Visopia : [post n° 399229]
CILA in Sanatoria
Buongiorno a tutti, mi trovo a dover presentare una sanatoria per un immobile in provincia di Milano, originariamente unifamiliare, che il proprietario nel 2003 ha di fatto diviso in due unità indipendenti, un appartamento al piano terra ed uno al piano primo con relativo sottotetto. Le due unità avevano in comune tutti gli impianti, una sola caldaia al piano primo ed con un solo contatore per la fornitura di gas e corrente. Ora il proprietario, in vista della possibilità di locazione o vendita, vorrebbe regolarizzare l'immobile e ha interrotto i tubi del riscaldamento che portavano all'appartamento del piano terra, lasciandolo di fatto senza generatore di riscaldamento e non avendo possibilità economiche vorrebbe in questo momento lasciare l'unità abitativa senza impianto di riscaldamento. Per inciso, l'appartamento è abitato da una sua parente a cui non interessa avere il riscaldamento! Per l'Ufficio Tecnico devo presentare 2 sanatorie, una per ogni unità residenziale e non mi chiedono progetti degli impianti e L10, ma mi chiedo: posso presentare una CILA in sanatoria per l'appartamento al piano terra, senza impianto di riscaldamento? Posso successivamente al rilascio della sanatoria presentare l'agibilità? Servirà il certificato energetico? Grazie anticipatamente per l'aiuto che vorrete darmi!
Non per fare il malpensante, ma uno che non ha possibilità economiche per sistemare l' impianto di riscaldamento, le avrà per saldare la tua parcella?
Dubito anche della possibilità di sanare una situazione del genere. E' dal 1993 con il DPR 412 che le unità devono essere dotate di impianto di riscaldamento...
Dubito anche della possibilità di sanare una situazione del genere. E' dal 1993 con il DPR 412 che le unità devono essere dotate di impianto di riscaldamento...
Gino malpensi bene! La situazione economica e familiare della proprietà è davvero grave e ci sono dei bambini di mezzo. Spero che dividendo gli appartamenti e vendendone o affittandone uno potrò in futuro recuperare almeno le spese vive. Ma sostanzialmente si tratta di una buona azione.
Tornando alla normativa, tu mi confermi che l'impianto di riscaldamento in un'abitazione è obbligatorio.
Ho dato un occhio al DPR 412/93, ma tra commi abrogati e casistiche di nuova installazione o di ristrutturazione non riesco proprio a trovare dove è citata l'obbligatorietà per il mio caso.
Sempre grazie per la pazienza, la disponibilità ed i preziosi consigli.
Tornando alla normativa, tu mi confermi che l'impianto di riscaldamento in un'abitazione è obbligatorio.
Ho dato un occhio al DPR 412/93, ma tra commi abrogati e casistiche di nuova installazione o di ristrutturazione non riesco proprio a trovare dove è citata l'obbligatorietà per il mio caso.
Sempre grazie per la pazienza, la disponibilità ed i preziosi consigli.
Se si tratta di una buona azione, alzo le mani.
L' obbligo deriva dal fatto che negli ambienti residenziali si deve assicurare una temperatura di 20°. Sicuramente dal DPR 412/93 la prescrizione è stata ripresa in seguito.
Nulla vieta però di ripristinare l' impianto interrotto e magari installare un contacalorie nell' appartamento sprovvisto...
L' obbligo deriva dal fatto che negli ambienti residenziali si deve assicurare una temperatura di 20°. Sicuramente dal DPR 412/93 la prescrizione è stata ripresa in seguito.
Nulla vieta però di ripristinare l' impianto interrotto e magari installare un contacalorie nell' appartamento sprovvisto...