Buona sera
devo iniziare una progettazione su un appartamento a Roma e sto analizzando le carte fornite dal venditore. Con una recente Cila in sanatoria è stata inserita la modifica di un piccolo ripostiglio finestrato che affaccia su una chiostrina. Il vano è stato ampliato (fino a 8.2 mq) ed è stato nuovamente definito e accatastato come ripostiglio.
Se non erro però il ripostiglio con finestra dovrebbe non superare i 4mq e, allo stesso tempo non potrei ipotizzare un ampliamneto per ricavare una camera di 9 mq poichè l'affaccio è in chiostrina!
Quindi la cila depositata presenta un errore che non saprei come far rettificare... Suggerimenti?
gio : [post n° 434547]
misura ripostiglio finestrato a Roma
I ripostigli non hanno una dimensione minima, ma se superano i 4 mq. non possono avere una finestra con nessun tipo di affaccio. Questa regola ha come fine proprio quello di evitare che si facciano passare delle camere da letto < 9 mq. come ripostigli.
Un suggerimento potrebbe essere quello di trasformarlo in lavanderia oppure accorparlo ad un altro vano.
Un suggerimento potrebbe essere quello di trasformarlo in lavanderia oppure accorparlo ad un altro vano.
Di per sè non è un semplice errore, ma una falsa attestazione che potrebbe portare all'invalidità della Cila in autotutela (senza limite temporale), per effetto della mancata rispondenza agli strumenti locali: la sanatoria non corrisponde ad un condono edilizio.
Di fatto come già lei stesso ricorda e come le viene confermato, a Roma un ripostiglio finestrato non può superare i 4 mq di superficie.
Il suggerimento del collega seppur condivisibile non si concilia con l'evidenza di dover dipendere (legittimità e conformità della preesistenza) da un titolo in difetto che potrebbe far scaturire, da parte dell'amministrazione ed in ogni momento, la contestazione di falso in atto a carico solidale del titolare e del tecnico asseverante.
Di fatto come già lei stesso ricorda e come le viene confermato, a Roma un ripostiglio finestrato non può superare i 4 mq di superficie.
Il suggerimento del collega seppur condivisibile non si concilia con l'evidenza di dover dipendere (legittimità e conformità della preesistenza) da un titolo in difetto che potrebbe far scaturire, da parte dell'amministrazione ed in ogni momento, la contestazione di falso in atto a carico solidale del titolare e del tecnico asseverante.
Buon giorno. L errore in cila va sicuramente rimediato dal tecnico che l ha redatta prima che ik presenti una nuova pratica e credo che l unica strada percorribile sia il ripristino. Anche una duccessiva modifica riporterebbe ad una irregolarità. Escluderei l accorpamento con altri vani, seppur tecnicamente possibile, perche un vano camera non potrebbe affacciare in chiostrina... anche finestra sareebbe comunque sottodimensionata... non so se la destinazione s lavanderia è normata.... credo sia assimilabile a ripostiglio.... forse disimpegno o antibagno spostando l accesso del bagno. I cmq grazie per la risposta