desnip : [post n° 464632]

Bonus facciate ed esclusione efficientamento energetico

Gli interventi effettuati su immobili di notevole interesse pubblico (art. 136, comma 1, lett. b e c, del Codice dei beni culturali e del paesaggio) non devono rispettare i requisiti di trasmittanza del decreto ecobonus soltanto nel caso in cui, "previo giudizio dell’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione ai sensi del predetto Codice, il rispetto delle relative prescrizioni implichi un’alterazione sostanziale del loro carattere o aspetto sotto il profilo storico, artistico e paesaggistico".
Domanda: come si ottiene il "previo giudizio"???
Allegra :
Basandomi soltanto su quanto riportato nel quesito, senza approfondire la lettura del decreto ecobonus, che non conosco in dettaglio, interpreto in tal modo:
Gli immobili citati non hanno vincolo monumentale pertanto non necessitano di una autorizzazione a eseguire i lavori da parte della Sovrintendenza competente. Tali immobili sono invece Beni Paeaggistici quindi soggetti ad Autorizzazione Paesaggistica. L'autorità competente dovrebbe essere quindi la commissione paesaggistica del Comune di riferimento. Andrebbe quindi presentato il progetto di efficientamento energetico in sede di richiesta di Autorizzazione Paesaggistica. La questione non è così semplice se si considera la svolta apportata dal DPR 31/2017 che esclude alcuni interventi dall'obbligo di presentazione dell'Autorizzazione Paesaggistica (AP). E' bene dunque leggere con attenzione l'allegato A del DPR per capire in quale caso si rientra: intervento escluso da AP, intervento sottoposto ad AP semplificata, intervento soggetto ad AP. https://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2017_0031.htm#ALLEGA…

Aggiornamento: si veda Allegato A, in particolare il punto A2
desnip :
Grazie del parere Allegra.
(Premetto che non sono esperta in materia di paesaggistica) Il discorso è: se so che quel determinato intervento mi verrà bocciato perchè non consentito per quell'edificio, come faccio a ottenere quel "previo giudizio"? Chiedo autorizzazione sapendo che mi verrà bocciata, utilizzando la bocciatura come "previo giudizio"? Si può chiedere un parere preventivo al di fuori della richiesta di autorizzazione?
Allegra :
Comprendo bene il tuo dubbio. E come sempre non è facile interpretare sino a che non si affronta un preciso caso. In linea di principio non è automatico che una autorizzazione venga bocciata. Dipende sempre e comunque dal contesto. In un borgo costituito da case in pietra a vista, individuato come bene paesaggistico per questo particolare aspetto costruttivo, ovviamente è estremamente probabile che un cappotto verrà bocciato, ed ecco il "previo giudizio". Sperando che la Autorizzazione Paesaggistica scriva espressamente che vengono approvati i lavori interni ad eccezione del cappotto, per esempio. Ci sono però tanti altri casi. Per esempio: un villino di pregio architettonico di medio livello inserito in un magnifico giardino affacciato su un lago (giardino che quindi si identifica " per la sua particolare bellezza" al punto b dell'art. 136 del Dlgs 42/2004). Se si presenta Autorizzazione Paesaggistica per una ristrutturazione che non altera il giardino e propone un cappotto sulla facciata è probabile che questa venga approvata. Quindi non si può generalizzare.
Il parere preventivo è uno strumento che non tutti i comuni offrono (non ho diretta esperienza sul parere preventivo ma vedo che il Comune di Milano offre un "parere preliminare facoltativo" in 30 giorni). Per approfondire la questione, anche se l'immobile non ha vincolo monumentale, si può comunque fissare un colloquio con il Sovrintendente di zona e chiedere consiglio sul da farsi. In ogni caso sono prevedibili tempi lunghi per dirimere la questione!
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