cla : [post n° 88808]

UN VOSTRO COMMENTO

decreto legge sulle liberalizzazioni (DL 223/2006) : Per i professionisti scatteranno anche alcuni obblighi:
CONTI CORRENTI DEDICATI
I professionisti dovranno tenere conti correnti, separati da quelli personali, per la gestione dell’attività professionale (cui far confluire i pagamenti dei clienti e da cui prelevare le somme occorrenti per le spese professionali);
MA DICO:GIA' GUADAGNO POCO E DEVO PURE MANTENERE LE SPESE DI UN SECONDO C.C. !!??
lorenzo :
premetto che anch'io mi sono posto la stessa domanda.

Immagino però che basta che tu rendi tracciabili le entrate e le uscite; altrimenti, scusa, il guadagno che fa, rimane perennemente sul conto? perchè, se voglio comprarmi un paio di pantaloni non posso pagarli con quel conto?

Un altro bubbio mi attanaglia; se tutto deve essere tracciabile, ad esempio, che ogni volta che vado a mettere benzina devo pagare col bancomat?
cla :
parla chiaro... conti separati... devono almeno entrare i pagamenti, poi da lì trasferisci le somme sul tuo personale
...mha!!!
speedy :
Se io apro un solo conto corrente (es Bancoposta) a nome di chi lo devo fare? Se è per nome e cognome, non può ritenersi personale? Oppure è previsto una banca solo per professionisti? La semplicità nn è il nostro forte.
delli :
stavo riflettendo anche io sulla storia dei conti correnti e... non mi piace per nulla!!! comunque proverò anche a sentire il mio commercialista... certo che dover aprire un altro conto (dopo che ne ho chiusi in tempi diverisi altri tre litigando brutalmente con direttori e impiegati di banca...) mi secca assai
bye bye

PS: GRANDE ITALIA!!!!!
delli :
se tu hai una partita iva sei una ditta individuale con nome uguale a... tuo nome e cognome... non è quello il problema
bye bye
Ronin :
la misura sui conti correnti non è contenuta nel decreto bersani, ma nel ddl visco (che sarà sottoposto all'iter parlamentare standard, per diventare legge).
dunque allo stato attuale non c'è obbligo, nè si può capire esattamente come staranno le cose (la legge potrebbe anche venir modificata parecchio, prima di entrare in vigore)
massimiliano :
in America e' obbligatorio, una volta aprta una societa', avere un CC dedicato, e a rigor di logica, lo trovo pratico, etico, professionale, trasparente...insomma un riferimento bancario per tutti quei versamenti e pagamenti inerenti la propria professione.
MA!!!!! (c'e' sempre un ma) le spese per la gestione di un CC in America sono 0 (ZERO TOTALE) e invece qui in Italia e' al limite della vergona!
Che sia il momento di inventarsi una banca specializzata nella gestione di CC per professionisti? on-line! senza spese per ogni operazione.
B :
la tua mi sembra un'ottima proposta, e siccome già un certo architetto si è "divertito" a pubblicizzare un conto on-line,
chissà se mai...;)
sara :
con dl bersani siamo obbligati ad avere c.c. per riscuotere parcelle e pagare spese ma che solo con l'approvazione della finanziaria si dovrà avere il c.c. intestato alla ditta individuale (conto fiscale)
e comunque sono disperata perchè mi obbligano ad aprire c.c. , e le spese chi le paga?
Ronin :
mi sono informato: l'obbligo di cc è già in vigore (sta nel decreto), ma prevede solo che i pagamenti sopra i 100 euro passino per il conto corrente; esso non deve cioè essere ad uso esclusivo dell'attività professionale (quindi chi già ce l'ha non ne deve aprire un altro).
cla :
possiamo appoggiarci ai nostri normali cc con l'unico obbligo di farci pagare tramite bonifico? Dobbiamo dare una comunicazione? a chi? povero Ronin forse chiedo troppo...
lorenzo :
oltre al bonifico (esclusi natulamente i contanti), sono validi anche gli assegni non trasferibili? Lo chiedo perchè nel decreto non è contenuta questa opzione, ma l'avevo letto su un articolo
sara :
Ho tyrovato il testo del decreto e dice bonifico bancario o postale o assegno non trasferibile ma non parla di contanti...secondo me non si possono più accettare.
(art. 35)
Christian :
A fronte di qualche idea liberistica, questo governo ha mostrato la sua faccia peggiore. L'obbligo di essere tracciato con un conto corrente bancario è una norma che neanche la migliore Unione Sovietica avrebbe partorito. Io non voglio avere niente a che fare con le banche, eppure dovrò andare ad ingrassare i compensi e i conti di coloro che muovono le banche, e sono sempre loro. Dove è l'ordine professionale ? Come permette una cosa del genere ? Ci trattano da evasori e delinquenti, ci schedano, provando ad imporci le regole fiscali con il terrore della tracciatura....Ed io che pensavo di fare solo l'architetto....
Ronin :
mi spieghi come fai a vivere senza un conto corrente, bancario o postale? Le bollette come le paghi? Quando compri un mobile cosa fai, giri col furgone blindato?

Cmq, i contanti non si possono più accettare sopra i 100 euro; assegni non trasferibili e bonifici, carte di credito, bancomat o qsiasi mezzo elettronico sono validi (già mi vedo quelli come Christian che per sfuggire al fisco si fanno ricaricare la poste pay...)
pigmentus :
ma intanto in Inghilterra sono stati letteralmente "schedati" migliaia di bambini utenti delle biblioteche con tanto di presa delle impronte digitali....magari non c'entra niente con i nostri problemi...ma è indicativo dell'andazzo che sta prendendo la nostra condizione di cittadini globalizzati....e ...monitorati.....
sara :
Sopravvivo benissimo senza conto corrente bancario e non perchè ho la tasche piene di contanti, ho un libretto dirisparmio che mi da il 3.75 di interesse annuo e le spese annue sono circa 12 €, tutto compreso.
non vedo perchè debbano obbligarmi ad aprire un oneroso c.c., il libretto è comunque tracciabile e se io voglio rinunciare a bancomat e bonifici è una mia libera scelta.
Ronin :
non per fare pubblicità gratuita, ma costa 36 euro/anno, che mi pare del tutto ragionevole (in cambio, potrai avere l'addebito diretto delle bollette, che è una bella comodità).
E cmq il decreto è già in vigore, per cui ti hanno già obbligata...
pigmentus :
fare in modo di farci recuperare questa seppur piccola spesa.....cmq alla fine tra banche e Poste chi ci rimette è il cittadino e non le famigerate lobby di cui sopra....
sara :
E' un buon consiglio, comunque è sempre + oneroso perchè le operazioni non sono gratuite e gli interessi più bassi...aspetterò ancora un pò perchè il mio ommercialista mi ha detto che anche se in vigore si aspettano entro settembre forti corretiivi.
ribadisco comunque che a livello di principio danno dei ladri a tutti i professionisti e obbligano a cose assurde anche quelli onesti e questo mi irrita alquanto.
B :
del discorso sull'abbattimento dei costi obbligatori dei cc, che condivido, non credo però che uno strumento che garantisca la trasparenza nei pagamenti sia comparabile ad un'accusa di ladrocinio.


sara :
ma a me sembra che molte misure attuate dal dl e in progetto vadano proprio in quella direzione... perchè non tracciano le entrate anche dei dipendenti? per la trasparenza sono d'accordo, ma per tutti!
Ronin :
i 36 euro/anno sono comprensivi di tutte le operazioni, gli interessi sono dell'1,25% che attualmente è di più della media dei conti correnti bancari (e scusate se faccio il PR della posta...).

non c'è bisogno di tracciare le entrate dei dipendenti, in quanto per essi è il datore di lavoro che provvede a trattenere loro direttamente le tasse che devono pagare, per cui non possono evadere in nessun modo.

Dunque, non tutti gli autonomi sono evasori, ma gli evasori sono tutti autonomi, inevitabilmente (inutile parlare di principi quando ci sono di mezzo i soldi...).
massimiliano :
Quoto Ronin e B
Mi chiedo come fate a svolgere la "professione di architetto" se vi sconvolge cosi' tanto l'apertura di un CC!!!
Ma come gestite i vostri clienti?
Sicuramente in Italia l'apertura di un CC e' si svantaggiosa se equiparata ad altri paesi...ma da qui a trovare la cosa "onerosa" mi sembra stridere con la figura di un professionista.
lorenzo :
concordo con massimiliano e ronin; per me non è questione di avere o no il conto corrente; io ho già il conto corrente bancoposta e ho sempre versato i miei compensi, mentre per le spese talvolta le ho direttamente pagate (tipo con bancomat,ecc) altre indirettamente (prelievo sul postamat e pagamento successivo in contanti). Il fatto che mi preoccupa è che, se ad ogni fattura di acquisti deve corrispondere una traccia sulla lista movimenti, beh... allora, tutte le volte che metto benzina, pure 10 euro, devo pagare col bancomat, faccio un acquisto di lieve entità, tipo 15-30 euro, e devo pagare col bancomat... perchè altrimenti non risulta dove ho pagato, ad esempio, i floppy coi cdrom. Mi sembra che diventerà una schiavitù.
delli :
ma... non credo che si debba arrivare a questo anche per le uscite... mi sembra di avere letto (ma ho dato solo un sguardo veloce) che al c/c affluiscono le somme riscosse e dai quali sono effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese senza specificare (come per le entrate) la modalità di tali pagamenti (assegno/bonifico etc etc)
il mio "cruccio", se così lo vogliamo chiamare, è quello, eventualemente, di dover aprire un c/c OLTRE a quello mio personale...
comunque attenzione... non so se è veramente corretto ma ho letto che le nuove disposizioni sono entrate in vigore il giorno di pubblicazione in GU (e su questo non ci piove) e, malgrado non sia esplicitato, sembra che il mancato assolvimento dei nuovi obblighi comporti sanzione previste da art. 9 del DLvo 471/97 da 1032 a 7746 euro... (mi è arrivato uno stralcio di rivista da commercialista)

bye bye
lorenzo :
il tuo è un cruccio condiviso
Dato che siamo tutti persone fisiche (credo) che differenza c'è tra un cc personale e un cc professionale?

P.s: che vuol dire, che col cc professionale non posso comprare le braciole di maiale o i quattro salti in padella? Per queste cosa serve un cc "personale"? Ma queste cose con che le pago, se non tramite i proventi della nostra professione?

Credo, o almeno ci spero, che su questa cosa, delli, almeno non ci siano problemi.

E poi io che ho accettato e versato un assegno non non-trasferibile (ossia trasferibile) che verrò, come fantozzi, crocifisso nella sala mensa dell'agenzia delle entrate!
massimiliano :
Lorenzo la tua osservazione circa i quattro salti in padella (me ne sto facendo una grande dose qui a Milano visto che stranamente una "genialita'" del genere non e' ancora stata esportata in America) e' a rigor di logica perfetta! non fa' una piega! se non fosse per un fatto puramente fiscale!
Difatti, come professionista e quindi imprenditore di te stesso e della tua "azienda" dovresti stabilire un tuo "stipendio" mensile (e quindi tassabile) e il resto delle spese (inerenti la professione) pagarle con il cc "professionale" e di conseguenza scaricarle!
certo che in America (e non voglio apparire esterofilo) senza IVA tutto e' molto piu' semplice!
Ronin :
il decreto impone solo che entrate e uscite passino per un cc bancario o postale, non che questo sia ad uso esclusivo.
Quindi sul mio cc posso versare anche i proventi delle vincite al lotto, e posso prelevare anche i soldi per le sigarette.
Non c'è alcuna differenza per le persone "normali", rispetto a prima: le cose cambiano solo per chi si faceva pagare in contanti e ogni tanto portava una valigetta in svizzera...
delli :
cavolo... e io che avevo appena preso un nuovo bauletto per il trasporto più comodo dei miei incassi in contanti oltre confine che, tra l'altro, è proprio vicino vicino a me... ;)
sto un po' approfondendo le varie info e condivido l'opinione di ronin... ma, come citalorenzo poco più avanti:
"LEGGE DELLE PROPOSTE
Le proposte sono sempre capite dagli altri in maniera diversa da come le concepisce chi le fa"
bye bye
lorenzo :
grazie della dritta...
da oggi so che i quattro salti in padella non me li posso scaricare dalle tasse

e le braciole di maiale? ::-)))))))))))))))
Christian :
...ovviamente la questione non è per l'evasione (si suppone che siamo tutti onesti), ma per il principio. Qualcuno fa lo splendido (io apro il conto, il tasso di interesse..) qualcuno si arrende e si interroga (ma potrò comprare i 4 salti in padella...), ma io vi inviterei a riflettere sul principio secondo il quale gli architetti sono stati equiparati a categorie che hanno un eccezionale rendita di posizione (farmacisti e notai ad esempio), per il quale il titolo professionale è quasi un optional di fronte al potere reale. La schedatura delle nostra attività professionale in maniera così scientifica è una violazione di una serie di diritti fondamentali, ed è una grande ipocrisia far finta di niente. Chi ha evaso finora continuerà a farlo, chi ha provato ad essere onesto avrà ancora più problemi nell'esserlo. Le banche (ed anche la posta), rappresentano attraverso i loro azionisti il grosso potere economico di cui siamo, nostro malgrado, subdolamente strumento. Ho postato sperando in una discussione di contenuti, molti mi hanno risposto con prese di posizioni materiali e retroguardiste. Allora, forse, ci meritiamo la schedatura. Saluti e in bocca al lupo a tutti.
Ronin :
ma come ho già scritto altrove, le persone normali fanno GIA' esattamente come prescrive il decreto, per filo e per segno, dunque per gli onesti non cambia proprio nulla.
Se uscisse una legge che obbliga a respirare almeno una volta a settimana, ti darebbe così fastidio? Ti sentiresti in URSS? Diresti che il governo vuole imporre con la forza un'inutile spreco di risorse?
Christian :
Uno spreco di risorse a volte è provare a discutere...
Saluti.
anna :
ho letto diligentemente tutto il thread, ma non sono riuscita a capire se il conto corrente deve essere dedicato eclusivamente a movimenti professionali. il mio commercialista sostiene di sì, qualcuno ne sa di più?
delli :
leggiti anche questi:
[post n° 91864]
[post n° 91741]
comunque la risposta è NO ma, alla fine, fai quello che ritieni giusto per te...
bye bye
anna :
ora ho le idee più chiare. grazie ancora
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