tunas : [post n° 284172]

Info chiusura p.iva-inarcassa-ordine

Come da titolo, volevo sapere come mi dev comportare per non dover più pagare la tassa annuale ad Inarcassa. Mi spiego meglio. Vorrei tenere aperta l'iscrizione all'ordine (anche se un bel salasso), chiudendo la situazione con Inarcassa. Devo chiudere necessariamente la P.Iva? cosa comporta a livello di iscrizione all'Albo? Grazie a tutti!
Kia :
Ciao Tunas, scusa la pignoleria, ma quella ad inarcassa non è una "tassa" ma sarebbero i tuoi contributi previdenziali....
La faccenda è un po' complicata e non si è capito bene come avresti intenzione di farti pagare....
Ecco uno scenario possibile:Domanda:Come fai a tenere aperta la p.iva con codice attività architetto e chiudere inarcassa?Risposta:L'unica per togliersi di mezzo inarcassa è farsi assumere con un contratto nazionale con cassa previdenziale Inps (...di questi tempi sarebbe una rarità). In questo caso puoi decidere se chiudere o meno la p.iva ..ovviamente dipende se hai lavori tuoi o meno. Se sono lavori da architetto ti serve la p.iva per forza e chi dice il contrario (tipo i sostenitori della collaborazione occasionale) dice una cosa non corretta perchè la legge lo vieta ma fa comodo ignorarlo perchè "tanto nessuno controlla". Il caso che ti ho prospettato è quello in cui hai praticamente due attività parallele: una da assunto e una da professionista.Ma lasci inarcassa per inps Gestione Separata (dalla padella alla brace) perchè i contributi a questo punto li devi versare a loro. E poi un 4% lo devi comunque versare da non iscritto in base a quello che guadagni per l'attività da architetto....quindi non è che tagli i ponti con inarcassa del tutto.
Kia :
...insomma, il nocciolo della questione è questo: i contributi previdenziali(che NON sono le tasse) che siano ad inarcassa o alla gestione separata (nel caso della doppia attività che ti prospettavo nel primo post) li devi sempre pagare, a meno che tu non ti faccia assumere da uno studio (o azienda, impresa, ecc.ecc.) con un contratto nazionale con contributi pagati direttamente dal datore di lavoro e tu faccia SOLO e SOLTANTO quel lavoro (quindi no attività extra da professionista).
tunas :
Ciao Kia e grazie della risposta. In primo luogo ok, non è una tassa, ma dato l'elevato pese che ha, la chiamo così, perchè di pensioni credo non ne vedrò mai.
In secondo luogo io voglio sapere come evitare l'inarcassa, restando all'ordine. Non è rilevante il fatto di come mi faccio pagare. Questa questione che mi poni, deriva dal fatto che ormai è dato per scontato che un architetto debba necessariamente aprire la partita iva per lavorare. Hai ragione, non ho spiegato bene la situazione, ma non era quello il punto. Per farla breve, ho aperto la p.iva per necessità di essere pagato (sottopagato) come finto autonomo per qualche mese. Per mia fortuna ho trovato da qualche mese un Lavoro (si, con la L maiuscola) che mi consente di campare con uno stipendio dignitoso e per il quale non è rischiesta la partita iva (che se necessario riaprirò se il contratto non mi sarà rinnovato e ne avrò necessità). Lo scenario è quello che hai descritto nel secondo post. Sono stato assunto con contratto a progetto da un'azienda e ho aperto la gestione separata INPS. La mia domanda era la seguente: posso restare iscritto all'albo chiudendo la partita iva? Chiudendo la partita iva, Inarcassa scompare in automatico? Ad ogni modo resterò in cassa fino alla fine di quest'anno. Pagherò i contributi a breve (ahia). La p.iva mi serviva quando collaboravo da finto autonomo con lo studio. Ora ho dei lavori molto saltuari che riguardano l'ambiente grafico (per la maggior parte rendering) che faccio a tempo perso dopo il lavoro principale. Posso regolarizzare questi "lavoretti" con la ricevuta in ritenuta d'acconto (non supererò mai i 5000/anno)? Grazie infinite
Kia :
OK, adesso si capisce un attimo meglio. Attenzione ad una cosa...se mantieni iscrizione all'ordine niente prestazioni occasionali o co.co.pro se sono attinenti al lavoro dell'architetto. Alcuni sostengono che fare render non sia attinente perchè non si firma....insomma, allora ci si cancella dall'ordine se si vuole intraprendere questa attività in parallelo col co.co.pro che hai con l'azienda. Il concetto è che se si vuole tenere il sedere su più sedie, come si suol dire, ovvero avere il co.co.pro, tenersi l'ordine perchè nn si sa mai, fare i render senza fare fattura ma con collaborazione.....insomma...la cosa si incasina perchè alcuni fattori (iscrizione ordine per esempio) ne condizionano altri (tipo di contratti che si possono accettare).
Comunque p.iva e inarcassa sono due cose distinte perchè la prima è questione dell'agenzia delle entrate mentre la seconda è una cassa previdenziale. Quindi sei tu che devi comunicare a inarcassa che ti cancellino, non lo farà mai l'agenzia delle entrate perchè nn è di sua competenza.
tunas :
Perfetto, sei stata leggermente più Kiara (:D).
Non è il fatto di avere il sedere su più sedie. I fatti sono 2. 1 ho sudato per la laurea e per l'esame di stato, non mi sembra il caso di annullare l'iscrizione all'ordine. 2 non mi sembra il caso di restare in inarcassa e pagare contributi salatissimi per fatturare meno di 1000 euro all'anno
Kia :
era un modo di dire (del sedere su due sedie)! era come dire il piede in due scarpe. Spero che non ti sia offeso. La tua situazione è vicina sia a quella mia sia a quella di altri: tante spese e poche entrate....ahimè.
Però purtroppo, come dicevo prima, l'essere iscritti ad un ordine comporta a cascata tutta una serie di cose. Se non vuoi tutte le conseguenze, ti cancelli dall'ordine e fai render con collaborazione occasionale...Anche io me lo sono sudato l'esame di stato però....ad un certo punto se essere iscritti implica tutta una serie di spese e rotture di scatole, mi cancello. E' inutile voler stare iscritti a tutti i costi se vedi che i contro sono più dei pro...
ovviamente, opinione personale. Però mi pare che ci sia questa ossessione generale di iscriversi, o di restare iscritti, all'ordine anche quando è palese che non serva e anzi ostacoli determinate forme di lavoro.
Paolo :
Chiudi la P.Iva e subito dopo comunicalo ad Inarcassa.Fossi in te mi cancellerei pure dall'Ordine, se è come tu dici l'iscrizione ti serve solo perchè "ho sudato per la laurea e per l'esame di stato". Tranquillo, potrai sempre reiscriverti all'Ordine qualora ne abbia bisogno, nessuno annulla il tuo esame di stato e il tuo titolo di architetto. Non cancellarti dall'ordine ti servirà solo per una cosa: a raggiungere i 10 anni di iscrizione e potere fare per legge i collaudi statici (penso che i 10 anni debbano essere continuativi, non so se si possono cumulare vari periodi di iscrizione). Altrimenti non regalare i tuoi soldi a questo ente inutile, che serve solo per mantenere una segretaria che di architettura non ne sa niente, e per spartirsi le terne di collaudo di ingenti appalti (oramai l'ordine non serve neanche per vidimare una parcella vista l'abolizione delle tariffe minime).
tunas :
Grazie a tutti, siete stati molto chiari! Per quest'anno va, ho appena pagato l'ordine (210 euro :S ) e a breve i contributi inarcassa. diciamo che per il 2012 non mi sposto, ma per l'anno prossimo, se il contratto mi verrà rinnovato (a ottobre), chiuderò tutto e tanti saluti alla lobby. Grazie ancora!
nino :
Sì, ma in questo caso cosa succede ai contributi che ha versato per il tempo in cui è durata l'iscrizione a inzrcassa?
nino :
... mi spiego meglio: se la contribuzione ad inarcassa si è protratta per alcuni anni e poi ci si cancella (per inattività della partita IVA) prima di aver maturato il minimo di anni per la pensione, i contributi versati sono tutti persi? Cioè non torneranno mai indietro sotto forma di pensione? Grazie.
Kia :
x nino:
premesso che devo ancora approfondire la faccenda...mi pare di aver letto sul sito di inarcassa che per maturare un qualche contributo bisogna avere 5 anni di iscrizione che però non serve siano continuativi. Cioè, magari uno ne ha tre, poi interrompe per un periodo e poi si ri-iscrive e continua nella contribuzione. Prova a spulciare il loro sito.
nino :
sì grazie, hai ragione, "prestazione previdenziale contributiva".
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