Barracuda : [post n° 443826]

Compenso per collaborazione

Ciao a tutti
Sono un giovane architetto fresco di iscrizione all’ordine che sta collaborando (per la prima volta) con uno studio per la realizzazione di una piccola residenza unifamiliare
Secondo voi quando dovrei richiedere come compenso?
ArchiFish :
Il problema sta nel fatto che difficilmente offrono ciò che sarebbe giusto chiedere. I compensi, sovente, sono troppo bassi, anche per chi è davvero alle prime armi e completamente digiuno dalle tematiche professionali.
Come sono solito affermare, il giusto compenso, sarebbe quello che lascia in tasca al lavoratore una somma pari ad un umile stipendio (dopotutto si parla pur sempre di avvalersi dell'operato di un laureato, per quanto senza esperienza).
Le variabili e le premesse sono molteplici: tipo di contratto, eventuale obbligo di apertura partita IVA, costi da sostenere, impegno orario, responsabilità, prospettive future, ecc.
Per intenderci, i canonici 1000 € mensili, in fattura, corrispondono poco più che ad un rimborso spese. Si possono pure accettare, ma non devono costituire la normalità per un impegno di 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana. Potrebbero essere un buon punto di partenza per il "mese di prova", ma devono rapidamente lievitare, diversamente conviene cercare un posto fisso in fabbrica.
Imhof :
Se vai ad ore devi stabilire un compenso orario, altrimenti dovresti capire prima quanto sono disposti a darti. Quando iniziai accettai due mesi gratis solo alla mattina, sabato escluso. Non presi una lira, ma l'esperienza acquisita (andavo anche in cantiere) fu tanta. Poi passai a 600 € al mese per sei mesi, mattina e pomeriggio... poi mi arrivò un grosso incarico da un amico e mi misi in proprio.

Devi valutare tu quanto può essere importante l'esperienza che stai per fare. Se ti prendono per tenerti chiuso in studio al cad e fare burocrazia è limitante. Se ti prendono per andare in cantiere, fare rilievi, ecc. sarei disposto anche a prender poco.
Cit :
@Imhof stavo leggendo la tua storia. Dopo il "grosso incarico" hai continuato a rimanere in proprio? Dopo quasi un anno di esperienza sei riuscito a cavartela con i lavori successivi? perchè tra pratiche, burocrazia, computi e dettagli è davvero difficile imparare da soli.
imhof :
Sì me la sono cavata, accettando solo quello che sapevo fare, quindi manutenzioni straordinarie di appartamenti. Poi strada facendo conosci colleghi, ti avventuri in pratiche mai fatte, tipo Ristrutturazione e chiedi consiglio. Una cosa che ho imparato è che non bisogna farsi troppi problemi con la burocrazia, perché ogni volta c'è qualcosa di nuovo, vuoi perché cambiano i moduli, vuoi perché cambiano le leggi ecc. Quindi è inutile sbattersi per "sapere tutto", perché quello che "sai" adesso domani è già superato.
Al primo calcolo di un costo di costruzione ricordo che studiai tutto e feci pagine e pagine di appunti, così la prossima volta sarebbe stato tutto più semplice riguardando a come avevo fatto. Peccato che un anno fa hanno cambiato completamente il metodo di calcolo :)
Cit :
Grazie! è sempre molto interessante conoscere le diverse esperienze e sapere che non sono il solo a farmi mille problemi per la burocrazia. Buon lavoro :)
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