trento : [post n° 296332]

regime SUPER minimi e super OBBLIGHI

Salve, rientro nei casi patologici: architetto con p.iva regime dei minimi che fattura allo stesso studio di architettura con il quale prima avevo un contratto a progetto.
ho letto di obblighi di fatturare non piu del 75% alla stessa persona per non rientrare nelle "false p.iva" e dell'impossibilità di essere nel regime minimi se il lavoro viene definito "prosecuzione" del rapporto precedente.
Come bisogna comportarsi? è ovvio che in quanto architetto prima o poi uno deve aprirsi p.iva e iniziare tra l'altro a versare contributi inarcassa, il lavoro non possiamo inventarcelo, e fino a quando non te lo offriranno per strada, ringrazio di avere 1 cliente almeno e me lo tengo stretto! c'è qualcuo nella mia stessa situazione? credo che le partite iva iscritte agli ordini professionali dovrebbero avere un altro tipo di trattamento e l'esclusione da questi tipi di obblighi e preoccupazioni fiscali... che dobbiamo fare altrimenti, restare cococo a vita?!
grazie per eventuali risposte o chiarimenti
R.
Dotting :
"credo che le partite iva iscritte agli ordini professionali dovrebbero avere un altro tipo di trattamento e l'esclusione da questi tipi di obblighi"

Infatti è proprio così, chi effettua una professione intellettuale con relativa iscrizione all'ordine non è soggetto ai controlli sulle false partite Iva.

ContiPronti :
Essendo la tua attività il puro proseguimento di ciò che facevi prima come dipendente (diverso sarebbe il caso se si fosse trattato di praticantato), secondo me sei completamente fuori regola e nei guai grossi. Quindi non devi preoccuparti del problema delle false partite IVA, come scrive Dotting, ma della prosecuzione sì. Non hai i requisiti per il regime dei minimi, e quindi ti chiederanno indietro tutte le imposte non pagate, con interessi e sanzioni.
gg :
Attenzione. La legge non esclude "i professionisti iscritti agli Albi" tout-court, ma solo le attività relative alle professioni regolamentate. Se fai l'architetto sei escluso, se fai altro il tuo datore di lavoro può rientrare nei controlli.

Sull'altra questione, la mia personale opinione è che un professionista con partita IVA non fa lo stesso lavoro di un co.co.co. (i professionisti non possono fare co.co.co) e quindi non c'è prosecuzione.
Il co.co.co. non è propriamente un dipendente, pur essendo un subordinato. La legge vuole scoraggiare quei casi di precarizzazione in cui dei dipendenti veri vengono licenziati e costretti ad aprire una partita IVA per fare lo stesso lavoro di prima.
Non è lo stesso caso. "Precario" prima e precario dopo.
luca :
sono d'accordo con gg, non c'è nessuna prosecuzione perchè tu avvii un'attività (architetto libero professionista) per la prima volta, e più che il passaggio da dipendente a partita iva il problema della prosecuzione è quando uno chiude la partita iva in regime ordinario e la vorrebbe riaprire in regime dei minimi.
sulla questione false partite iva invece stai pure tranquillo, quelli sono problemi per il datore di lavoro, che se scoperto ti dovrà versare tutti i contributi non pagati.
la questione sulle professioni con iscrizione a ordini etc. è l'ennesimo capolavoro di pessima legislazione, in quanto per come è scritta non si capisce niente, come sempre genera solo confusione per dar modo ai disonesti di sguazzarci dentro.
ContiPronti :
Luca, non è come dici, la norma sulla prosecuzione è stata messa proprio per evitare che le imprese facessero licenziare i loro dipendenti e li riprendessero a partita IVA, con minori imposte e minori tutele.
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