Buonasera colleghi.
Un mio cliente ha regolarmente presentato un permesso di costruire nel 2013 per rifacimento solai e distribuzione interna. Ha eseguito i lavori ma ho riscontrato delle difformità rispetto al progetto depositato e la realizzazione di un cucinotto. Inoltre non è mai stata fatta la chiusura dei lavori ne l’aggiornamento catastale. Insomma, un casino.
Ora il cliente vuole vendere casa e regolarizzare il tutto. Come mi comporto? Sono un neo tecnico e non ho idea di come fare. Chiedo aiuto per favore.
Grazie
Archimede : [post n° 447703]
Mancata chiusura lavori e aggiornamento catastale
"Insomma, un casino." io la chiamerei ordinaria amministrazione, se sei nuovo abituati, piu o meno è sempre così...
verifica se le opere possono essere regolarizzate, aggiorna catastale, scia agibilità e buon lavoro.
verifica se le opere possono essere regolarizzate, aggiorna catastale, scia agibilità e buon lavoro.
Grazie. A vedere lo stato di fatto, mi ritrovo una situazione ingarbugliata sul cucinotto. Il cucinotto è un aumento di volumetria della cucina, è attaccato ed è collegato ad essa ma ha un’altezza di 245 cm mentre il resto della cucina con la quale fa unico ambiente è di 275 cm. Tale superficie del cucinotto (circa 4,5 mq) inoltre comporta un aumento del rapporto di copertura fino al 75% (da piano siamo al 60% max, nella pratica presentata è calcolato 68% perché l’immobile ha quasi cento anni e il cliente se l’è trovato così dai suoi nonni e pertanto si sono mantenute le volumetrie acquisite presumo). A parte le difformità su qualche tramezzo interno, è questa appendice della cucina che mi fa pensare a come impostare il tutto. A spanne a me sta cosa pare non sanabile in alcun modo, che ne pensi?
@Archimede perdona la brevità della precedente risposta che debbo riformulare alla luce delle nuove precisazioni:
Intendevo genericamente Sanatoria quale CILA (se non vi sono interventi strutturali e/o a livello di sagoma/prospetto) o SCIA (art. 37) in accertamento di doppia conformità, ma con l'ultima spiegazione che hai dato (cucinotto inteso come nuovo volume aggiunto e non come spazio ricavato nel volume preesistente) temo non sia comunque percorribile nemmeno con il PDC (art. 36).
Intendevo genericamente Sanatoria quale CILA (se non vi sono interventi strutturali e/o a livello di sagoma/prospetto) o SCIA (art. 37) in accertamento di doppia conformità, ma con l'ultima spiegazione che hai dato (cucinotto inteso come nuovo volume aggiunto e non come spazio ricavato nel volume preesistente) temo non sia comunque percorribile nemmeno con il PDC (art. 36).
@archspf l''unica cosa che sto pensando è se questa volumetria (adeguandone l'altezza minima con la rimozione di una sorta di podio che contiene al di sotto una vasca/cisterna d'acqua piovana/neviera in disuso) posso "farla passare" con il piano casa puglia..
se non hai cubatura disponibile ti rimane il piano casa in sanatoria, alcuni comuni pugliesi lo ammettono
Grazie a tutti. Dagli studi che sto effettuando credo che non sia sanabile in alcun modo. Il piano casa prevede comunque il rispetto dei parametri urbanistici in termini di distanze, altezze e rispetto del rapporto di copertura. Pertanto è un volume credo insanabile. La domanda che mi faccio ora è: ponendo il caso che si ripristini lo stato autorizzato, il cucinotto venga smantellato, tolgo infisso cucinotto posizionandolo in cucina come previsto, apro lo spazio sul giardino e lasciassi solo il solaio in laterocemento di questo cucinotto, avendo una profondità di circa 150 cm, si potrebbe configurare solo come una pensilina senza incidere su rapporto di copertura e sagoma? Da regolamento leggo che gli aggetti inferiori a 150 cm non rientrano nel calcolo della superficie coperta, però in qualche modo vorrei dichiarare la presenza di questa pensilina ed il cliente sarebbe d’accordo anche a rimuovere il cucinotto dovendo rifare i mobili e impianti cucina. Come consigliate di muovermi? Una pensilina chiusa da due muri sui due lati corti da 150 cm e aperta frontalmente per 3,00 metri si configura come volume?