Mamox76 : [post n° 434567]
Fine lavori il committente non vuole firmare
Ciao a tutti. Espongo il quesito. Sono progettista e d.l. Di una ristrutturazione. Attualmente l'immobile è in fase di arredo, dunque impianti terminati, pavimenti, rivestimenti, sanitari, rubinetterie totalmente montati. In qualità di d.l. Ho tutti i requisiti per comunicare la fine lavori e agibilità ma il committente per presa di posizione non vuole firmarla fino a che non sono usciti tutti e fino a che non ha messo l'ultima lampadina. Questo significa cantiere aperto con maggiori responsabilità e oneri. Secondo voi quali strumenti posso utilizzare e mettere in atto? Ovvero posso chiudere il cantiere, oppure inviare per ogni giorno trascorso una prenotula.
Innanzitutto è buona norma che l'attività di DDLL sia concordata tanto sul compenso (modalità di determinazione e supplementi: ad esempio va specificato se è compresa o meno l'assistenza per la fase di arredo/allestimento), quanto sul numero di visite (proporzionali alla complessità dell'incarico ed a discrezione del professionista).
In tal senso si richiamano all'attenzione del committente gli obblighi ed i ruoli tenuti dal DL, in qualità di "supervisore" delle lavorazioni nell'ottica della verifica della rispondenza tecnico-amministrativa e dell'esecuzione a regola d'arte.
Se il cantiere dal punto di vista tecnico-urbanistico è concluso, il committente non potrebbe rifiutarsi di procedere al fine lavori, dal momento che è un aspetto strettamente vincolato ad un parere professionale. Sempre se indicato compiutamente nella lettera di incarico è pacifico richiedere compensi aggiuntivi per ogni giornata ed attività extra non preventivata: si informa il committente che i sopralluoghi in espletamento dell'incarico sono finiti e pertanto ogni altra occasione di intervento è da ritenersi accessoria ed integrativa, pertanto si è nella piena facoltà di rifiutare nuove prestazioni se non remunerate.
Se però l'accordo (scritto) prevedeva anche un servizio integrale (ma da quel che leggo deduco ovviamente di no), non si può che attenersi a quanto pattuito.
In tal senso si richiamano all'attenzione del committente gli obblighi ed i ruoli tenuti dal DL, in qualità di "supervisore" delle lavorazioni nell'ottica della verifica della rispondenza tecnico-amministrativa e dell'esecuzione a regola d'arte.
Se il cantiere dal punto di vista tecnico-urbanistico è concluso, il committente non potrebbe rifiutarsi di procedere al fine lavori, dal momento che è un aspetto strettamente vincolato ad un parere professionale. Sempre se indicato compiutamente nella lettera di incarico è pacifico richiedere compensi aggiuntivi per ogni giornata ed attività extra non preventivata: si informa il committente che i sopralluoghi in espletamento dell'incarico sono finiti e pertanto ogni altra occasione di intervento è da ritenersi accessoria ed integrativa, pertanto si è nella piena facoltà di rifiutare nuove prestazioni se non remunerate.
Se però l'accordo (scritto) prevedeva anche un servizio integrale (ma da quel che leggo deduco ovviamente di no), non si può che attenersi a quanto pattuito.