maya27 : [post n° 391702]

Titolo "Architetto"

vi chiedo delucidazioni in merito: l'art. 1 legge 1395 del 1923 cita "il titolo di ingegnere ed architetto spettano esclusivamente a coloro che hanno conseguito i relativi diplomi dagli istituti autorizzati" ... leggendo alcune dispense di deontologia emerge che l'articolo è ancora in vigore pertanto i soli "ingegneri ed architetti" hanno validità del titolo a decorrere dal momento della laurea.
Il dubbio è: ammesso che "titolo" ed "esercizio" sono due cose a sè ... prendendo come riferimento un contratto di lavoro all'interno di una società dove il timbro di uscita è quello societario o di uno studio professionale dove il timbro di uscita è quello del "capo tecnico" del gruppo di lavoro. Se nel gruppo di lavoro a firma appunto del tecnico, vengono citati i collaboratori che non sono abilitati, ma che comunque hanno il titolo quinquennale in architettura/ingegneria edile. il titolo è ammesso?
grazie.
ArchiFra :
veramente in assenza di abilitazione professionale il titolo è quello di dottore in architettura/ingegneria. architetto e ingegnere sono solo coloro che hanno superato l'esame di stato e quindi possono firmare. quindi i collaboratori non abilitati citati dovranno essere citati come dott. in xxxx
Ily :
Archifra un po' di chiarezza:

Laureato: dottore o dottoressa (dott.)
Laureato abilitato ma non iscritto all'albo: architetto (arch.) ma non può firmare in proprio, quindi non può esercitare come freelance
Laureato abilitato e iscritto all'albo: architetto (arch.) e può ovviamente firmare tutto quello che vuole, tranne i collaudi statici (servono 10 anni di iscrizione all'alobo).
ArchiFra :
ily, è esattamente quello che ho detto. la domanda però era un'altra, e cioè come devono figurare i collaboratori laureati non abilitati.
maya27 :
Sì infatti, la domanda era proprio quella: mi laureo al quinquennio sono "Architetto" (di nome non di fatto)
Faccio un lavoro di gruppo con Progettista che firma e mi cita come collaboratore "Architetto".
Effettivamente "Architetto" sono, ma non sono abilitata .... quindi? Cioè se si dimentica la parolina "dott." che succede?
ArchiFra :
una volta conseguita la laurea non sei architetto ma dottore in architettura, tanto è che vieni proclamato tale e non certo architetto. se ti segni come architetto senza essere abilitato, iscritto all'albo, è millantato credito e come tale perseguibile se salta fuori o qualcuno segnala
Kia :
e no, non sei architetto ma dottore. Nelle parcelle degli studi si è definiti "aiuto laureato"...almeno così ho visto fare dove lavoravo prima. Nei cartigli eravamo "collaboratore: Pincopallino dott. in architettura" se proprio volevano indicarci.
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