Buonasera,
Mi trovo di fronte ad un progetto nel quale applicherò il 110%. La proprietà ha intenzione di cedere il credito all'impresa addetta ai lavori. Non mi è chiaro a chi dovrò presentare la parcella per i servizi svolti di progettazione e direzione lavori. La parcella dev'essere intestata all'impresa, la quale si farà carico di tutto?
Vi ringrazio per l'aiuto
Giulia R. : [post n° 438524]
110% superbonus: Parcella Architetto/Professionista
La parcella, così come il disciplinare d'incarico, deve fare riferimento a chi ti ha commissionato il lavoro. Se è l'impresa che offre un servizio chiavi in mano allora sarà a lei che dovrai fare riferimento viceversa dovrai tutelare e fatturare al committente privato.
La cessione del credito è indipendente al processo edilizio e dalla relative responsabilità e il titolare dell'incentivo decide cosa farne e a chi darlo in funzione di ottenere liquidità per pagare tutti i lavori. Il fatto che decida di cederlo all'impresa coinvolta nei lavori, oppure ad una banca, o all'amico Tizio, è indifferente.
In queste operazioni, soprattutto se poi sarai tu ad asseverare, vi conviene coinvolgere anche un commercialista fin da subito per organizzare al meglio tutti i passaggi fiscali e non lasciarli a capo dell'impresa.
La cessione del credito è indipendente al processo edilizio e dalla relative responsabilità e il titolare dell'incentivo decide cosa farne e a chi darlo in funzione di ottenere liquidità per pagare tutti i lavori. Il fatto che decida di cederlo all'impresa coinvolta nei lavori, oppure ad una banca, o all'amico Tizio, è indifferente.
In queste operazioni, soprattutto se poi sarai tu ad asseverare, vi conviene coinvolgere anche un commercialista fin da subito per organizzare al meglio tutti i passaggi fiscali e non lasciarli a capo dell'impresa.
Se l'impresa fa da general contractor puoi emettere la parcella a loro che ti va pagata normalmente. Se la emetti verso il cliente, questi te la può pagare subito e successivamente cedere il credito relativo al tuo costo alla banca o all'impresa, oppure chiederti lo sconto sulla tua parcella e tu cedere il credito che te ne deriva.
Superbonus 110%: le spese professionali non detraibili
Ci sono delle situazioni in cui le spese del professionista non rientrano nel superbonus del 110%.
In pratica, immaginiamo di chiamare un’impresa o uno studio professionale affinché venga fatta una valutazione di fattibilità delle opere da eseguire. Dopo il sopralluogo e la relazione, l’attività viene fatturata in un secondo momento per farla rientrare nell’ammontare complessivo di spesa degli interventi. In questo caso, hai la possibilità di portarla in detrazione al 110%.
Può capitare, però, che la fattura venga emessa subito, anche prima che tu decida di dare il via ai lavori. In questo caso, la spesa non è detraibile se l’intervento oggetto della valutazione professionale non viene effettuato.
Altra possibilità: che i lavori vengano fatti ma da un soggetto diverso da quello che ha emesso la fattura. In questo caso, la situazione non è chiara: si renderebbe necessario un interpello all’Agenzia delle Entrate.
Dovrebbero restare fuori (mancano, però, delle indicazioni ufficiali) anche le spese per regolarizzare o sanare eventuali abusi edilizi, così come le percentuali ricaricate dagli amministratori di condominio ed i costi finanziari, come ad esempio gli interessi pagati su un prestito ponte
Ci sono delle situazioni in cui le spese del professionista non rientrano nel superbonus del 110%.
In pratica, immaginiamo di chiamare un’impresa o uno studio professionale affinché venga fatta una valutazione di fattibilità delle opere da eseguire. Dopo il sopralluogo e la relazione, l’attività viene fatturata in un secondo momento per farla rientrare nell’ammontare complessivo di spesa degli interventi. In questo caso, hai la possibilità di portarla in detrazione al 110%.
Può capitare, però, che la fattura venga emessa subito, anche prima che tu decida di dare il via ai lavori. In questo caso, la spesa non è detraibile se l’intervento oggetto della valutazione professionale non viene effettuato.
Altra possibilità: che i lavori vengano fatti ma da un soggetto diverso da quello che ha emesso la fattura. In questo caso, la situazione non è chiara: si renderebbe necessario un interpello all’Agenzia delle Entrate.
Dovrebbero restare fuori (mancano, però, delle indicazioni ufficiali) anche le spese per regolarizzare o sanare eventuali abusi edilizi, così come le percentuali ricaricate dagli amministratori di condominio ed i costi finanziari, come ad esempio gli interessi pagati su un prestito ponte