Mario : [post n° 418522]

AIUTO!!!!!!!!

Buonasera colleghi,
sono un "giovane" professionista laureato da circa due anni, in questo lasso di tempo ho "lavorato" in uno studio professionale abbastanza importante nella mia zona, a nero e senza ricevere neanche un euro di compenso, con la promessa che alla fine di un periodo di praticantato avrei iniziato a percepire uno "stipendio", promessa che ad oggi non si è ancora avverata...in questi anni ho aperto anche un mio studio e ho mandato non so più quante manifestazioni d'interesse/richieste di iscrizione agli albi/domande per affidamenti d'incarichi ma vi lascio immaginare l'epilogo, oggi mi trovo a scrivere questo messaggio per chiedervi un consiglio su come fare per farmi conoscere, nonostante io sia architetto da quasi due anni non ho ricevuto un incarico ed ormai una sensazione di sconforto mi impedisce di cercare una soluzione.
ArchiFra :
scusa la domanda, ma sei solo laureato o anche abilitato? perchè in assenza di abilitazione non puoi esercitare.
non capisco inoltre la tua frase quando dici che hai mandato manifestazioni di interesse per iscrioverti ad albi senza avere risposta: a un albo ci si iscrive se si hanno i requisiti, non è che si viene sottoposti ad approvazione. hai i requisiti? paghi e ti iscrivi. non li hai? pacifico che non ti iscrivi.
a leggerti, mi sembri parecchio confuso e soprattutto con la testa un tantino nel mondo degli unicorni: farsi il giro di clienti non è per nulla facile e certo non basta aprirsi partita iva nè avere alle spalle solo 2 anni di praticantato (è un lasso di tempo ridicolo e del tutto inadatto a renderti autonomo a tutto tondo, a meno di avere avuto la fortuna di finire in uno studio dove si è appreso il mestiere nelle sue molteplici manifestazioni e nei suoi aspetti pratici e prosaici)
archiforte :
ArchiFra ha perfettamente ragione. Dopo la laurea in architettura, devi superare esame di stato, ti iscrivi all'ordine degli architetti della tua provincia, apri la partita iva. Così poi cominci a fare il tuo lavoro.
I clienti si trovano a fatica e con molta pazienza. Il giro di cliente si costruisce in anni, tanti anni.
In merito al praticantato, noi architetti non dobbiamo farlo, lo fanno i geometri ed i periti edili. Noi possiamo fare stage. Poi sta a te scegliere se accettare stage gratuiti. Il mio consiglio è di abbandonare questo studio che non ti paga e di cercarne un altro più serio e responsabile nei tuoi confronti. Se vuoi fare il libero professionista, devi "farti da solo": vai nelle imprese edili, nelle agenzie immobiliare, negli showroom di arredo, fatti conoscere. Il lavoro non ti piove addosso, lo devi costruire. Noi liberi professionisti siamo anche imprenditori, commerciali, coach e motivatori ... è una vita difficile, ma affascinante.
ArchiFra :
archiforte, è vero che per noi non è richiesto il praticantato, ma vero è che data la complessità del mestiere è utopistico pretendere di iniziare da soli appena laureati e abiklitati: fare comunque pratica in uno studio, dove si impara e si ruba, è assolutamente necessario perchè il mondo accademico non prepara minimamente ad affrontare gli aspetti pratici della professione
Mario :
Mi dispiace se il mio messaggio è risultato poco chiaro ma è stato scritto in un momento di totale sconforto.
Io sono laureato ed abilitato, sono iscritto all'ordine ed ad inarcassa, ci sto mettendo tutto l'impegno che posso ma sembra che qualsiasi cosa io faccia non riesca mai ad avere un ritorno (e non intendo solo economico), tu hai ragione quando dici che due anni magari sono pochi ma ciò non vuol dire che non siano niente. Vi ringrazio comunque dei consigli ne farò tesoro.
ArchiFra :
nello studio dove sei stai imparando? se sì, impuntati e di' che o iniziano a pagarti, a fronte di fattura, o li saluti.
valuta prima facendoti due conti quanto dovresti chiedere di lordo all'anno per avere un reddito netto dignitoso, considerando che non avrai ferie e malattia pagate. valuta quindi di poter contrattare una flessibilità oraria che ti permetta di cercare e gestirti lavori tuoi extra studio.
mi raccomando, fai comunque un contratto scritto che contempli il compenso annuale da suddividere per comodità in fatture mensili: in questo modo, se loro ti lasciano a casa devono comunque pagarti i mesi restanti.
Mario :
Grazie per il consiglio cercherò di metterlo in atto, ciononostante vorrei chiederti un consiglio su come posso fare per crearmi un giro di clienti, ho provato con il "passaparola" ma con scarsi risultati, avevo pensato di scrivere un messaggio che informi i miei contatti dell'apertura del mio studio, ma non so se è deontologicamente corretto.
ArchiFra :
tu puoi benissimo fare depliant in cui illustri la tua attività: la deontologia vieta solo di fare paragoni del tipo "non andare da x, io sono più bravo! apre il migliore studio di architettura della zona!"
kajo :
Figurati se mai ti pagheranno. Ormai hanno assaggiato il tuo potenziale lavoro gratuito e difficilmente rettificheranno quanto fatto fin'ora, sempre se tu non risulti essenziale allo studio.

Io ho tre anni di esperienza, quasi quattro, quindi capisco totalmente la tua frustrazione. Ho fatto due anni di di "affiancamento" in uno studio di ingegneria che mi lasciava anche firmare progetti (si sono stato molto fortunato) anche se parliamo di lavori minori. A parte il fatto che su "10" che dovevo incassare ne ho soltanto portati a casa "3" (numeri comparativi esplicativi), non ho mai conosciuto, forse solo un paio di volte, i clienti a cui facevo le prestazioni. Sì sembra ridicolo e fantascientifico ma purtroppo è la realtà. Progettavo senza conoscere chi, se non dalla carta di identità... stendiamoci un velo pietoso sopra.

Ora posso dire che, anche se con tanta rabbia e voglia di fare "negata", quegli anni me li son tutti assorbiti in conoscenze che nella libera professione sono un "must have". Come dicono anche gli altri colleghi, per fare la libera professione bisogna essere competenti un po' su tutto e poi, aggiungerei, specializzarsi quindi è solo questione di tempo e di pratica. All'inizi si commettono errori, ma da questi si imparano. Poi è sempre meglio avere dei colleghi a cui affidarti se hai dei dubbi o vuoi chiedere consigli, lo stesso Ordine potrebbe (e dovrebbe!) aiutarti in caso di necessità essendo alle prime armi.

Questione clienti è un loop infinito: Devi farti conoscere, per farti conoscere devi "fare". Per "fare" devi avere clienti. Per avere clienti devi farti conoscere. Non c'è una formula magica se non una botta di sana fortuna: qualche parente che deve ristrutturare, così che puoi pubblicizzare i tuoi lavori. Passaparola dopo il primo lavoro. Portfolio online (sito, instagram e/o facebook) sulla quale pubblicizzare lavori / concorsi. Questi ultimi, penso, siano fondamentali. Oltre che ad alleviare la noia ti permettono di caricare dei lavori per farti conoscere, quindi non farti sembrare un novellino, e in più potresti sempre classificarti per un montepremi. Però bisogna sempre sforzarsi sul trovare "vero lavoro" altrimenti, a lungo andare, solo con i render non si va da nessuna parte e il passaparola decade miseramente.
Mario :
Grazie, sei stato molto gentile.
desnip :
Visto che non percepisci nemmeno un euro dovrsti avere diritto al reddito di cittadinanza... Inizia a chiedere quello, hai visto mai che i navigator ti trovino una buona occupazione.
Nel frattempo continua quel che stai facendo per cercare di trovare clienti.
Kia :
Beh, se non hai percepito compenso non hai lavorato in nero. Hai solo fatto il benefattore....scusa ma io trovo allucinante stare due anni con partita Iva aperta e inarcassa da pagare e percepire zero euro. Forse dovevi valutare meglio il fatto di iscriverti fin da subito. Ti ricordo che noi architetti non abbiamo tirocinio obbligatorio quindi cerca di iniziare a farti pagare perché mi pare che il limite della pazienza sia ampliamente superato
realista :
caro mario, se parli inglese, spagnolo, tedesco o francese...vai all'estero! verrai assunto in modo regolare. in italia, devi avere supporto (economico dalla famiglia) e contatti.
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