In un Palazzo (vincolato alla SBAP) situato al Flaminio Roma, dove sono in corso d’opera lavori di Restauro e Risanamento Conservativo (compreso il rifacimento dell’impianto fognario ed il cortile) l’Italgas vuole montare un nuovo impianto del Gas Metano non solo per le utenze delle abitazioni condominiali ma anche per delle utenze commerciali (Forno, trattoria, ecc.).
L’attuale impianto dell’Italgas passa nel sottosuolo del cortile con tubazioni di diametro da 60 mm. mentre quello nuovo che l’Italgas vorrebbe montare avrà delle tubazioni in ferro da 120 mm (raddoppio) ed invece di passarle nel sottosuolo le vuole montare a vista, appese alle pareti perimetrali del cortile a 150/190 cm. dalla pavimentazione cortile e a soli 70 cm. dal davanzale degli appartamenti, senza il Nulla Osta preventivo della Soprintendenza (tubazioni anti decorose e a pessimo impatto visivo).
Domanda 1 : è possibile che l'Italgas possa imporre un impianto osceno senza aver concordato con la Soprintendenza quale tipologia di impianto e senza l'autorizzazione del Condominio?
Domanda 2: E' possibile poter effettuare scelte condivise tra Italgas, Soprintendenza ed Amministrazione Condominiale?
Domanda 3: Quali sono le procedure per poter attivare i soggetti interessati al fine di poter trovare di comune accordo una scelta che possa salvare il decoro architettonico del palazzo?
Capitan Nemo : [post n° 404239]