paola2 : [post n° 470788]

Autorimessa difforme, non sanabile quindi demolizione

Buongiorno a tutti.
Non so se l'argomento e' già stato affrontato, ma nel caso in cui un immobile (nel mio caso specifico una autorimessa) e' stato diversamente realizzato rispetto la L.E originale (1963)
E' una costruzione a confine, larga 4 m (come in L.E.-) ma piu' lungo di 1.50 m.
Non potendolo sanare come tale posso optare per il ripristino di quanto in L.E originale?
Se si, i lavori possono essere eseguiti senza alcuna pratica edilizia oppure va comunicato con qualche modalità?
Grazie
paola2 :
Riprendo il mio post e lo completo.

L'autorimessa esterna in questione (difforme in lunghezza ed altezza) e' regolarizzabile, grazie alla Legge Tognoli, a queste 3 condizioni: convenzione col vicino + vincolo pertinenziale + pagamento (oneri+costo).

Diversamente per la demolizione si deve fare ricorso ad una SCIA per ripristino dello stato autorizzato.

I clienti vogliono vendere il fabbricato e l'autorimessa.
Ma hanno risorse limitate sia per sostenere le spese che implica la regolarizzazione (che deve passare dal vicino che potrebbe pretendere soldi) che per ripristinare lo stato autorizzato.
Sto cercando di trovare una soluzione , sempre che sia possibile.
i clienti mi dicono che sono assolutamente disponibili ad abbassare il prezzo di vendita in virtù di queste difformità , ma ho detto loro che non e' possibile.

A vostro parere sarebbe percorribile dal punto di vista della vendita di inserire nell'atto notarile gli estremi della Scia per ripristino dello stato autorizzato, senza completarne i lavori ma limitandoli al minimo indispensabile?
Assolverebbe il requisito di conformità richiesto in sede di rogito?
Ovviamente con la parte acquirente resa edotta.
Gradirei un vostro parere in merito e anche eventuali consigli su come muovermi.
Grazie
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