trueD : [post n° 413679]

Cambio destinazione d'uso da D/8 a D/7

Salve, l mio primo incarico prevede il cambio di destinazione d'uso di un fabbricato (adibito alla lavorazione di materie prime) dall'attuale categoria D/8 alla categoria catastale D/7. Cosa devo fare? Mi basta fare una richiesta per la variazione catastale oppure dovrei consultare anche il suap?

In più, rispetto alla planimetria originaria, risultano piccole variazioni, quali:
-una paretina divisoria in semplice siporex
-una struttura in acciaio imbullonata a terra, all'interno della quale è presente un macchinario per la stampa. (tel struttura è alta circa 3 metri in un grande capanno per la lavorazione di ferro e plastica)

Come procedo in questo caso, sapendo che le variazioni catastali sono sempre ammesse nella stessa categoria?

Grazie a chi risponderà
ArchiFra :
devi verifciare se nel comune per quell'area è ammesso il cambio e che iter bisogna seguire, se basta la comunicazione, se serve il passaggio in giunta.
a prescindere, il cambio di destinazione d'uso va SEMPRE sottoposto a passaggio in comune e solo al termine positivo dell'iter si fa la variazione in catasto.
nel tuo caso, in più ci sono opere quindi a maggior ragione ti deve venire il dubbio che non puoi limitarsti al solo passaggio in catasto, dovrai anche fare il passaggio in suap alla fine per la scia commerciale di inizio attività.
vedi se il comune accetta già le scie uniche/condizionate e che iter devi fare, ogni comune è a sè e ha canali differenti per la tarsmissione delle pratiche
arch_mb :
Per chiarire un principio di base, dato che si tratta del primo incarico: catasto, destinazione d'uso edilizia e destinazione d'uso urbanisticamente intesa sono tre cose diverse. La categoria catastale è affare del catasto, e come dice ArchiFra si tratta di un passaggio conseguente a procedimenti edilizi/urbanistici. La destinazione d'uso edilizia è quella dei locali, e la ritrovi nel certificato di agibilità, oggi nella segnalazione. La destinazione d'uso urbanistica è quella di piano. L'obbiettivo che ti devi porre in via primaria è che l'attività che si insedia nei locali sia compatibile sia dal punto di vista edilizio, che urbanistico. Una volta chiarito questo, parti con i procedimenti amministrativi conseguenti.
desnip :
Scusa, ArchiFra, ma un comune può anche non accettare una Scia unica/condizionata?
arch_mb :
Ovviamente occhio anche alla normativa sanitaria locale e alla prevenzione incendi, se si cambia attivià insediata...
trueD :
Grazie per le risposte. Posso dirvi che la struttura già da diversi anni risulta accatastata come D/8 nonostante, le attrezzature e il tipo di lavorazione sono idonei alla classe D/7 (per questo mi hanno chiesto di farlo).
Quindi la variazione è per una struttura che già opera in questo settore e necessitano di un cambio di destinazione d'uso. Sto provando a chiamare, nel frattempo, il SUAP ma non risponde; dovrei fare, in ogni caso, una SCIA commerciale semplice e, alla fine, la variazione catastale? So che è differente da comune a comune, ma mi risulta difficile reperire, almeno sul sito del suap di Napoli, una modulistica appropriata .

trueD :
Sisi arch_mb. Infatti in parallelo bisogna fare la procedura per il rilascio dell'autorizzazione sanitaria, già avviata.
ArchiFra :
no true, stai facendo confusione tra scia commerciale e variazione catastale. la scia commerciale del suap è l'ultima cosa che fai e serve solo a far partire in modo legittimo l'attività. in questo caso non devi nemmeno farla perchè la ditta è già operativa. peraltro, se tu presenti al suap una scia e la destinazione catastale non è conforme all'attività, la scia viene rigettata senza se e senza ma.
bisogna vedere se la scia al suap è dovuro o no, e questo dipende dalla visura camerale: se l'attività è iniziata in data in cui non era prevista la comunicazione in comune sei a posto, se invece è recente vuol dire che in questi anni ha operato senza autorizzazione (ma mi fa strano che la ccia non abbia bloccato la registrazione all'epoca...) e deve adeguarsi tardivamente con una nuova scia.
tu adesso devi verificare la compatibilità edilizia e urbanistica e fare il cambio d'uso (se ammesso) in comune, solo alla fine passi in catasto, dopo che il comune ha esperito positivamente il cambio d'uso. prendi appuntamento con l'edilizia, è con loro che devi relazionarti per quello che devi fare.

desnip, in teoria no ma ci sono comuni che ancora non si sono organizzati per gestirle e fanno dei pasticci assurdi o dicono agliutenti di fare tutti gli step spezzettati O_O
ArchiFra :
aggiungo che c'è una bella differenza tra d7 e d8, non capisco in forza di cosa abbiano per tutti questi anni esercitato un'attività industriale in uno spazio commerciale.
arch_mb :
Esatto ArchiFra...
True, Lascia da parte il catasto, concentrati sull'edilizia e urbanistica. Qui dagli elmenti che leggo sembra si stia parlando di portare un edificio da destinazione commerciale a produttiva, si tratta di cambio d'uso urbanisticamente rilevante e coinvolge la quantificazione degli standard urbanistici. Come ti è stato suggerito, prendi un appuntamento con il servizio edilizia.
Il forum è molto utile per difficoltà specifiche, ma si fa fatica a spiegare argomenti così complessi in un post. Prova intanto a leggere questo:
http://areaformazione.legislazionetecnica.it/articolo/1639/cambio-di…
Buon lavoro.
trueD :
Va bene, vi ringrazio. Nonostante sia il mio primo incarico sto accusando molta ansia e paura di sbagliare, spero capirete le mie perplessità. Andrò personalmente in comune e mi interfaccerò con chi di dovere.
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