M.M.M. : [post n° 398770]

Abuso condonato e abitabilità

Buonasera, una cliente vorrebbe acquistare un immobile a Roma, posto all'ultimo piano in un edificio del 1957.
L'immobile presenta un'altezza di 2,50m in tutti gli ambienti, sebbene non si trattassse di lavatoio con conseguente cambio di destinazione.
Questa altezza è stata rispettatata anche negli abusi condondonati nell'85 nei quali sono stati inglobati alcuni pezzi del balcone.
La mia domanda è : dovendo affrontare dei lavori importanti (demolizione e ricostruzione del tetto, e rifacimento del lastricato restante perchè in condizioni molto fatiscenti) come ci si dovrebbe muovere? Non credo si possa presentare una una SCIA in cui dichiaro altezza interna 2,50m...considerando poi che a occhio anche i rapporti aeroilluminanti non sono rispettati... Ripeto sia il nucleo originario che le parti condonate sono a 2,50... quindi in caso io facessi qualsiasi intervento non vedrei mai rilasciata l'agibilità? E in caso di mancata agibilità che sanzioni pososn incontrare io e quali il cliente?
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