Nel nostro condominio ( 8 piani e 21 appartamenti incluso terrazzo, dovremmo adeguare alle nuove normative la caldaia e sostituire la canna fumaria in amianto con una in acciaio.
In assemblea del 11/2017 abbiamo approvato e approvato con le varie ditte i seguenti lavori: pulizia rete di distribuzione, trattamento dell’acqua nell’impianto termico, fornitura e posa in opera di antenna usb completa di software per monitoraggio consumi, contabilizzazione generale in centrale termica, fornitura e posa in opera di circolari inverter gemellari, rimozione e smaltimento canna fumaria in amianto, forniturae posa in opera nuova canna in acciaio.
Sui lavori su elencati, in assemblea abbiamo accettato il preventivo propostoci per un totale di euro 16.170 Inoltre abbiamo accettato gli importi per i seguenti lavori:
istallazione Sistema di ripartizione consumi euro 7.590.
Istallazione sistema di Termoregolazione euro 6.380.
Fornitura e posa in opera comando Termostatico euro 2.530,
per un totale di euro 16.500
Quindi importo totale 16.170+ 16.500= 32.670.
Nella stessa assemblea si e’ accettato di affidare la direzione dei lavori a un ingegnere senza che si parlasse di entita’ di compensi in attesa di un preventivo.
Dopo sette mesi dall’assemblea riceviamo dal nostro amministratore il verbale di assemblea in cui si confermano gli importi concordati con le varie ditte e il nome dell’ingegnere senza precisare la sua parcella.
In allegato al verbale l’amministratore allega il : Bilancio preventivo
Gestione contabilizzazione del calore in cui elenca le seguenti voci: Compenso ingegnere per progettazione e direzione lavori sostituzione canna fumaria importo: euro 444, compenso per coordinamento sicurezza: euro 1015, compenso per studio fattibilita’, progettazione e direzione lavori euro: 6.661.
Per un totale di euro 8.120.
E’ questo compenso che ci lascia sconcertati, primo per non averlo approvato, secondo ci sembra esorbitante visto che tre anni or sono allo stesso ingegnere per il rifacimento delle due facciate angolari del nostro stabile abbiamo corrisposto euro 7.519 su un importo di euro 79.930 ivato
Chiedo scusa per essermi dilungato e chiedo cortesemente se l’importo richiesto dall’ingegnere e plausibile e contestabile.
Ringrazio della vostra attenzione.
Marcello : [post n° 397833]
richiesta delucidazioni
in tutta questa vicenda, secondo me, è contestabile il fatto che l'amministratore non abbia portato in assemblea il preventivo dell'ingegnere. Quando avete accettato il preventivo dei lavori eravate consapevoli che fosse necessario un tecnico? penso di si. Come mai non è stato chiesto il preventivo all'ingegnere o ad altri tecnici? Preventivo, tra l'altro, obbligatorio per chi svolge prestazioni professionali.
Il compenso può essere anche adeguato e non deve sconcertare, secondo me una manutenzione ordinaria di facciate è differente rispetto alla progettazione di canna fumaria con tutti annessi e connessi. Al di là di questo credo sia necessario capire ed eventualmente agire sulle modalità e sull'accettazione del compenso e non sull'importo in se. Non si può contestare, a limite si chiedono altri preventivi ad altri tecnici, trattasi di prestazione professionale dove non esistono minimi o massimi di richiesta.
Rimane il fatto che non è chiaro il motivo per cui abbiate deliberato per l'affidamento al quel tecnico senza conoscere la parcella trovandovela poi nel bilancio preventivo approvato. Qualcosa non ha funzionato e le colpe non sono imputabili solo all'amministratore, ne tantomeno al tecnico, qualcosa non deve aver funzionato anche in assemblea.
Il compenso può essere anche adeguato e non deve sconcertare, secondo me una manutenzione ordinaria di facciate è differente rispetto alla progettazione di canna fumaria con tutti annessi e connessi. Al di là di questo credo sia necessario capire ed eventualmente agire sulle modalità e sull'accettazione del compenso e non sull'importo in se. Non si può contestare, a limite si chiedono altri preventivi ad altri tecnici, trattasi di prestazione professionale dove non esistono minimi o massimi di richiesta.
Rimane il fatto che non è chiaro il motivo per cui abbiate deliberato per l'affidamento al quel tecnico senza conoscere la parcella trovandovela poi nel bilancio preventivo approvato. Qualcosa non ha funzionato e le colpe non sono imputabili solo all'amministratore, ne tantomeno al tecnico, qualcosa non deve aver funzionato anche in assemblea.