Ciao a tutti,
passo subito al quesito per non ri avrei tempo.
Sto valutando un acquisto immobiliare.
Appartamento anni '40. Altezza interna 2,50m. Ottiene il condono, e l'agibilità. So che non avrebbe potuto, in quanto il condono non poteva essere fatto in deroga ai requisiti igienico sanitari, ma ormai che c 'è l'agibilità non può più essere annullata essendo passati ben più dei 18 mesi per annullamento in autotutela.
Domanda: se acquisto, e un giorno volessi cambiare una tramezza interna, posso perché ormai l'altezza è ok, oppure potrebbero non darmi più l'agibilità? grazie a chi potrà rispondermi
Savio : [post n° 478255]
Altezze minime - deroghe - dm 1975
"So che non avrebbe potuto, in quanto il condono non poteva essere fatto in deroga ai requisiti igienico sanitari".
Non è così: esiste la deroga proprio in relazione al fatto che il condono è tombale ed anzi non entra nel merito di tali questioni. Diverso se parliamo di sanatoria (accertamento di conformità).
Fermo restando che la modifica a cui fà riferimento è lontana da dover richiedere un aggiornamento dell'agibilità e tuttavia la trasformazione che opererà dovrà rispondere alle regole attuali (igienico sanitarie).
Non è così: esiste la deroga proprio in relazione al fatto che il condono è tombale ed anzi non entra nel merito di tali questioni. Diverso se parliamo di sanatoria (accertamento di conformità).
Fermo restando che la modifica a cui fà riferimento è lontana da dover richiedere un aggiornamento dell'agibilità e tuttavia la trasformazione che opererà dovrà rispondere alle regole attuali (igienico sanitarie).
A mio avviso non è possibile variare la disposizione interna perchè ogni modifica sarebbe soggetta alla normativa attuale, e pertanto i 2,50m non consentirebbero di avere un locale abitabile.
Veramente il condono (i 3 che sono stati fatti fino ad oggi) è stato fatto a posta per sanare situazioni altrimenti insanabili a differenza della sanatoria edilizia. Per cui andavano bene anche altezze in contrasto con la legge del 1975. Dopo di che l'agibilità era un altro paio di maniche nel senso che potevi avere un immobile condonato ma non agibile. So che sembra un controsenso ma è così. Diversa è la questione degli edifici più vecchi, parlo per esempio dei centri storici o senza andare al gotico anche le case degli anni '20 o' 40. Io lavoro principalmente su edifici vecchi/antichi e vale moltissimo la planimetria catastale di impianto anni 1939-1940 per intenderci. Se un immobile era abitazione già all'epoca ma con altezze che ora non vanno bene, il Comune rilasciava l'agibilità. Per cui a mio avviso va un attimo analizzata meglio la cosa perché non è vero che se fai spostamenti tramezze allora non è più abitabile se no qui in centro storico magari in un mezzanino di palazzo che tipicamente fa 240 - 250 di altezza non si pianterebbe più manco un chiodo....
concordo con te. in questo caso è stato trovata la planimetria di primo impianto, degli anni '35, per cui verificherò che le altezze erano già basse come oggi. però leggendo la normativa, mi risulta che l abitabilità sarebbe dovuta essere data (esiste dal '34), e quella non c 'è. Non vorrei che questo significasse che l'agibilità di oggi debb rispondere alle norme attuali. non è il caso mio, ma se ad esempio non fosse strutturalmente stabile con i criteri attuali non la darebbero. e non essendo ok con gli attuali requisiti igienico sanitari?