Ciao a tutti,
sono alle prese con un docfa relativo ad una esatta rappresentazione. Sintetizzo le problematiche:
la mia cliente possiede un appartamento ante 42 (anche ante 34) nel comune di Roma. Su questo appartamento viene fatta una CILA nel 2016 per dei lavori interni. Il precedente tecnico chiude i lavori. Oggi mi viene chiesto di fare un frazionamento per staccare una stanza ed annetterla all'appartamento a fianco. Fatto il sopralluogo mi accorgo che la variazione catastale presentata dal precedente tecnico presenta una difformità rispetto allo stato di fatto. Anche gli elaborati grafici annessi alla CILA del 2016 presentano lo stesso problema. Nello specifico la difformità riguarda circa 3 mq dell'ambiente di ingresso (il tramezzo che separa l'ingresso della casa della mia cliente da quella adiacente di altro proprietario è spostato rispetto a quanto dichiarato, tagliando a metà l'ingresso). Da variazione catastale e da CILA del 2016 questi 3 mq sono di pertinenza della casa della mia cliente. Ho bussato al vicino ed ispezionato la zona. Il vicino ha fatto una CILA a sanatoria nel 2015 e questi 3 mq risultano pertinenti al suo immobile. Il dubbio sorge e vado in catasto. Escono fuori le planimetrie di impianto. A quanto pare questi 3mq sono stati oggetto di accertamento già nel 1942 anno in cui veniva corretta (a mano da un tecnico ma non si legge molto dalla planimetria) la planimetria del vicino che quindi presenta una aggiunta. La planimetria della mia cliente invece non è mai stata corretta ed il precedente tecnico, non so perché, ha perpetrato questa imprecisione. Ora vengo a noi. In catasto mi hanno suggerito di fare una esatta rappresentazione grafica e poi fare il frazionamento sulla planimetria corretta. Io ho presentato il DOCFA ma è stato respinto con la seguente motivazione:
SIN DALLA PLANIMETRIA DI IMPIANTO L'INGRESSO E' STATO RAPPRESENTATO CON LE STESSE DIMENSIONI PRESENTI IN BANCA DATI.
Avete idee su come sanare questa situazione?
Grazie
Isil : [post n° 408568]