Buongiorno a tutti, vi chiedo se vi sia mai capitato che un cliente vi abbia chiesto di risarcirgli una quota parte dell'IVA delle fatture pagate per i lavori di ristrutturazione? In poche parole in una ristrutturazione di una unità immobiliare direzionale, in una mail non indirizzata al cliente finale, mi è scappato detto che l'IVA sarebbe stata al 10% su tutti i lavori, quando in casi del genere lo scaglione corretto è del 22. Premetto che evito di fare riferimenti a questi aspetti e dico sempre ai clienti di informarsi presso il proprio commercialista riguardo a detrazioni o aspetti fiscali vari, ma in questo caso per leggerezza mi è uscita questa affermazione. Ora il cliente, che ha in mano la famosa mail precedente alle pratiche edilizie e all'inizio lavori, pretende che mi faccia carico io della differenza in questione (la quota di IVA tra il 10 e il 22%), nonostante siano mesi che ricevono fatture con la giusta imposizione e a voce abbia più volte ripetuto che in questo caso non avrebbero avuto accesso alle agevolazioni IVA. Seconda premessa: il budget è stato perfettamente rispettato come da relazioni preliminari di spesa, ma il cliente voleva risparmiare qualcosa in itinere. Secondo voi ha trovato un buon modo rifacendosi su di me? Siamo responsabili anche di informazioni di natura fiscale e il fatto che tale informazione non fosse riportata in una relazione ufficiale ma in una mail inviata a una persona terza mi espone al rischio di cui sopra?
Grazie a chiunque possa aiutarmi
Mr.T : [post n° 429054]
Risarcimento su IVA lavori di ristrutturazione
Tra un po' ad avviso dei clienti dobbiamo pagare pr costruire la loro casa.
Battute a parte (battute fino ad un certo punto) ci sta provando a farsi fare lo sconto a tuo scapito.
Naturalmente l'IVA è il committente che ne dichiara l'aliquota all'impresa. il solo caso in cui potrebbe sussistere una eventuale rivalsa sarebbe nel caso in cui tu hai scritto la dichiarazione applicando un'aliquota sbagliata, forse u giudice potrebbe darti torto. Nel tuo caso, dove dalle precedenti fatture è stata applicata l'IVA correttamente, quella del cliente è un bieco tentativo di ingannare spero un/a giovane tecnico e risparmiare qualche soldo.
Battute a parte (battute fino ad un certo punto) ci sta provando a farsi fare lo sconto a tuo scapito.
Naturalmente l'IVA è il committente che ne dichiara l'aliquota all'impresa. il solo caso in cui potrebbe sussistere una eventuale rivalsa sarebbe nel caso in cui tu hai scritto la dichiarazione applicando un'aliquota sbagliata, forse u giudice potrebbe darti torto. Nel tuo caso, dove dalle precedenti fatture è stata applicata l'IVA correttamente, quella del cliente è un bieco tentativo di ingannare spero un/a giovane tecnico e risparmiare qualche soldo.
ma andate ancora dietro a questi soggetti? Ma quando vi renderete conto che certi clienti è meglio perderli da subito?
Scommetto 1/10 che ti sta ritardando i pagamenti.
Scommetto 1/10 che ti sta ritardando i pagamenti.
Io da parte mia sono abbastanza tranquillo, però il dubbio mi è venuto avendo comunque detto una baggianata in una singola occasione. Detto questo io ho ovviamente risposto loro che non mi ritengo minimamente responsabile per la faccenda e mi sono scusato che sia venuta fuori un'informazione sbagliata che esula il mio ruolo professionale ed essendo una faccenda che poteva essere risolta a tempo debito e non a lavori conclusi.
Riguardo al comportamento nei miei confronti e di quello delle aziende preferisco glissare, anche perché non si sta parlando di importi esagerati. Mi è toccato pure tranquillizzare i fornitori riguardo alle fatture emesse che tardavano ad essere saldate a cavallo dell'anno...
D.n.a. per fortuna nessuna dichiarazione ufficiale fatta dal sottoscritto riporta la casistica errata riguardo alle agevolazioni, me ne guardo bene.
Ponteggi sono d'accordo con te che certe persone è meglio perderle che trovarle, purtroppo lo sai sempre dopo.
In ogni caso ritenete entrambi che una mail non sia sufficiente a "incastrarmi" in questa spiacevole situazione? Poi me la vedrò con loro per risolvere bonariamente, anche se via messaggio in poche parole mi è stato fatto capire potrei scordarmi il mio saldo. Per fortuna ho un incarico firmato con le clausole del caso...
Riguardo al comportamento nei miei confronti e di quello delle aziende preferisco glissare, anche perché non si sta parlando di importi esagerati. Mi è toccato pure tranquillizzare i fornitori riguardo alle fatture emesse che tardavano ad essere saldate a cavallo dell'anno...
D.n.a. per fortuna nessuna dichiarazione ufficiale fatta dal sottoscritto riporta la casistica errata riguardo alle agevolazioni, me ne guardo bene.
Ponteggi sono d'accordo con te che certe persone è meglio perderle che trovarle, purtroppo lo sai sempre dopo.
In ogni caso ritenete entrambi che una mail non sia sufficiente a "incastrarmi" in questa spiacevole situazione? Poi me la vedrò con loro per risolvere bonariamente, anche se via messaggio in poche parole mi è stato fatto capire potrei scordarmi il mio saldo. Per fortuna ho un incarico firmato con le clausole del caso...
Il problema, per quanto stressante, di fatto non dovrebbe nemmeno porsi. Come già qualcuno ha sottolineato, nei casi in cui spetti l'IVA al 10% è il committente a dichiarare di averne diritto assumendosi le responsabilità del caso. Dubito, che in questo frangente, chi, a vario titolo, emette fatture, abbia ricevuto tale dichiarazione sottoscritta dal cliente, ergo quest'ultimo, non ha nulla da pretendere.
Per il resto, visto che a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina, non posso fare altro che abbracciare la tesi di ponteggiroma. Classico caso di committenza "lavativa" e spregiudicata, disposta a tutto pur di risparmiare qualche euro. Disposta a tutto, ma stupida, visto che ritenendo di avere diritto ad IVA agevolata avrebbero dovuto produrre, precedentemente alla fatturazione, dichiarazioni in tal senso (che a norma di legge risulterebbero false).
Per il resto, visto che a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina, non posso fare altro che abbracciare la tesi di ponteggiroma. Classico caso di committenza "lavativa" e spregiudicata, disposta a tutto pur di risparmiare qualche euro. Disposta a tutto, ma stupida, visto che ritenendo di avere diritto ad IVA agevolata avrebbero dovuto produrre, precedentemente alla fatturazione, dichiarazioni in tal senso (che a norma di legge risulterebbero false).