PassionArt : [post n° 395703]

Formazione con deontologia ma all'estero

Salve a tutti,
sono iscritta all'ordine italiano ma ormai credo che mi sposterò definitivamente all'estero. Il che implica residenza all'estero e iscrizione all'aire. Sono ancora in fase di organizzazione ma mi pare di capire che anche se sposto la residenza, la formazione rimane obbligatoria se voglio conservare il timbro italiano. Il tutto non rappresenta un problema perchè oggi ci sono molti corsi online accreditati con il cnapp. Ma per la deontologia come si fa? sono 4 crediti obbligatori ogni anno e io non trovo nulla di online a riguardo. Come fare? Qualcuno sa illuminarmi su questo punto? Grazie mille
Lolo :
Se hai intenzione di trasferirti stabilmente all'estero non capisco perche' rimanere iscritta ad un Ordine italiano, versando soldi per niente. Comunque corsi online per deontologia ne trovi, ad es. puoi guardare sul sito dell'Ordine di Venezia. Poi mi pare ci siano casi di esonero dalla formazione in caso di trasferimento all'estero che implichi almeno 6 mesi di inattivita' nell'ambito, ti conviene chiedere chiarimenti al tuo Ordine di appartenenza.
PassionArt :
Sapevo benissimo che mi sarebbe arrivata una risposta simile. Perchè non ti cancelli? Saranno affari miei? Il fatto che mi trasferisca all'estero non significa che debba rinunciare a lavori nel caso ne dovessero capitare. Senza contare che il nostro titolo è dettato dall'Italia e ci sono albi europei che richiedono l'ordine italiano per l'iscrizione all'albo estero. Ho letto le linee guida. Sei esonerato se non prevedi attività di nessun tipo. E li si che è regalare soldi all'albo. Non è ciò che prevedo io. Se capita l'occasione, anche solo per un concorso di idee semplice, voglio avere l'ordine attivo
Lolo :
Va beh, sai gia' tutto buon per te. La risposta te l'ho gia' data, ci sono corsi di deontologia anche online.
aspirantearchitetta :
Io sono neolaureata e lavoro all'estero, da quello che mi sono informata per iscrivermi qui, non è necessario che io sia iscritta all'ordine italiano, ma solo che abbia superato l'esame di stato, e dovrò portare quello più il diploma di laurea, tradotti, per iscrivermi qui.. Immagino che se sei all'interno dell'ue sarà simile per te e magari l'ordine del paese dove sei è economicamente più conveniente di quello italiano (per esempio dove sono io, la quota annuale è molto bassa e si paga poi in base ai progetti che fai).
Insomma valuta tu se ti conviene continuare con quello italiano, anche perché tutti i concorsi dovrebbero permettere di partecipare anche agli architetti europei e il processo di integrazione si intensifica ogni anno di più
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