Eli : [post n° 428144]

Con la Laurea in Ingegnieria si possono fare progetti architettonici?

Salve, vorrei sapere se con la Laurea in Ingegnieria e un corso di arredamento si possono disegnare progetti architettonici e così anche creare l'arredamento interno. Molti non mi consigliano la Lurea in architettura e quindi volevo sapere se è possibile fare questi progetti ma da laureata in Ingenieria.
ponteggiroma :
certo, si può fare, ma se vuoi intraprendere questo corso di studi ti consiglio di iniziare scrivendolo correttamente
desnip :
Concordo con ponteggi. Prima di pensare a iscrivervi all'università, imparate a scrivere in italiano.
ArchiFra :
Oltre a curare bene la forma sintattica e grammaticale, considera che la laurea in ingegneria impedisce di firmare progetti architettonici in particolari ambiti, ad esempio di restauro. Leggiti bene cosa può e non può fare un ingegnere, e se ti interessa solo l arredamento fai un corso di design
Ily :
Prima consiglierei un bel corso di italiano, così per iniziare.
INGEGNIERIA non si può sentire (anzi, leggere).
Ciò premesso, sì, puoi.
fulser :
Concordo, tanto più che sono state scritte varie versioni, e tutte sbagliate (quindi evidentemente non è un refuso):
Ingegnieria
Ingenieria

Io sinceramente avrei da discutere anche per il quesito in generale, ma oggi sono di buon umore e disposta al parziale perdono, previa penitenza.
desnip :
@Ily: pensa tu che una volta, all'uscita da una fiera alla mostra d'oltremare di Napoli, c'era un ingegn(i)ere che protestava con un grande cartello dove era scritto proprio "INGEGNIERI".
Quando se ne è accorto (perchè mi ero fermata a guardare e ridevo) si è fatto tutto rosso, ha iniziato a prendersela con il tipografo, poi mi ha chiesto se avevo una penna per cancellare la I e poi, in crisi completa, su nostro suggerimeto, è andato a comprare un adesivo o qualcosa del genere per coprirla.
Tia :
Ve bene, ma rispondendetele povera crista!
In Italia tutti possono fare tutto, se possono progettare condomini i geometri (cosa non vera dal punto di vista della legge, ma vera nei fatti) vuoi che non possa farlo un ingegnere? Per tagliare la testa al toro fai ingegneria-architettura così potrai iscriverti anche all’albo degli architetti (altra assurdità tutta italiana). Gli unici limiti sono sugli edifici vincolati dove ci vuole un architetto vero.
desnip :
Ecco, il problema è che un'ignorante deve pure essere definita "povera crista". Ora la colpa è di quelli che hanno studiato.
Fabry :
Di certo la colpa non è di quelli che hanno studiato, però se una (con tutti limiti formali e grammaticali) fa una domanda sarebbe cortesia risponderle e poi a margine nulla vieta di farle notare i problemi con l’italiano.
desnip :
Hai perfettamente ragione.
Però la mia rabbia nasce dal fatto che questi soggetti con tutti i loro limiti grammaticali e non solo, alla fine si iscrivono all'università, si laureano, e occupano posizioni migliori della nostra. Ne vedo tanti intorno a me anche tra gli architetti.
La vogliamo chiamare invidia? E pure sì!
kia :
Apro una parentesi...Non ho pretese di essere io quella che scrive sempre tutto giusto e bene, per carità ci mancherebbe, ma è allarmante che sia pieno di nostri colleghi che non sanno scrivere. Parlo non solo di quelli della mia età (40 anni) ma anche della "vecchia guardia". Lo si vede dalle relazioni tecniche, dalle perizie, ecc. che magari ti capitano sotto mano per lavoro. Al di là degli errori grammaticali che possono capitare (nel caso del post però è reiterato....) ma proprio cose senza capo nè coda. Chiusa parentesi.
Tia :
Sono d’accordo, la mia vendetta sta nello scrivere relazioni tecniche in italiano complesso e ricercato con diverse subordinate perché chi è ignorante faccia la sua fatica. Ma più di questo non possiamo fare.
desnip :
Tia, l'italiano "complesso e ricercato con diverse subordinate" è una punizione anche per me, che non credo di essere ignorante! :-)))
ponteggiroma :
@Fabry, mi sembra gli sia stata data risposta
Fabry :
Sì sì alla fine la risposta gli è effettivamente stata data, puntualizzavo solo perché mi sembrava che ci si focalizzasse solo sul (giustissimo) problema di italiano e non sulla problematica posta.
In ogni caso pienamente d’accordo con kia e desnip, capita anche a me spessissimo di avere tra le mani relazioni e perizie scritte da colleghi con molti più anni (ne ho 35) ed esperienza di me scritte in un italiano veramente “precario”, per dirla in modo gentile, e viene anche a me da pensare a come gente che sa a malapena scrivere abbia posizioni e lavori migliori di me.
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