Buongiorno colleghi.
Nonostante i tempi duri, ho ricevuto un incarico di CTU dal Tribunale.
Mi si chiede di stimare i danni subìti da beni mobili presenti in un'abitazione precedentemente affittata. Di questi beni non si conosce l'età, nè è presente un inventario che riporti le date di acquisto.
Nel quesito occorre stimare i danni non subiti a causa della vetustà, ma solo dell'uso scorretto dei beni.
Francamente è la prima volta che mi viene affidato un incarico del genere e mi chiedo: come vi approccereste al quesito?
Come calcolereste l’entità dei danni non riferibili al deterioramento per cercare di limitare il più possibile le osservazioni?
Grazie a chi potrà consigliarmi.
CTU : [post n° 431186]
Stima beni mobili.
Ritengo che la stima per danni non possa prescindere da una stima di valore effettivo del bene prima del danno, cui successivamente va detratto il valore dello stesso dopo il danno. Comunque sui metodi di stime dei danni, nonché dei beni mobili, sono state scritte pagine su pagine, si tratta solo di studiarsele. Mi sembra offensivo nei confronti di chi ha studiato per una vita tali temi ridurre tutto ad una semplice risposta su un post.
Non vedo nulla di particolarmente offensivo in quanto richiesto dal collega.
Anzi, penso che la domanda possa servire a molti e a me interessa informarmi. Ci scriva gentilmente il nome di un buon manuale da consultare. Saluti.
Anzi, penso che la domanda possa servire a molti e a me interessa informarmi. Ci scriva gentilmente il nome di un buon manuale da consultare. Saluti.
Forse non mi sono spiegato bene: offensivo non è da intendersi in senso generale, bensì nei confronti di chi allo studio di questa materia ha dedicato una vita intera.
Parlo di estimo e di principi basilari che "dovrebbero" averci insegnato all'università. Comunque se avete necessità di approfondire vi consiglio di cominciare con questo: C. Forte e B. de Rossi (Principi di economia ed Estimo); diversi testi interessanti a livello pratico sono proposti poi da Legislazione Tecnica (Vedi testi di Graziano Castello e Giuseppe Carraro Moda) poi, sai come si dice: l'appetito vien mangiando!
Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma ogni tanto ritengo doveroso (per tutti, me incluso) stimolare la memoria sulle basi teoriche del nostro mestiere, magari rispolverando qualche buon testo di base, piuttosto che cercare il risultato già servito e pronto all'uso.
Parlo di estimo e di principi basilari che "dovrebbero" averci insegnato all'università. Comunque se avete necessità di approfondire vi consiglio di cominciare con questo: C. Forte e B. de Rossi (Principi di economia ed Estimo); diversi testi interessanti a livello pratico sono proposti poi da Legislazione Tecnica (Vedi testi di Graziano Castello e Giuseppe Carraro Moda) poi, sai come si dice: l'appetito vien mangiando!
Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma ogni tanto ritengo doveroso (per tutti, me incluso) stimolare la memoria sulle basi teoriche del nostro mestiere, magari rispolverando qualche buon testo di base, piuttosto che cercare il risultato già servito e pronto all'uso.