elena : [post n° 43444]

AIUTO

Ho davvero bisogno di voi!
a parità di cifra mi consigliate P.iva o contratto a progetto?
è vero che il contratto a progetto preclude l'apertura della p.iva agevolata?
Vi prego...non vorrei farmi fregare a causa della mia ignoranza...grazie!
Campanellino :
La legge finanziaria 2001 art. 13 dice che si può aprire la P.IVA agevolata se:
a)il contribuente non abbia esercitato negli ultimi tre anni attività artistica o professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare;
b) l’attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;

Per le altre condizioni vedi www.edscuola.it/archivio/norme/leggi/fin2001.html

E' giusto che sia così in quanto ciò serve ad evitare che chi ha già un'attività pienamente avviata da tempo ne approfitti per farsi 3 anni di agevolazione senza averne diritto!!! E' logico che non è il caso di chi sta iniziando un'attività e poi in questo caso puoi sempre far rientrare il lavoro svolto prima dell'apertura della p.iva come "periodo di pratica" (come dice il punto b) e nessuno te lo potrà mai contestare anche perché in effetti è proprio così!!!

Io ho diversi amici che hanno iniziato in uno studio i primi mesi con ritenuta d'acconto e poi hanno proseguito aprendo la p.iva, non ti preoccupare!!!
elena :
1000 campanellino!
elena :
è che il mio capo mi ha detto che sopra i 5000 euro l'anno non si può fare la ritenuta d'acconto.
Quindi mi ha proposto o p.iva o contratto a progetto. la p.iva la escludo ma il contratto a progetto se poi blocca il regime agevolato della p.iva mi frega lo stesso.
Cosa faccio?
shima :
la partita iva ti obbliga all'apertura di posizione inarcassa ed alla consulenza di un commercialista, come spese aggiuntive per te, valuta economicamente vantaggi e svantaggi..
ff :
Per tutti quelli che pensano che sia vantaggioso il Contratto a Progetto: l'unico vantaggio sta nel fatto che il netto che vi danno è il vostro netto.
Punto e basta.
Come se ve li dessero in nero.
Niente commercialista, niente spese da scaricare, niente malattia. Niente di niente.
Tutto clamorosamente LEGALE.
I contributi ci sono per il Contratto a Progetto, ma sono RIDICOLI.
Vanno a finire nella 'Gestione Separata INPS' e non sono reversibili se, dopo un po' di tempo, passate all'INPS (quella dei dipendenti) o all'Inarcassa. O meglio, lo sono solo dopo che li avrete accumulati per 5anni (se resistete in una condizione di ingiusto sfruttamento così a lungo), e mi pare che comunque debbano aver raggiunto un certo tetto per poter essere riversati altrove.
Nell'assurda ipotesi di andare in pensione con la 'Gestione Separata INPS', dopo una vita da dipendenti-autonomi (le contraddizioni sono legalizzate, in Italia), avrete una bella pensione da fame (tipo 300-400euro).
E come la mettiamo con la "riconducibilità a un progetto o programma di lavoro o fasi di esso"... se poi lavorate su mille progetti diversi? Questo si chiama LAVORO DIPENDENTE MASCHERATO DA COLLABORAZIONE PARASUBORDINATA. In tal caso, "la legge stabilisce che il giudice può considerare il contratto a progetto lavoro subordinato sin dalla data della costituzione".
Bene. Ma a quel punto che si fa? Si va da un avvocato?
E chi ce li ha i soldi per fare causa al capo?
Questo è lavoro nero legalizzato!
Il capo dorme sonni tranquilli, perché comunque vi ha "messo in regola".
Ma voi riuscirete a dormire senza tutele, senza diritti?
Leggete qui:
www.nidil.it

aiuto :
è meglio la p.iva nonostante tutto????
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.