Nick Panter. : [post n° 393253]
Di chi la responsabilità?
Gent.mi Sigg., una domanda per cortesia, qualche anno fa avendo lo spazio /5.10x4.70 )..decisi di rivolgermi ad un geometra di fiducia per vedere se potevo mettere una tettoia su due muri portanti all'interno de mio cortile, uno di contenimento terra e l'altro in addosso al muretto confinante. Il geometra mi chiama e dice dai rilievi effettuati, si può costruire un garage , visto risultare completamente interrato,e quindi non fa cubatura ne distanze da confine. Bene, Si presenta il progetto si paga il tutto, il Comune mi rilascia il permesso di costruire...Decido di mettere solamente 8 travetti in legno con delle perline da 2 cm e la rituale gomma verde per pioggia..( 3 mm)..bene tutto prosegue senza nessun intoppo, salvo dopo5 anni decido vendere la casa. Dopo due anni dal rogito..i compratori mi dicono che hanno avutoproblemi con i vicini in quanto a loro risulta che il manufatto risulta non a norma in quanto superiore alla quota zero o campagna di circa 60 cm!.. Che devo pagare spese agli avvocati.. ecc...IO, rispondo che non ho fatto assolutamente nulla di mia iniziativa.. e che il progetto del mio geometra era nelle regole, compresa la quota zero! Ma noi cittadini...che dobbiamo fare per tutelarci.. da situazioni simili? Ammesso che la quota zero non sia quella... che cosa ne posso fare io... mica vi erano degli abusi.. Chi è perseguibile.., io il geometra oppure il dirigente comunale che dovrebbe controllare il lavoro? Grazie
Gino, abbi pazienza, ma uno si può rivalere sul venditore (anche sul notaio che doveva controllare) in caso di problemi con i titoli edilizi pregressi. Ma questo caso secondo me è ancora diverso perchè c'è un permesso di costruire rilasciato e l'oggetto della contestazione mi pare di capire sia la quota 0.
Il Permesso di Costruire è stato regolarmente rilasciato, perciò l'opera, così come progettata, doveva essere per forza in regola. Se però di fatto emerge dal terreno anziché essere pari al piano di campagna, significa che è stata realizzata in modo difforme dal progetto e di questo sono responsabili il proprietario (mi dispiace dirtelo) e il geometra che, a fine lavori, deve avere sottoscritto la conformità di quanto eseguito al progetto approvato. L'unico che non c'entra niente è il tecnico comunale, che poveretto non può starsene tutto il giorno con la carabina in mano a girare per i cantieri a controllare il lavoro di tutti.
Buongiorno, ringrazio tutti gli interlocutori riguardo al mio problema sollevato. Ad integrazione del mio discorso, posso dire solamente...1) Il cittadino si rivolge ad un geometra o architetto per vedere se c'è la possibilità di effettuare una copertura... ( tettoia leggera)...il geometra risponde che dopo gli accertamenti necessari si può fare ..con progetto per ( addirittura ) garage.. e secondo le " sue" misure.. completamente " interrato".. in quanto inferiore al piano campagna o quota zero!... Ora, dopo sette anni, è ..dopo aver già venduto la casa...ed aver avvisato i compratori... che il " garage".. rispecchia tutte le normative necessarie... Qualcuno mi spieghi..dov'è la colpa... e per quale motivo ne devo rispondere in tribunale.....magari poi .. rivalsa .contro il geometra.. e il dirigente comunale ( art. 47 . E. C.).. Grazie e cordialità a tutti.
Perchè è necessario verificare le effettive responsabilità. Se è come lei dice, potrà far valere le sue ragioni in tribunale.
Le responsabilità amministrative ricadono sul proprietario attuale (il fatto che si rivalga su qualcun' altro non lo scagiona automatico). Quelle penali, se ci sono, sul responsabile dell' abuso con tutta la sua "corte dei miracoli".
Verificare il regolamento comunale per vedere cosa fa effettivamente volume potrebbe essere una buona base di partenza.
Verificare il regolamento comunale per vedere cosa fa effettivamente volume potrebbe essere una buona base di partenza.
La ringrazio, e ringrazio gli altri gent.mi interlocutori, ..ma ...il .. tribunale è quello che sta avanzando!
se c'è un progetto autorizzato si confronta quanto autorizzato con quanto realizzato e da li si verifica se c'è stato o meno un abuso
se c'è stata la realizzazione di un manufatto diverso da quanto autorizzato io non credo che il geometra o l'impresa lo abbiano eseguito senza un confronto con il proprietario, visto che alla fine dei lavori tutti, per quanto di competenza, certificano la regolare esecuzione
se il tecnico a suo tempo disse che era possibile realizzare un box avrà ottenuto il benestare del proprietario e avrà presentato pratica edilizia di conseguenza e, ripeto, mi risulta particolarmente strano che sia stata eseguita un opera difforme da quanto autorizzato senza che la proprietà ne sia a conoscenza....
e comunque la proprietà è responsabile per le opere realizzate (ricordo che l'abuso edilizio è reato penale e se ne risponde personalmente)
infine: ogni atto amministrativo rilasciato dal Comune è sempre SALVO IL DIRITTO DI TERZI ma mi pare strano che il vicino si "svegli" dopo diversi anni dall'esecuzione delle opere sostentendone l'irregolarità...
Nell'atto di vendita del bene era citato, tra i provvedimenti edilizi, il permesso rilasciato per la tettoia/box?
puoi lei, ex proprietario, dimostrare che il manufatto realizzato è stato consegnato all'acquirente conforme a quanto autorizzato?
bye
se c'è stata la realizzazione di un manufatto diverso da quanto autorizzato io non credo che il geometra o l'impresa lo abbiano eseguito senza un confronto con il proprietario, visto che alla fine dei lavori tutti, per quanto di competenza, certificano la regolare esecuzione
se il tecnico a suo tempo disse che era possibile realizzare un box avrà ottenuto il benestare del proprietario e avrà presentato pratica edilizia di conseguenza e, ripeto, mi risulta particolarmente strano che sia stata eseguita un opera difforme da quanto autorizzato senza che la proprietà ne sia a conoscenza....
e comunque la proprietà è responsabile per le opere realizzate (ricordo che l'abuso edilizio è reato penale e se ne risponde personalmente)
infine: ogni atto amministrativo rilasciato dal Comune è sempre SALVO IL DIRITTO DI TERZI ma mi pare strano che il vicino si "svegli" dopo diversi anni dall'esecuzione delle opere sostentendone l'irregolarità...
Nell'atto di vendita del bene era citato, tra i provvedimenti edilizi, il permesso rilasciato per la tettoia/box?
puoi lei, ex proprietario, dimostrare che il manufatto realizzato è stato consegnato all'acquirente conforme a quanto autorizzato?
bye
Dunque, la ringrazio Delli... ma o non mi sono spiegato oppure ...Ho premesso che, la copertura (tettoia) è risultata " fuori quota campagna "di 92 cm!!!... ed essendo fuori quota.. diventerebbe non più " completamente interrato " ma seminterrato!.. Ebbene si... i vicini ..non mi avevano mai contestato nulla.. per sette anni... si vede che la senilità galoppante..... Ricordo inoltre.. che quando un manufatto risulta completamente interrato, non fa volume ..e si può costruire in addosso.. ( questo varia d paese o città).. da noi si può fare. Ieri ho avuto un colloquio con il geom. il quale.. ni ha espresso il suo dolore... per l'errore.. e che ( per fortuna).. visto che è assicurato., contribuire a tutte le spese... : Quindi, speriamo la conclusione.. benevola, ci sono le basi. Grazie.