Re16 : [post n° 456896]

Revisione onorario

Buongiorno a tutti,
vi chiedo un consiglio per quanto riguarda una situazione un po' particolare in cui mi trovo.
La mia famiglia ha ereditato una casa che si trova in vincolo paesaggistico e per poterla ristrutturare abbiamo dovuto prima sistemare i problemi di abusi presenti, infatti il prg richiedeva la demolizione di un terrazzo, cosa che noi avremmo voluto evitare.
Dato che anni fa avevano già avviato una pratica di condono il comune ci ha detto che avremmo dovuto concludere questa pratica, che non era mai stata chiusa.
Per far ciò ci siamo affidati a un geometra, che a marzo dello scorso anno ha iniziato i lavori (per essere precisi nei mesi precedenti aveva già fatto l'accesso agli atti ed era già andato in comune per capire che tipo di pratica fare e noi avevamo già pagato questa prima tranche di lavoro).
In seguito abbiamo avuto qualche problema con questo professionista, poichè aveva deciso di affidare la parte relativa alla relazione paesaggistica a un architetto, ma dopo mesi non aveva ancora consegnato i documenti necessari per il completamento e inoltre, quando lo chiamavano non rispondeva mai e non richiamava in seguito (nè a chiamate nè a email). A luglio ci invia la lettera di incarico da firmare e insieme ci accusa di stressarlo troppo (le chiamate da marzo a luglio sono state tre) e che non è abituato a rendere conto al committente di tutto il lavoro che fa.
Per farla breve, alla fine consegna la pratica in comune poco prima di Natale, cioè oltre otto mesi dopo averla iniziata.

Ora il problema è che ci ha inviato l'onorario per poi inviarci la fattura, ha dettagliato tutti i lavori svolti (in modo a mio parere molto sgarbato, perchè inserire nelle voci "chiamate e email per varie richieste dei committenti" mi sembra poco professionale, contando che le richieste erano semplicemente di sapere a che punto fosse con il lavoro dopo mesi), ma senza il dettaglio di spesa di ognuno, a me l'importo sembra un po' alto, considerando che la parte paesaggistica, che è la parte più corposa, non rientra nei suoi lavori. Lui punta sul fatto che la pratica è molto complessa, in realtà come elaborati è anche più semplice di tante altre pratiche, la parte complessa sta nel fatto che non si sappia bene il comune cosa decida di fare e che poi verrà anche vagliata dalla soprintendenza, ma questo non c'entra nulla con il lavoro del geometra svolto fin'ora.
Mi chiedevo quindi se ci fosse un modo per far controllare l'importo, ho provato a guardare sul sito del collegio dei geometri della provincia, ma non è presente nessuna informazione a riguardo.

P.s.: quando dico che gli elaborati sono abbastanza semplici non voglio sminuire il lavoro di nessuno, ma sono laureata in architettura e lavoro, anche se con molta poca esperienza so quanto ci si mette a fare un lavoro.
archspf :
A maggior ragione che sei "laureata in architettura" (che però è cosa assai ben diversa dal condurre la professione tecnica) dovresti sapere che l'attività non stà certo nel produrre degli elaborati, ma nel trovare soluzioni a pratiche complesse e soprattutto nel mettere la propria firma (e dunque responsabilità civili e penali) su tali elaborati.
Detto questo che mi sembrava doveroso non tanto nei confronti del collega quanto piuttosto per orientare la visione su un principio generale, tenuto conto che non si conosce la situazione, ogni valutazione in merito risulterebbe fuorviante o fuori luogo.
In ogni caso per "controllare" l'importo occorre rivolgersi al consiglio del collegio a cui il tecnico appartiene esibendo documentazione a dimostrazione della fondatezza della propria considerazione sulla eccessiva quantificazione dell'onorario: tuttavia ricordo che dal 2012 vige il libero mercato e, fatte salve le mancate pattuizioni e/o per contrasti sopravvenuti per le quali però ci si esprime in sede giudiziale con indicazione del D.M. 140 del 20 luglio 2012, non ci sono riferimenti quali minimi tariffari.
Re16 :
Ho specificato che sono laureata in architettura, perché non sono ancora iscritta all'albo quindi non mi sembrava corretto scrivere di essere architetto, ma svolgo comunque la professione in uno studio, per questo dico che capisco quanto ci voglia a svolgere il lavoro, non solo pratico di elaborati presentati, ma anche e soprattutto di tutta la parte che non si vede quando si consegna un lavoro. In questo caso la pratica è complessa nel senso che è un'integrazione a un condono, che non è una cosa molto comune, ma non ha dovuto cercare lui la soluzione, semplicemente si è trattato di andare in comune e di eseguire quello che hanno richiesto, senza nessun tipo di ricerca più approfondita e sinceramente otto mesi per produrre due piante e un prospetto con allegata relazione illustrativa mi sembra davvero tanto, anche per questo ho posto la domanda, perché ovviamente è più che giusto dare il giusto valore al lavoro delle persone e quindi pagarle correttamente, però anche essere presi in giro non va bene e siccome ha passato mesi a dire di aver finito il lavoro e poi ci ha detto che aveva consegnato in comune, ma in realtà non era successo, qualche domanda viene in automatico.
archspf :
Se conosci il lavoro da svolgere non ti sarà allora difficile capire se il compenso sia adeguato o sproporzionato.
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