Giacomo : [post n° 448718]

Categoria Catastale non legittima

Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio su una pratica per un cliente:
Il cliente è proprietario di un unità immobiliare al piano terra, accatastata come locale commerciale (C\1).
Al comune abbiamo scoperto che, da licenza, la destinazione d'uso è residenziale e non commerciale.
Ora a mio avviso le strade sono 2:
1) Accertamento di conformità con cambio di destinazione d'uso, se consentita per rendere il locale commerciale conforme (permesso di costruire);
2) Variazione catastale per tornare alla destinazione residenziale anche catastalmente. In questo caso, basterebbe una variazione catastale senza pratiche al comune?
Infine (lo indico a parte per non creare confusione), giusto per non farci mancare nulla, lo stato legittimo della licenza edilizia non è conforme ne' allo stato attuale, ne' lo è mai stato. Quindi andrebbe comunque sanata la distribuzione degli spazi interni (col permesso di costruire nel caso 1), con una cila tardiva nel caso 2)??)
Grazie
archspf :
Francamente non credo abbia molto senso fare un accertamento di conformità se l'intenzione è quella di mantenere la destinazione d'uso residenziale: consideriamo infatti, che se tutt'ora a questo scopo è utilizzata, è solo un errore catastale che non incide sulla destinazione funzionale assentita urbanisticamente.

Ritengo pertanto che la procedura corretta sia: Cila per diversa distribuzione degli spazi interni e nuova variazione catastale.
Da precisare che sarebbe quantomeno opportuno "allineare" lo stato assentito con il catasto prima di procedere alla nuova variazione: in tal caso si dovrà dimostrare dell'errore ed indicare gli estremi del titolo che legittima la destinazione d'uso corretta.
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