steppi : [post n° 95880]

Chi lo sa?

Ciao ragazzi!Sono conservatore bb aa (ma chi me l'ha fatto fà!!), ho frequentato il corso per coordinatore della sicurezza nei cantieri ecc.,ancora non sono iscritta all'albo (pago a vuoto,ecc?consigli?).. Dall'Ordine giungono "voci" sul fatto che i conservatori non possono esercitare (neanche) l'incarico di coordinatore in fase di prog. e/o esecuzione..Qualcuno mi sa dire se è vero?
lorenzo :
Credo che se non intervengono modifiche legislative non potete...


1. Il coordinatore per la progettazione e il coordinatore per l'esecuzione dei lavori devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) diploma di laurea in ingegneria, architettura, geologia, scienze agrarie o scienze forestali, nonché attestazione da parte di datori di lavoro o committenti comprovante l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno un anno;
b) diploma universitario in ingegneria o architettura nonché attestazione da parte di datori di lavoro o committenti comprovante l’espletamento di attività lavorative nel settore delle costruzioni per almeno due anni;
c) diploma di geometra o perito industriale o perito agrario o agrotecnico nonché attestazione da parte di datori di lavoro o committenti comprovante l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno tre anni.
steppi :
altra delucidazione:la laurea in storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali è equipollente alla laurea di architettura (esplicitato per i concorsi pubblici)..come la mettiamo?Non vale per le altre cose?Confusioneeee...
desnip :
Premesso che la laurea in conservazione è bellissima e se avessi tempo e soldi mi prenderi lo sfizio di una seconda laurea (io che ho l'indirizzo storico avrei un po' di esami convalidati), ma tanto premesso:
e gli esami di scienza e tecnica?
e quelli di progettazione?
Oddio, io non conosco il piano di studi, ma non so se queste due lauree si possano "equipollere"...
alberto :
quì tutti vogliono fare l'architetto.
per fare l'architetto è necessaria la laurea in architettura punto e basta. La laurea in conservazione non può essere equiparata ad architettura o ingegneria!
gabry :
io addirittura non sono neanche convinta di fare gli esami di stato...a cosa dovrebbero abilitarmi?il pres dell'ord degli arch di rc mi ha risposto che l'abilitazione è meglio averla che non...si,ma per fare che??Non mi piace lamentarmi ma davvero sto perdendo fiducia nelle mie capacità furia di sentirmi dire che sono limitata...
gabry :
ciao alberto, scusa ma io penso che i conservatori vogliano restaurare, consolidare, riqualificare...e non progettare ex-novo..penso che dovremmo avere almeno il diritto di fare cio' per cui abbiamo studiato..voi vi occupate di restauro e (se non sbaglio) nella vostra carriera universitaria affrontate un solo esame a riguardo...
alberto :
ti sbagli, il laureato in conservazione ha la funzione di supporto del progettista (architetto o ingegnere).
Ad architettura si affrontano esami come Statica, teoria delle strutture, scianza delle costruzioni, tecnica delle costruzioni, consolidamento degli edifici (importantissimo per poter mettere mano ad un edificio storico).
Per quanto riguarda gli esami di restauro ti assicuro che non sono da meno: teoria e storia del restauro, restauro, consolidamento degli edifici storici ecc.
miriam :
...ma cadete tutti dal pero dopo che avete finito gli studi? Non potevate informarvi meglio di cosa avreste potuto fare, prima di iscriversi a quel corso di laurea piuttosto che a un altro?
Oppure, mentre eravate dentro l'università, potevate informarvi meglio delle vostre future qualifiche, magari parlandone con i prof stessi?
Io ho avuto prof laureati in bbaa, insegnavano solo la loro materia, la legislazione ed erano di supporto ad un team di architetti per eventuali lavori di consolidamento o restauro. Non progettavano e non avevano pretese per farlo, in cambio scrivevano molto sulla materia.
Gloria :
Ragazze, vi capisco così bene!
Il mio caso è simile al vostro! Io sono laureata in PTUA, e incontro le vostre stesse difficolltà!
E che stufita sentirci dire che siamo limitati!!!!!Ma basta!!!!!
E che puzza sotto al naso questi architetti!! Ok...volete dividere per bene i compiti? Allora giù le mani dall'urbanistica e dal restauro se proprio volete metterla così!!!
Ma senti un po' questi architetti...sinceramente sono un po' stanca di sentire sempre le solite cose!!!!
La laurea specialistica l'abbiamo presa anche noi!!!
kikko :
non credo sia un luogo comune delgi archiettti, anzi molti che frequento non hanno affatto la puzza sotto al naso.
Tu fa rivendichi la possibilità di progettare, perche il recupero edilizio anche se di natura storica, si tratta pur sempre di progettazione, ma non hai gli strumenti tecnici per farlo, non sia colpa tua percarità, inoltre non capisco come tu possa menzionare l'urbanistica...c'è forse una preparazione in storia dell'urbanistica, tecnica urbanistica, pianificazione territoriale, viabilità etc. etc. nel vostro corso di laurea, perchè se non c'è allora anche un ottimo sociologo (attento osservatore dei cambiamenti di usi e costumi) potrebbe volere lavorare come pianificatore... Io ritengo che il lavoro oggi si debba svolgere in modo sinergico, un tecnico qualificato come ingegnere o architetto dovrebbe avere l asensibilità di circondarsi di quelle figure altrettanto specializzate come conservatori o sociologi o psicologi (e ci sono dei fortunati casi da portare come esempio) per assolvere al meglio la propria professione, quindi la Vostra polemica mi sembra inutile e sgarbata nei confronti di chi esrcita un lavoro diverso dal vostro. buona giornata.
daniele :
kikko, scusami forse fraintendo perchè non mi è chiarissimo a chi si rivolge la tua risposta, non è certo compito mio ricordarti che a ptua c'è anche storia dell'urbanistica 2, pianificazione territoriale 2, composizione urbanistica, gestione e pianficazione delle infrastrutture oltre a sociologia (ce ne sono 3, 1 facoltativa) economia (anche qui 4, 2 facoltative)...
ma naturalmente un tecnico specializzato come l'architetto e l'ingegnere nella loro grande sensibilità e scarsa puzza sotto il naso queste cose le sanno e nella loro infinita bontà si circonderanno di un simpatico "tecnico da compagnia" che alle volte avrà addirittura dirito di parola (ma non di firma :)
alberto :
i conservatori non sono tecnici, per questo hanno la funzioni di SUPPORTO al progettista!
kikko :
ritengo che tu abbia frainteso il mio messaggio e di questo mi dispiaccio e se è il caso ti porgo le mie scuse. ma quelo che intendo dire e che non credo che gli architetti siano onniscenti ed è per questo che hanno il dovere di avvalersi di fugure altrettanto specializzate che li supportino nel loro lavoro, ma se ne facciamo solo una questione di firma mi sembra riduttivo. La riuscita di un lavoro non credo dipeanda solo da chi ha facoltà di firma, e molti di voi questo lo sanno bene, comunque il comune malcontento delle verie professioni troppo spesso ci allontana dall'unico obbiettivo che si dovrebbe cercare di raggiungere, luoghi migliori per la vita di tutti noi.
daniele :
non c'è mica bisogno di scuse, si discute ma sempre con rispetto. però permettimi di dire che nelle tue risposte la mia ipersensibilità coglie sempre delle sottile sfumature di arroganza, per te è perfettamente normale che un architetto possa fare urbanistica, al più dovrà confrontarsi con dei tecnici. ma scusa è tanto difficile pensare ad un team di professionisti in cui l'architetto è paritario agli altri tecnici (poichè anche l'architetto è un tecnico)? L'urbanistica la fa il pianificatore territoriale, le zone verdi e agricole le individua il paesaggista e l'agronomo, le costruzioni e l'edilizia sono compito dell'architetto e l'ingegnere fa le grandi infrastrutture e i grandi impianti, forse così è troppo semplice ma ho l'impressione che è così che dovrebbe funzionare
lorenzo :
la tua divisione delle competenze non fa una piega... ma vale solo per le nuove figure professionali, nuovi architetti compresi.

Gli architetti del vecchio ordinamento hanno sempre posseduto tutte le competenze da te scritte (a parte quelle degli ingegneri e degli agronomi), e non credo che una riforma universitaria possa mai togliere dei diritti acquisiti a chi per anni si è occupato di cose rientranti ora nei nuovi settori.
desnip :
ma perchè vi scandalizzate tanto? Per decenni ci sono stati architetti che hanno fatto gli urbanisti e i restauratori ed ha sempre funzionato. Ora, che ci siano delle lauree specialistiche tanto meglio, sono d'accordo sulle divisioni di competenze come dice Daniele, però...
Se dovessi iscrivermi all'università mi porrei questo problema: se mi laureo in pianificazione quanti piani urbanistici posso avere la possibilità di fare? Mentre come architetto ci può essere sempre l'amico che deve ristrutturare casa... ma questo alla luce della mia esperienza. E' normale che a 18 anni se uno sogna di diventare urbanista studi per realizzare questo sogno...
daniele :
scusa lorenzo non avevo specificato, certo che i diritti acquisiti nel tempo non si cambiano, anche perchè oggettivamente professionisti con esperienza di anni mi mangiano a colazione :)
desnip non ti preoccupare che di urbanistica da fare ce n'è tanta, non esistono solo i piani urbanistica
desnip :
Mi fa sinceramente piacere che ci sia molto da lavorare in urbanistica...:-)
allora auguri ai colleghi urbanisti e W la divisione di competenze!
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