Serenere_V : [post n° 411318]

Trasferimento all'estero

Salve a tutti. Sono una neolaureata in architettura magistrale. Sono molto confusa sul futuro... Cosa mi consigliate tra partire per l'estero, nella speranza di una vita migliore (intendo professionalmente) e cominciare il lungo calvario in Italia tra tirocini sottopagati e assunzioni a tempo determinato?
Vorrei ascoltare esperienze di chi ci è già passato...
Alessandro :
Ciao, personalmente ti posso dire che il gioco vale la candela, ma richiede un impegno comprensibilmente diverso dal calvario che hai descritto. Se ti senti libera si muoverti e sei disponibile a prepararti adeguatamente, allora in un tempo breve potrai avere una vita professionale molto più soddisfacente. Diciamo anche che avrai la possibilità di lavorare su progetti che sembrano paragonabili alle esperienze universitarie nella scala e nella importanza, potrai avere progetti affidati a te personalmente. Tuttavia questa è anche una favola e può diventare una trappola, se non ti prepari e prendi un aereo allora vai all'avventura e puoi trovare di tutto. Ti devi dare una meta precisa (dove andare) e valutare se li si cercano architetti, quindi avere una capacità linguistica adatta e prepararti alla ricerca del tuo primo posto di lavoro all'estero come neolaureata.
MCC :
Entrambe le scelte hanno pro e contro che solo tu puoi valutare. Personalmente credo che emigrare senza aver provato a mettersi in gioco non ti dia neanche il diritto di lamentarti del mondo del lavoro italiano.
Alessandro :
Ecco si io credo che il gioco di fare l'architetto in italia proprio non sia da cominciare nemmeno, si tratta sempre della mia personale esperienza figuriamoci, ma la trovo a trratti anche diseducativa, In quale paese vorresti andare?
Serenere_V :
Ha ragione, non mi sto lamentando. Anzi, prima di prendere una decisione definitiva, chiedo a chi ci è passato prima di me. Ho paura di perdere tempo per poi non concludere nulla. Dico solo che al momento, mentre studio per l'esame di stato, sto facendo un altro lavoro perché pur volendo fare "gavetta" negli studi sul territorio in cui vivo, la paga non mi permette di campare da sola. Al momento mi trovo ad bivio, continuare la mia strada in Italia, tentando un trasferimento in altra regione e accettando qualsiasi paga al costo di "fare esperienza", oppure preparami per un trasferimento all'estero? MCC Lei ha avuto un feedback diverso?
Serenere_V :
Stavo valutando l'idea di trasferirmi in Germania, Stoccarda o Monaco. Anche se persone che lavorano nel settore mi hanno consigliato anche l'Olanda. Qual è la sua esperienza?
desnip :
La prima che hai detto.
Nina :
Conosci già il tedesco?
Alessandro :
Io ho lavorato vicino Dortmund per un po' e adesso sono da piú di 2 anni a Monaco. Prima di venire in Germania ho lavorato per 10 anni in Italia e ho fatto di tutto, tipo: impiegato, falsa p. IVA e anche vero libero professionista (e altro ancora) . Non me ne vogliano i colleghi ma rimpiango di non essere partito subito. Devi assolutamente studiare il tedesco se non vuoi essere sottopagata. Un lavoro lo trovi magari comunque, ma verrai pagata molto di meno. Considera anche che a Monaco laddove si trova un lavoro in una settimana non si trova una casa in 2 mesi. La lingua richiede tempo per impararla, Ti consiglio una buona scuola oppure un insegnante privato, ti consiglio una cosa intensiva. Investi in questo perché ti ritorna in soldi non appena cominci a lavorare. se vuoi ancora info questa è la mia e-mail: email
Giancarlo :
Ciao,
anch'io mi trovo in una situazione simile, e finché non avrò terminato le prove di abilitazione, mi limito a mandar curriculum sia vicino casa (non oltre i 100km ferroviari, per riuscire a fare il pendolare e così risparmiare sull'alloggio) sia Oltralpe.
Per quanto riguarda l'Unione Europea, ti consiglio di iscriverti al sito dell'Eures (https://ec.europa.eu/eures/page/homepage?lang=it), dove sto trovando con una certa frequenza annunci per disegnatori Cad, architetti neo-laureati, tecnici del settore, e così via: il vantaggio è che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di offerte con stipendio garantito; sempre sullo stesso portale, informati su come accedere al programma "Your First European Job": nel fortunato caso in cui il tuo profilo fosse d'interesse per un datore di lavoro straniero, riceverai addirittura dei rimborsi sia per il viaggio del colloquio, sia per quello di definitiva migrazione.
Infine, tieni a mente l'opzione drastica: finché si resta nell'Unione Europea, è possibile emigrare prima ancora di avere un contratto di lavoro in mano. O ancora: iscriviti ad un corso all'estero di qualunque tipo (lingua, post-universitario, volontariato, etc) per il quale sia prevista una borsa di studio, ed una volta in loco, cerca lavoro part-time o fai gavetta gratuita in uno studio locale.
Alessandro :
Giusto per dare un consiglio in più, se la vostra intenzione è la Germania io non consiglio di perdere tempo per l'esame di stato. Ovvero è una cosa giusta da fare per l'italia, tanto quanto inutile per la Germania. Infatti se da una parte vi potete fregiare del titolo di architetto, ciò non vi permetterà di iscrivervi alla camera degli architetti regionale tedesca, dove serve una documentazione della vostra attività degli ultimi 3 anni su tutte le fasi di progetto. Questo vuol dire che se siete neolaureati farete la vostra esperienza fuori e li poi vi iscriverete alla camera senza passaggi per l'ordine italiano.
Giancarlo :
Grazie per il consiglio; chiedo solo una conferma: in Germania esiste esclusivamente l'architetto con laurea specialistica/magistrale/quinquennale, giusto?
Alessandro :
cioè intendi la abilitazione? ...mmm credo di si ma non sono del tutto sicuro perché mi sono informato solo per il mio caso come quinquennale. In effetti non conosco nessuno che operi direttamente con un corso triennale.
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