venerdì : [post n° 434167]

Accesso agli atti - Milano

Ciao, ho necessità di fare un accesso agli atti relativo a un immobile nel Comune di Milano.
Contattando l'ufficio preposto mi è stato stimato un tempo di attesa di 6 (SEI!!) mesi per il reperimento della documentazione.. di questo passo, il cliente perderà voglia e interesse verso l'intervento..
Il Comune dove esercito, fuori Lombardia, ha istituito un portale in cui vengono citati n. di protocollo e denominazione dei titoli edilizi riguardanti un certo immobile; pare che invece per il Comune di Milano questo servizio esista solo per titoli edilizi rilasciati post 2003.
Questo significa che vedo svanire anche la possibilità di trovare qualche documento in casa del cliente stesso e di poter verificare che sia cronologicamente l'ultimo con un controllo incrociato sul portale.

Qualcuno ha qualche idea migliore per verificare la legittimità dello stato di fatto e poter avviare il nuovo titolo edilizio?
grazie a tutti
Pix :
I clienti non hanno nulla? Nell'atto di compravendita sono sicuramente citati...
toky :
per quanto ne sappia c'è un modulo, un'attestazione della consistenza edilizia che può essere fatta dal professionista dopo 30+15 giorni dalla richiesta di accesso agli atti in comune che in qualche modo ti mette al riparo. Cerca determina dirigenziale n° 112-2018 e la trovi. I clienti aihme spesso non hanno nulla a parte il catasto..
NICOLA :
6 mesi? Magari.
Ne ho fatti alcuni ad agosto 2019 e ad oggi non sono stato ancora convocato.

Io sono contrario alla determina dirigenziale perchè è il professionista che si prende la responsabilità di asseverare che l'immobile è conforme. Ma sulla base di cosa una persona valuta la legittimità di un intervento senza una pratica sotto mano?

Certo, c'è un sesto senso generico che fa capire se siamo di fronte ad un abuso. Ma chi mi dice che quella terrazza chiusa non sia stata condonata? O che quel locale sottotetto è agibile in forza di una pratica di recupero?

Io prospetterei al cliente la situazione e se non vuole aspettare si trova un altro architetto. O al massimo presenterei comunque la pratica specificando che l'ante operam non riporta un titolo edilizio di riferimento poichè il tecnico non si assume la responsabilità della legittimità fino a che il Comune resterà inadempiente all’obbligo di evadere la richiesta di accesso agli atti e di rilascio di copia degli atti.
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.