unica abitazione con piano interrato adibito a sala hobby e piano secondo sottotetto per un terzo abitabile. Verificando le planimetrie in catasto, il tecnico accatastò come tre immobili separati ciascuno come abitazioni, come in effetti sono allo stato attuale e come pagano per tutte le imposte comunali e non. Ora, il problema è che lo stato dichiarato e versato è difforme da quello legittimato, che è rimasto ad un unico immobile si tre piani, di cui mezzo residenziale.
Il cliente esterefatto mi chiede una soluzione: la soluzione unica a mio avviso è un condono che non c'è ... mi ha detto che è disposto a tutto, pertanto, consigliavo il ripristino dello stato legittimato, maggior ragione che i due piani attualmente non sono utilizzati, e l'applicazione del piano casa per il recupero del sottotetto, nonché il c.d.u. per il piano seminterrato. E possibile? Ma facendo il ripristino dello stato dei luoghi, dichiarando in catasto un unico immobile, devo comunicare all'ufficio imu e tari che la situazione è pregressa e che quindi pagano per un unico immobile?
Cosa consigliate? C'è qualche legge che mi sfugge che forse avendo "regolare" la situazione fiscale, posso regolarizzare quella urbanistica? Lo so è impossibile, perché non è effettivamente regolare ma è stata fatta una "falsa dichiarazione" su un non so che cosa abbia combinato il tecnico precedente.
Mi chiede anche se è possibile denunciare il tecnico per danni .... il problema è che, dagli atti che ho visionato, risulta la responsabilità del tecnico, ma scavare nel passato chi mi dice che non ci sia lo zampino di qualcun altro, forse non direttamente del mio cliente, ma dei fratelli? Questo non lo posso dire, non c'è neanche un contratto scritto in cui si incaricava il tecnico a far cosa. Il tecnico lo conosco e mi ha fatto capire che c'era una certa intenzione di renderla in futuro tutta residenziale, ma che non si poteva fare urbanisticamente, per cui ha proceduto solo catastalmente. A che pro? Non mi ha risposto. Mi ha detto che tanto sarebbe uscito un condono!!
Comunque .... cosa mi consigliate?
Grazie
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