Buongiorno a tutti!
Sono un Architetto che mon ha mai svolto la professione.
Lavoro da anni in ferrovia lontanissimo da casa (viaggiando mi alzo all’alba e torno tardissimo). Il mio stipendio è ottimo ma il lavoro lo detesto poiché sono operativa sui binari come operaia. Adesso ho ricevuto l’offerta di lavorare con gli ingegneri presso la direzione lavori delle opere civili sempre per le
Ferrovie.
Allo stesso tempo ho provato il mio primo concorso pubblico come tecnico cat C1 nel mio comunerò residenza con 100k ab e l’ho vinto.
Ora sono in crisi.. da un lato avrei la ferrovia con uno stipendio e agevolazioni ottime (ma manterrei lo stesso livello da operaia per ora) in ingegneria, che però, mi vedrà fare notti, 200 km al giorno di treno con orari improponibili, zero ore libere, ecc.. dall’altro il lavoro sotto casa.. con tantissimo tempo libero..
Vorrei sapere se qualcuno di voi può dirmi cosa mi aspetterà in comune..
grazie mille
Aleccia90 : [post n° 451483]
Recensione tecnico categoria C1 - geometra in comine
Un comune da 100 mila abitanti implica che l ufficio tecnico sia bello corposo e quindi non ti troverai, come nei comuni piccoli, a fare anche le mansioni da vigile e operaio.
Farai lavoro da ufficio, alla scrivania, al massimo se ti mettono alla vigilanza edilizia o in qualche settore ambientale ti potrà capitare di fare qualche sopralluogo ma il lavoro prevalente sarà quello alla scrivania, burocratico.
Ricevimento pubblico negli orari dedicati, gestione pratiche, istruttoria delle stesse.
Le possibilità di crescita ci sono, i vantaggi a fronte di uno stipendio che è quello che è non sono pochi.
Devi fare tu la valutazione se preferisci il conto in banca o la salute mentale. Da come descrivi il tuo attuale lavoro mi sembri molto sofferente: saresti disposta a trasferirti per non fare più la pendolare, o per te sarebbe una miglioria prendere di meno ma guadagnare tempo?
Io ad esempio non accetterei mai di fare 200 km al giorno e rinunciare al mio tempo libero, a costo di rinunce economiche, ma per altri non sarebbe un problema. È questione di priorità personali. Certo, se mi dici che la differenza è tra 1200 e 4000 ci penso due volte...
Farai lavoro da ufficio, alla scrivania, al massimo se ti mettono alla vigilanza edilizia o in qualche settore ambientale ti potrà capitare di fare qualche sopralluogo ma il lavoro prevalente sarà quello alla scrivania, burocratico.
Ricevimento pubblico negli orari dedicati, gestione pratiche, istruttoria delle stesse.
Le possibilità di crescita ci sono, i vantaggi a fronte di uno stipendio che è quello che è non sono pochi.
Devi fare tu la valutazione se preferisci il conto in banca o la salute mentale. Da come descrivi il tuo attuale lavoro mi sembri molto sofferente: saresti disposta a trasferirti per non fare più la pendolare, o per te sarebbe una miglioria prendere di meno ma guadagnare tempo?
Io ad esempio non accetterei mai di fare 200 km al giorno e rinunciare al mio tempo libero, a costo di rinunce economiche, ma per altri non sarebbe un problema. È questione di priorità personali. Certo, se mi dici che la differenza è tra 1200 e 4000 ci penso due volte...
