anna : [post n° 429190]

interpretazione art.17 co. 3 le. b) DPR 380/2001_Esonero CC

Ciao,
sto per iniziare una ristrutturazione di un immobile con relativo (seppur lieve) ampliamento. L'immobile è formato da 2 piani fuori terra. Il piano terra è costituito dagli ambienti principali dell'abitazione e da un giardino che ospita 4 depositi (Piccoli) costruiti in aderenza al corpo principale. Il piano primo è formato da 2 stanze e 2 vani scala ed in questo momento sono configurati come stenditoi (quindi sup. accessoria).
Il progetto prevede la ristrutturazione totale dell'immobile ed i seguenti cambiamenti:
1. i depositi del giardino vengono demoliti e ricostruiti, andando a ricavare un vano wc e lavanderia ed un porticato (sostanzialmente la sagoma subisce una lievissima modifica);
2. i stenditoi del primo piano ed un vano scala diventano camere da letto e bagno (xkè questa seconda scala in realtà collegava il piano primo al giardino e non ne ho più bisogno).

L'aumento di volume è pari a circa 10 mc, quindi irrisorio, quindi secondo me posso applicare pienamente l'art.17 comma 3 lett.b) ed avere l'esonero dal contributo di costruzione avendo un ampliamento inferiore al 20 % (ho un aumento di cubatura pari all'1%).
Nel determinare quindi il costo degli oneri da versare al comune, visto che tale comune adotta 4 tabelle di calcolo (NC, Recupero primario, recupero secondario e manutenzione straordinaria) io applico solo la tabella del recupero secondario, xke trattasi di (come dice la determina del comune) "recupero della agibilità e funzionalità di singoli alloggi e riguarda un insieme sistematico di opere che comprendono la riorganizzazione funzionale, l'inserimento di elementi accessori, la dotazione o l'adeguamento di impianti...."

L'UTC invece, calcola le modifiche in giardino e il cambio di destinazione d'uso del primo piano applicando la tabella della nuova costruzione e quindi calcola non solo il costo di costruzione ma anche gli oneri di urbanizzazione (mi dice che essendo entrambi superficie accessoria il costo e gli oneri, al momento del rilascio del permesso originario, è stato calcolato solo sul 60% e sul 50% della superficie e non su tutta e quindi ora, con la presentazione di questa nuova pratica, mi chiede di versare praticamente il restante 40% e il 60%) e poi su tutto il resto dell'immobile applica la tabella della manutenzione straordinaria che sempre da determina dice: "è il costo di costruzione per le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonchè per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino delle modifiche delle destinazioni d'uso..."

Cosa ne pensate? secondo me l'UTC si sbaglia, anche perchè in questo modo i miei clienti vanno a versare quasi 1500 euro in più al comune.

Grazie per l'aiuto
desnip :
Non capisco perchè secondo te il comune sbaglia... i locali accessori cambiano destinazione d'uso, quindi mi pare ovvio che vada versata la differenza degli oneri.
Per il resto pure mi sembra siano state applicate le norme.
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.