Rimpatrio-trovare lavoro a contratto
Sono uno dei tanti architetti italiani costretti ad espatriare per motivi lavorativi da ormai 5 anni. Ho 32 anni, un lavoro gratificante in cui ho raggiunto il ruolo di team leader, dopo 4 anni e mezzo di lavoro, per alcuni progetti di dimensioni medio grandi. Ho buonissime conoscenze di BIM, modellazione e direzione del team nelle fasi iniziali di progetto. Dopo così tanto tempo lontano da casa vorrei cercare di tornare a lavorare in Italia. Ho mandato molti curriculum e, nonostante io sia altamente qualificata, ho ricevuto una sola proposta, per il momento, in uno studio molto apprezzabile in cui offrono contratto a partita iva a 2700 euro, con 30 gg di vacanza e malattia. Io non ho fretta di trovare, avendo contratto indeterminato e uno stipendio netto da 2200euro (3200€ lordi). Quello che volevo chiedere è:
-l’offerta ricevuta in Italia è una buona proposta considerato il mercato italiano?
-C’è possibilità di essere assunti a contratto e non a partita iva?
Dovrai ovviamente iscriverti a inarcassa ma è un'occasione imperdibile e più unica che rara.
Il lavoro a contratto come lo intendi tu, senza partita Iva, è proibito per le prestazioni intellettuali per cui è richiesta l iscrizione a un albo
La cosa che però puoi valutare Alberto sono gli sgravi che potresti avere sulla apertura di una p. IVA in Italia dopo essere stato residente all'estero. Credo che come minimo pagherà il 50% delle tasse per alcuni anni, mi raccomando non raccontarlo ai tuoi nuovi datori di lavoro! Tuttavia valuta di chiedere un contratto fisso anche con un periodo di prova e o con qualche euro in meno, fatte le dovute differenze. Il problema però e che molti uffici oggi in Italia non hanno praticamente nessun dipendente, tranne tipo le segretarie. Tuttavia tra i gruppi meno giovani o più numerosi qualche eccezione ci sarà pure.
faccio una rettifica al mio post: io ho risposto che il lavoro a contratto non è possibile ma mi riferivo alla prima versione del post dove era specificato contratto a progetto. si può essere assutni come dipendenti ma nessuno studio lo fa se non al massimo per chi fa lavori di segreteria. i collbaoratori sono semrpe a partita iva, finta epraltro perchè si hanno tutti gli obblighi del dipendenter ma nessun diritto
Come ripeto sempre: è la vecchia legge della domanda e dell'offerta.
Economicamente è una buona proposta, forse 30gg di ferie saranno pochi (io lavoravo in condizioni di semi-schiavitù e avevo 15gg/anno di ferie nei quali dovevo contare anche i giorni di Natale. Finiscono in fretta!)