paoletta : [post n° 453429]

SB 110 e condòmini non collaborativi

Buongiorno, benché diverse riunioni svolte; lavori di efficientamento energetico approvati dall'assemblea; chiarimenti vari; indagini sulla legittimità e conformità urbanistica eseguite (in parte). Insomma iter avviato. Ci sono alcuni condomini che non sono mai venuti in assemblea e non vogliono collaborare.
L'amministratore fa un po' le orecchie da mercante perché questi lavori ha sempre cercato di boicottarli ma comunque deve sottostare all'assemblea.
Non sappiamo come comportarci, ci mancano alcuni contratti firmati, ma noi abbiamo iniziato il nostro lavoro. Cominciamo a mandare delle lettere di diffida? O dovrebbe farlo l'amministratore?
archspf :
Preso atto che per le parti comuni è sufficiente e vale la firma del "rappresentante" e dunque dell'amministratore (anche pro-tempore nel caso condomini non costituiti) unitamente alla delibera di 1/3 dell'assemblea, i condomini "non collaborativi" verranno semplicemente esclusi dal beneficio per le relative parti private: il progetto può andare avanti discriminando le soluzioni sulla base delle adesioni (scelta loro, intendiamoci).

Qualsiasi motivo di opposizione che riguardi eventuali "servitù di passaggio", interdizione ai lavori e/o alle attività dei tecnici, possono essere motivi di impugnativa e di querela spesso che dà esito o a ingenti risarcimenti o all'intervento dell'ufficiale giudiziario.

I condomini si possono schierare solo per ciò che riguarda le parti esclusive ma non possono in nessun caso ostacolare od impedire il "godimento" del beneficio o la necessità dei suddetti interventi sulle parti comuni.

In tutto ciò è comunque l'amministratore che dovrebbe costituirsi "parte attiva".
paoletta :
perfetto, grazie mille
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.