Marcoz : [post n° 236833]

Aiuto fine ritenuta d'acconto!

Ciao a tutti, sono nuovo nel forum, ma vi seguo da tempo
Sono da poco laureato in architettura, ahimé (dic. 2009), in previsione di affrontare l'esame di stato nella sessione di novembre 2010.
Da febbraio collaboro "occasionalmente" (leggasi 8-9 ore al giorno per 5 giorni) con un professionista in uno studio di Milano.
come pagamento mi è stata proposta la classica ritenuta d'acconto. sostanzialmente gli ho preparato un foglio nel quale dichiaro di non aver ricevuto i 5000 euro nell'anno corrente. siamo a luglio, gli ho dato da poco l'ultima ricevuta e ho raggiunto 4750 euro di pagamenti lordi.
sostanzialmente vengo pagato 1000 euro - 20% di iva.
Parlando con il "capo" ora mi trovo nei casini, perchè di alternative senza p.iva non so se ne esistono. Aprire una p.iva come disegnatore significherebbe un carico tributario di quasi 50% degli spiccioli che già prendo, ciò comporterebbe l'abbandono del posto di lavoro (spendo già un sacco di soldi in abbonamenti, cibo, ecc).
Ieri però sono venuto a conoscenza da un ex compagno della possibilità di emettere ricevute (se così si possono chiamare) particolari, sempre in regime di collaborazioni occasionali.
Vi riporto il pro forma che mi ha mandato:
"....di ricevere dall'arch Tizio a titolo di conpenso per contratto di opera non avente i requisiti della professionalità ed abitualità per prestazione occasionale, personalmente ed autonomamente espletata nel periodo dal 04/09/2008 al 07/09/2008 per un totale di giorni 4, la seguente somma:
- compenso lordo 1.116,28 €
- imponibile fiscale 1.116,28 €
- imponibile INPS (entro massimale di 88.696,00 €) 116.28 €
A dedurre:
-(-) ritenuta d'acconto fiscale (20% su euro 1.116,28) 223,26 €
- (-) rit. INPS [(17% su € ...,00)/3] 0,00€
- (-) rit. INPS [(25% su € 1.116,28/3] 93.02
COMPENSO NETTO 800,00€

Prestazione occasionale non soggetta a IVA per mancanza del requisito soggettivo di cui all'art. 5 DPR 633/72 e successive modificazioni ed integrazioni."

Da quello che ho capito, a quei 1116,28 € vanno aggiunti i 2/3 ((1116,28 * 25%)/3)*2)=186,05€. quindi in totale dovrebbe pagare 1302.33€. è correto? devo aprire la p.iva?


Detto ciò se qualcuno può farmi capire cosa è questo proforma e se posso applicarlo nella mia situazione o se, in alternativa, esistono altre strade meno gravose fiscalmente per me.
Un'altra piccola domanda è la seguente: tutte le ricevute che gli ho fatto, vanno dichiarate? se si, come?

Grazie mille a chiunque riesca a chiarirmi le idee!
ste :
io sono 3 tre anni che ho qs regime fiscale, per cui dal lordo io intasco il 53% (1000 meno il 20% di ritenuta, meno il 27% di inps=530 euro)...l'alternativa unica credo sia lavorare in nero...
Marcoz :
ma tu sei a p.iva? 3 anni a 500 euro? non giudico perchè non conosco le storie... ma cavolo... che amarezza!
eli.71 :
Io scrivo le stesse cose che sono scritte nel pro forma ma ho partita iva con regime dei minimi,mi sa che non hai altra alternativa che aprire p.i..Le ricevute fatte fino ad ora le devi dichiarare e il datore di lvoro ti deve dare i cedolini che dimostrano che ti ha pagato la ritenuta d'acconto.Rivolgiti ad un commercialista che ti chiarirà ogni ulteriore dubbio.
ste :
si, sono a p.iva...e ho già cambiato 4 studi...ma credimi la solfa non cambia...
quando chiedo di + mi rispondono che è un problema di mercato e che ce ne sono tanti come me disposti a lavorare anche per meno...
gg :
Non capisco perché dici "... aprire una p.iva come disegnatore significherebbe un carico tributario di quasi 50%". Chi ti ha detto questo?

L'ipotesi alternativa che proponi è comunque una prestazione occasionale, come, mi pare di capire, quella attuale. Quello che cambia è che il tuo ex compagno ha aperto la cosiddetta "gestione separata INPS".

Che tu abbia o non abbia una partita IVA, o anche se lavori a progetto, se superi i 5000 euro l'anno devi avere una forma qualsiasi di previdenza lavorativa.

Se pensi di guadagnare non aprendo una partita IVA ti posso fare un esempio: Se hai un reddito lordo di 5000 euro, quindi 1000 euro di ritenuta, devi pagare allo stato solo 50 euro di tasse. Se non fai la dichiarazione dei redditi "butti" dalla finestra 950 euro, che porteresti in detrazione per l'anno successivo o farti rimborsare. Puoi fartela da solo, ma anche chiederlo a un commercialista ti costa sui 100-150 euro. Nella peggiore delle ipotesi ti ritrovi 800 euro in più. Buttale via.

C'è un'altra questione: per legge una prestazione occasionale non può superare i 30 giorni per ciascun datore di lavoro. Altrimenti non è più "occasionale".

Se stai per abilitarti cercherei una qualsiasi soluzione temporanea. Io consiglio sempre e comunque una partita IVA con regime agevolato, perché non costa nulla attivarla e al massimo 200 euro l'anno di commercialista, se proprio non riesci a fare tutto da solo, come credo abbiamo fatto in molti. E ti puoi sempre scaricare qualche spesa.

Dato che per noi architetti l'opzione Inarcassa è sicuramente più conveniente per molti aspetti rispetto all'INPS (paghi il 26.72% contro il 12/14% di inarcassa), per ora apriti pure una gestione separata INPS, perché non hai alternative, ma appena puoi passa ad Inarcassa.
marcoz :
Grazie di cuore a tutti, davvero, mi siete di grande aiuto!
@eli.71: sei sicura che le ritenute vanno dichiarate? mi hanno detto il contrario.
@ste: hai troppa ragione: ci sono vagonate di architetti che si venderebbero per molto meno
@gg: sei stato di grande aiuto. so che non devo superare i 30gg, infatti sull'esempio c'era pure scritto il periodo di tempo (4 giorni/mese). mi abiliterò, se tutto va bene, a novembre. per quanto riguarda il commercialista, credo che girerò le tue indicazioni a mio padre, non è commercialista, ma di conti se ne intende, andando anche a sentire agli uffici inps, ecc...
Ricapitolando quindi, dovrei aprire una p.iva con regime agevolato, fatturare lo stesso importo descritto nell'esempio e riuscire a recuperare 950 euro. correggetemi se sbaglio!

grazie mille ancora!
eli.71 :
Si sono sicura che le ritenute vanno dichiarate, e poi pensa che dopo aver aperto p.i. quando non sarai più in regime agevolato avrai di nuovo la ritenuta d'acconto in fattura,come potresti fare a non dichiararla?
Lisa :
Quello che ti dimezza lo "stipendio" sarà l'INPS... Altrimenti, p.iva o notule a ritenuta d'acconto sono la stessa identica cosa!!!

Purtroppo se apri P.IVA e non sei ancora InarCassa, dovrai devolvere circa il 30% di quello che guadagni all'INPS e preparati a non rivederlo mai più, perché InarCassa non prevede ancora il ricongiungimento...
marcoz :
è una bell agatta da pelare. ragazzi, un consilio spassionato da voi?
il capo dice che di nero non ne fa, che di contratti a progetto neanche a parlarne. L'unica alternativa pare proprio questa, quindi prendere un misero netto di 530 € - abbonamenti, cibo, ecc. Considerando le 10-12 ore fuori di casa tra viaggio e lavoro, mi conviene andare al bennet per 4 ore/giorno e prepararmi l'esame di stato. Intanto luglio me lo dovrò far pagare così.
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