peter : [post n° 316302]

Possibile scenario

A cosa servono due architetti liberi proessionisti in famiglia?
Scenario:
- mi cancello dall'ordine e mi abilito per agente immobiliare;
- mia moglie rimane iscritta all'ordine;
- apriamo una società in cui sono amministratore e ci occupiamo di intermediazione (attività che svolgerò solamente io) e progettazione (di cui se ne occuperà esclusivamente mia moglie).

Legalmente e deontologicamente è fattibile?

Nell'eventualità che fosse possibile, mia moglie potrebbe occasionalmente accompagnare clienti a visitare abitazioni (senza fare intermediazione) ed io occasionalmente potrei contribuire a consulenze di ristrutturazione/arredo (senza firmare nessun progetto)? E potrei comunque avvalermi del titolo di architetto pur cancellandomi dall'ordine?
Grazie in anticipo.
Maxy :
Sarebbe meglio se accompagnassi tu i clienti a visitare le abitazioni...sai come vanno le cose...non si sa mai!!!
ALE :
SECONDO ME... NON C'è NULLA DI MALE.... L'UNICO DUBBIO è SULL'USARE IL TITOLO DI ARCHITETTO SENZA ESSERE ISCRITTO ALL'ORDINE (OVVIAMENTE DI FIRMARE NON SE NE PARLA!!).. PER IL RESTO.... SE TU DAI "CONSIGLI" A TUA MOGLIE IN MERITO ALLA PROGETTAZIONE, O LEI "AIUTA" TE A FARE UN SOPRALLUOGO NN VEDO SINCERAMENTE CHE PROBLEMA LEGALE O DEONTOLOGICO POTREBBE ESSERCI....
Arch. Ir :
Tecnicamente non sarai più architetto, ma tornerai ad essere un dottore in architettura abilitato alla professione di architetto.
Ma sono dettagli che probabilmente ignorano anche all'ordine.
peter :
Che io sappia è l'abilitazione a darmi il titolo di architetto e non l'iscrizione all'ordine (che serve solo per poter firmare i progetti).
Conosco degli amici ingegneri che non sono iscritti agli ordini (uno civile e uno elettronico) e che non firmano progetti ma sempre ingegneri vengono intitolati.
Conosco anche un architetto che non si è mai iscritto perchè ha sempre lavorato da dipendente per una grossa holding (fa il project manager o qualcosa del genere). Comunque attendiamo qualche altra risposta per sicurezza. Il fatto che possa fare quello che ho descritto sopra mi rassicura, apparte la questione del titolo.
Arch. Ir :
Lo so ognuno fa quel che vuole, soprattutto con il tiolo di ingegnere, inesistente.
I titoli sono "ingegnere civile e ambientale", "ingegnere industriale" ecc... e "ingegnere" è solamente la professione generica.
Comunque siete talmente tanti a pensarla così che mi fate venire il dubbio....
Ingegnere civile o ingegnere elettrico è un pò come dire bioarchitetto, o architetto progettista.... o meglio, architetto restauratore o architetto del paesaggio. Tecnicamente sono titoli inesistenti ma che rendono bene l'idea del ramo che si occupa.
L'abilitazione non da il diritto di fregiarsi del titolo, ma soltanto la possibilità di iscriversi all'albo e soltanto in seguito, di utilizzare il titolo relativo alla sezione e settore.
Detto questo non vedo nulla di male sinceramente a scrivere architetto su un biglietto da visita anche se ti cancelli dall'ordine, e dubito che qualcuno contesti mai la cosa, ti dico solamente le cose come stanno secondo la normativa.
Diversa è la questione per i geometri, il cui titolo forse è ancora dato dal diploma se non sbaglio.
pepina :
peter sbagli, vedi art. 15 DPR 5 giugno 2001, n.328.
peter :
"3. Agli iscritti nella sezione A spettano i seguenti titoli professionali:

a) agli iscritti nel settore "architettura" spetta il titolo di architetto;"

Bè c'è da dire che a volte le leggi vanno anche ad interpretazione, è questo secondo me è il caso.
Qui semplicemente il legislatore specifica che agli iscritti nel settore "architettura" spetta il titolo di architetto, ma non dice che tale titolo non si possa avere già dall'abilitazione.
@Arch. Ir l'abilitazione non serve solo a dare la possibilità di iscriversi all'ordine. Quando mi abilitai le scelte che mi ero posto erano 2: iscrivermi all'albo e dedicarmi alla libera professione (cosa che ho fatto) oppure non iscrivermi all'albo e cercare di entrare a lavorare nella pubblica amministrazione (come fanno molti dato che non è richiesta iscrizione all'albo)
pepina :
prego comunque eh...
Arch. Ir :
(grazie pepina, gentilissima)

Peter, la normativa per una volta mi pare chiara.....
poi ognuno fa quel che vuole, in giro si vede di tutto, dagli ingegneri eureta senza laurea, agli architetti del paesaggio, fino agli architetti navali.....

Il titolo oggi indica in realtà un professionista soggetto a un certo codice deontologico iscritto in un certo albo, in una certa sezione, in un certo settore che da certe competenze specifiche, il cui operato nonchè aggiornamento professionale, è "disciplinato" dal relativo ordine (in realtà l'ordine non ha alcuna competenza nel definire chi può fare cosa, ma tiene gli elenchi degli iscritti e a quanto ne so ha il potere di sospendere dall'esercizio della professione o comunque di rendere pubblica la sospensione sugli elenchi).

Ma ti ripeto, dubito che scrivendo su un biglietto da visita "architetto" qualcuno potrà mai dirti qualcosa dato che non andrai certo a fare direzioni lavori o a presentare dia in comune.

La mia opinione è questa, poi per carità interpreta come meglio credi norme e regolamenti
pepina :
@Arch.Ir, non era rivolto a te ;) buona giornata!
Arch. Ir :
si si lo avevo capito :-)
buona giornata anche a te ;-)
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