mia : [post n° 302432]

gestione separata inps?

Sono assunta in uno studio tecnico, contratto collaboratore studi tecnici part-time 70% (in realtà : 9-10 ore al giorno e qualche extra in nero). Dopo un bel po' di anni dire che non ce la faccio più è un eufemismo, anche perchè non ho prospettive di crescita. Allo studio mi hanno proposto di aprire la partita iva e passare alla gestione separata inps(quindi mantenendo l'assunzione). Cosa cambierebbe? Considerando che al momento mi capita raramente la possibilità di avere altri incarichi(me lo aveva chiesto qualche condominio, e ho dovuto ovviamente rifiutare) , vale la pena o non ha senso? Grazie a chi vorrà rispondere
sissi :
Ciao! prima di tutto non è vero che manterrai l'assunzione ma sarai formalmente libero professionista.
Di sicuro a te non conviene ma all'azienda senz'atro si.
Ti dovrai pagare le tasse e l'inps e credo che se te lo hanno proposto l'obiettivo è quello di spendere meno, il che vuol dire che a fine anno e a conti fatti il tuo reddito NETTO sarà inferiore di quello che hai attualmente.
Al limite ti converrebbe, facendo BENE i conti del reddito NETTO, se tu avessi lavori tuoi e se fossi iscritta a Inarcassa
sissi :
Ciao! prima di tutto non è vero che manterrai l'assunzione ma sarai formalmente libero professionista.
Di sicuro a te non conviene ma all'azienda senz'atro si.
Ti dovrai pagare le tasse e l'inps e credo che se te lo hanno proposto l'obiettivo è quello di spendere meno, il che vuol dire che a fine anno e a conti fatti il tuo reddito NETTO sarà inferiore di quello che hai attualmente.
Al limite ti converrebbe, facendo BENE i conti del reddito NETTO, se tu avessi lavori tuoi e se fossi iscritta a Inarcassa
mia :
Ciao sissi grazie di avermi risposto. In realtà non è proprio così, la gestione separata inps è fatta proprio per chi ha un contratto subordinato ma anche la partita iva da libero professionista(anche uno dei miei datori di lavoro è in questo regime, essendo assunto part-time in un comune e contemporaneamente avendo uno studio associato in un altro comune vicino). Secondo il commercialista non cambia nulla dal punto di vista del contratto, avrei sempre ferie e malattie pagate, tredicesima, etc etc . Quello che non capisco è cosa succede se non fatturo nulla o quasi, se la partita iva dovesse rimanere "inattiva" diciamo per uno o due anni?
mia :
dimenticavo, lo studio mi ha proposto questo solo perchè mi lamento sempre di non poter firmare nulla da architetto...per loro va benissimo che dopo 7 anni sia sempre e solo "collaboratore professionale", sai quanto gliene importa.
eli71 :
Da come hai spiegato nel primo post ha ragione sissi,se ti hanno proposto di aprire la partita iva il tuo contratto va nel cestino, a meno che non ti abbiano proposto una p.i. parallela al contratto subordinato, ma non ne capirei il senso visto che lavori solo per loro.Se la p.i. rimane inattiva credo non succeda niente,se non fatturi non hai nulla da pagare
Enrico :
Ciao Mia,
se il contratto di dipendenza rimane nn si verificano le tre condizioni obbligatorie per l'iscrizione a inarcassa. quindi nn devi pagare i minimi annuali obbligatori anche se nn fatturi nulla. nel caso fatturassi devi mettere il 4% (che paga il cliente) che poi dovrai versare a inarcassa nei modi e nei tempi stabiliti. Pagherail il 18% alla Gestione Separata INPS. Questo per quanto riguarda il sistema previdenziale. Per quanto riguarda l'imposta persone fisiche pagherai le tasse dovute solo se fatturi e sarà il 5% se hai i requisiti per aderire al Regime dei Super Minimi oppure un 23% per i primi 15.000 euro..27% dai 15.000 ai 28.000 ecc. se aderirai ad altri regimi!
sissi :
se ti hanno chiesto la p. iva non ti faranno un contratto, al max una lettera d'incarico (non è come un contratto d'assunzione, la tua tutela è=0); ferie, malattia e 13sima te le possono dare anche con p.iva, di fatto fatturi lo stesso importo tutti i mesi e fai due fatture il mese di dicembre (faccio anch'io così) ma nella sostanza è completamente diverso dalla tua attuale situazione, che tra l'altro dal primo post sembra un'assunzione e dal secondo un co.co.pro o cmq lavoro subordinato.
Mi pare assurdo che il tuo commercialista dica che non cambia nulla a livello contrattuale, proprio perchè con la p. iva (nel primo post dici che te l'hanno chiesta) non c'è contratto, è probabile che ci sia un malinteso.
Che poi non ho ancora capito se hai l'abilitazione/possibilità di iscrizione a Inarcassa, in questo contesto è la questione è fondamentale.
sissi :
No, scusa, rileggendo non ho capito io: quando dici "Allo studio mi hanno proposto di aprire la partita iva e passare alla gestione separata inps (quindi mantenendo l'assunzione)" vuol dire che lo studio ti propone di aprire la p.iva per lavori tuoi, esterni al lavoro in studio? In questo caso non capisco cosa gliene importi ma così avrebbe senso il discorso del commercialista e quindi non vale il mio post sopra;-)
O ti hanno chiesto la p. iva per lavorare lì?
mia :
Sissi, perdonami per la fretta non ho spiegato bene la mia situazione: lavoro in un studio da sette anni, sempre con lo stesso contratto da collaboratore e ai miei datori di lavoro va bene cosi (anche perchè faccio molte più ore di quelle da contratto). A me invece pesa il non poter firmare lavori da architetto,ovviamente non mi conviene una partita iva avendo un contratto a tempo indeterminato e poche, pochissime commesse personali. Allora allo studio mi hanno detto: "se sei insoddisfatta, potresti aprire la partita iva ma conservare il contratto con noi; passi alla gestione separata inps e così puoi anche fare lavori tuoi.".
Grazie a tutti per le risposte(soprattutto ad Enrico, che finalmente mi ha chiarito le idee).
sissi :
ok, allora si, è come dice Enrico :-)
Se vuoi firmare lavori tuoi credo non ci sia altra soluzione.
In bocca al lupo!
Enrico :
In bocca al lupo Mia!!!
mia :
crepi!crepi!!!
grazie dei consigli...
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