Miriti : [post n° 91342]

Dottorati di ricerca

Buona giornata a tutti!!! Mi rivolgo a voi perchè avrei bisogno di un consiglio e mi fido molto della vostra opinione: sto prendendo in considerazione l'idea di partecipare al concorso per dottorati di ricerca che fanno al Poli di Milano. Qualcuno di voi ha esperienza su come si svolge la prova scritta? L'argomento è libero o bisogna rispondere ad un tema assegnato? GRAZIE per l'aiuto che potrete darmi.
fiorentino :
Se non sei ampiamente proposto da un docente facente parte il dipartimento del Dottorato in bando la tua possibilita' di riuscita e zero...
Ti garantisco, inoltre, che nei casi migliori in cui devono mostrare una parvenza di autenticita' del concorso ti farebbero accedere alla prova orale ma non oltre...
...E visto che non sai neanche gli argomenti della prima prova, quella scritta, il consiglio in oggetto e quanto mai azzeccato...
IN QUEL MONDO NULLA E' CASUALE...
Buona fortuna
mario
lea_ :
dalla tua domanda ho paura che tu non abbia nessun professore a cui chiedere. Dovresti avere un programma su cui prepararti. Tre miei amici hanno fatto domanda e relativo esame di dottorato, due di questi hanno studiato moltissimo e si sono presentati da "privatisti", e sono rientrati anche con la borsa di studio, l'altro invece, anche se assistente, non ce l'ha fatta. Non si può mai sapere, bisogna provarci, essere in gamba e studiare moltissimo. in bocca al lupo!!
re :
Ho visto i temi che danno al Poli di Torino (sono disponibili sul sito quelli degli anni precedenti). Sono molto fattibili. Il problema è: se si passa, altri 3 anni all'Università e poi? quali prospettive? carriera accademica???? speranze che qualche studio ci riconosca i meriti NON professionali quali quelli di un dottorato??????? speranze di diventare docente?!???!?!?? dipende se vuoi fare l'architetto o il professore. tutto qui! buona fortuna.
Ronin :
partecipare al concorso per dottorato se non si è addentro all'ambiente universitario: anche se si vince, al termine del dottorato (che non viene certo pagato oro) non si viene rinnovati con borse di studio/contratti da assistente e quindi di fatto si perdono 3 anni.
daniele :
ti faccio solo un piccolo esempio, concorso di dottorato in urbanistica, dovrebbe essere quello di politiche urbane ma non mi ricordo bene. 6 posti disponibili 3 con borsa e 3 senza, alla prova di ammissione (con tema) si sono presentate oltre 50 persone, una mia amica assegnista di ricerca mi aveva già anticipato che 4 di quei 6 posti erano blindati quindi 2 posti per 46 persone...
desnip :
dopo laureata ho provato alcuni concorsi di dottorato e contemporaneamente collaboravo con il mio relatore (gli scrivevo qualche testo per convegni, seguivo alcuni tesisti, ecc.) mentre aspettavo il mio momento. Ma una sua frase mi "gleò" completamente. Mentre ci chidevamo appunto se valesse la pena far questo benedetto dottorato, lui ci disse: "Vedete il mio assistente X? (che avva già più di 30 anni) Magari non diventrà mai ricercatore o docente universitario, ma se esce un concorso a cattedra avà comunque un titolo in più" E allora valeva la pena di farsi un mazzo per diventare professore di liceo o scuola media? Nel mio caso la risposta è stata no, nel tuo... riflettici.
Miriti :
Desidero ringraziare di cuore tutti quelli che mi hanno dato il loro parere: sono ancora più incerta sul da farsi ma ho ancora un mese per decidere se tentare o meno la sore. Ancora Grazie, Miriti
ks :
io l'ho provato, conoscevo un po di gente perchè avevo lavorato per l'uiniversità, sono passato, dopo tre-quattro mesi me ne sono andato: SOLO FUMO!!!!!
certo se vuoi restare nel mondo accdemico ok, ma quello che studi sono solo belle parole che fuori non apllicherai mai.
forse il mio errore, se così si può dire, è che sia prima che durante lavoravo e vedevo il mondo reale...li di reale non c'è niente.

discordso "raccomandati": si qualcuno c'è ma un posto libero lo trovi sempre, se arrivi prima tra i non raccomandat.....

denari? se lavori 0 se nn lavori mi sembra un 10.000 euri loridi annui ovvero 6000 netti dividi per 12 e fa due conti..

buona fortuna

ks
marco :
L'insegnamento accademico più importante per me è stato quello di amare la professione. Dato che il nostro campo è molto vasto, ho cercato di approfondire gli argomenti che mi stavano più a cuore; così ho frequentato corsi (anche post-universitari) e convegni specifici, il più delle volte a pagamento. Non mi sono mai posto il problema se fossero soldi ben spesi; sapevo che l'argomento mi interessava e che ampliava la mia conoscenza su argomenti specifici e questo mi bastava. Oggi, a tre anni di distanza dal primo corso, so di aver fatto la scelta giusta. Non ho preso in considerazione i dottorati perchè ho capito che sono finalizzati alle carriere altrui. Se avessi optato per un dottorato di ricerca, forse mi ritroverei oggi dopo tre anni a sapere tutto su un argomento che magari non mi capiterà mai di affrontare nella mia carriera professionale.
Ti porto un esempio: ad un convegno ho conosciuto una bravissima dottoranda che stava approfondendo l'argomento della ventilazione controllata degli edifici; vuoi il fatto che fosse un argomento innovativo per l'italia, vuoi il fatto che vi siano pochissime ditte installatrici, sicuramente lei è destinata a far carriera, il rischio però è fossilizzarsi su un un solo argomento specifico. Ma se poi ti capita di buttarti nel mondo del lavoro con gente che nn ne vuole sapere di ventilazione controllata....
Scusa se mi sono dilungato; cmq io penso che per lo meno dovresti conoscere l'argomento del dottorato e valutarlo, ma prima valuta i tuoi interessi...
in bocca al lupo
marco
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