Carla : [post n° 440803]

autofattura

Buongiorno, ho redatto una Cila per me stessa relativa a lavori pertinenti ecobonus 50%.
Intendendo usufruire della cessione del credito a istituto bancario, vorrei sapere:
1) posso emettere una fattura per prestazioni professionali (come architetto) a me stessa (come persona fisica)?
Il vantaggio è evidente: avrei la possibilità di incamerare circa il 50% del mio compenso (considerato che lavoro in regime forfettario qualcosa resta). Ho chiesto al commercialista ma dice che la situazione non gli si è mai presentata. Qualcuno sa qualcosa con certezza?
2) Premesso che le spese tecniche nell'ecobonus sono detraibili, queste riguardano strettamente la parte tecnica-impiantistica connessa al bonus (es. L.10, Ape, progetto impianto termico, ecc.) o anche la parte "edilizia" vale a dire Cila per manutenzione straordinaria e scia agibilità?
archspf :
Che io sappia le spese possono essere portate in detrazione solo se inerente attività privata e non professionale.
In ogni caso non avrebbe senso farsi un'autofattura, anzi mi pare proprio una truffa ai danni dello stato.
Aeffepi :
In un paio di occasioni ho presentato atti abilitativi per me stesso. E in entrambe le occasioni ho lavorato "gratis". Onestamente non mi è mai passato per la testa di autofatturarmi per avere qualche rientro di dubbia legittimità. Fossi in te mi accontenterei di tutto il resto e lascerei perdere l'autofattura ...
Simone :
Premesso che non credo sia possibile fatturare a se stessi come libero professionista... Immagino tu sia architetto o ingegnere come molti di noi che seguono la bacheca... Le agevolazioni ecobonus che io sappia sono valide x i committenti in regime forfettario (interpello 514 agenzia delle entrate 2nov2020) senza redditi diversi dalla libera professione solo se optano x la cessione del credito ad una impresa oppure con lo sconto in fattura che ti non potresti auto-farti, essendo un regime agevolato l'imposta è forfettaria e non si può detrarre nulla di più dei contributi soggettivi e maternità. Tecnicamente 6 incapiente dal punto di vista Irpef. Diverso è il caso di altri redditi aggiuntivi (affitti, ...).
Quanto alla detraibilità in generale confermo che è compresa anche la pratica architettonica cila, scia oltre al resto che hai citato
Carla :
Ragazzi, ho capito che siete dei puristi, ma qualcuno di voi paga un affitto, il riscaldamento, il commercialista, una assicurazione professionale, i corsi di aggiornamento, l'ordine professionale, l'inarcassa, i software ecc. ecc. ? ?? Se avessi commissionato il lavoro a un collega architetto avrebbe avuto il giusto compenso per il tempo dedicato! Il mio è gratis? È ovvio che questa pratica ha dei costi anche se è per me stessa, quindi lasciamo perdere i commenti etici e veniamo al sodo : qualcuno di voi sa darmi una risposta concreta sull'argomento?
archspf :
Infatti il ragionamento fila (per tutto il resto) fino al momento in cui a dover ricevere il compenso sei tu stessa in qualità anche di committente: solleva dubbi non solo morali e deontologici (ma quelli vedo che non interessano), piuttosto procedimentali. Per maggiori informazioni si veda l'articolo 17, comma 2 del DPR n. 633/72 e si consulti un commercialista.

Mi viene solo in mente la celebre scena del film "SuperFantozzi" in cui il mitico Fantozzi piangendo miseria si vede recapitare (e subito dopo togliere) un sacchetto di monete da Robinhood, il quale se ne esce in entrambe le occasioni con la frase: "Sono RobinHood...Rubo ai ricchi per dare ai poveri!"
https://www.youtube.com/watch?v=WvL8wckQ1rQ
Insomma è un cane che si morde la coda.



Carla :
Esempio professionale etico e deontologico:
sono un ricco architetto e progetto per me stesso una magnifica villa sui colli romani; importo della parcella 100.000 euro. Siccome però sono "etico e deontologico" non mi emetto fattura, così risparmio il 22% di Iva, l'Inarcassa (ulteriore 18-20%) e il mio reddito Irpef è inferiore di 100.000 euro (e rientro in uno scaglione d'imposta più basso). Come premio per la mia onestà, con quello che ho risparmiato di tasse, mi posso anche permettere un Suv per raggiungere la mia bella casa nuova!!!
archspf :
Se avessi fatto una autofattura per ogni lavoro personale a quest'ora sarei milionario....altro che la villa ed il Suv.
Il suo mi sembra essere il solito commento a interpretazioni unanime che guardacaso non collimano con la risposta che si desiderava ricevere.
desnip :
Carla... ma ti sei letta? "progetto per me stesso una magnifica villa sui colli romani; importo della parcella 100.000 euro. Siccome però sono "etico e deontologico" non mi emetto fattura, così risparmio il 22% di Iva, l'Inarcassa (ulteriore 18-20%) e il mio reddito Irpef è inferiore di 100.000 euro (e rientro in uno scaglione d'imposta più basso)."
Quindi, tu che non sei etica e deontologica ti autofattureresti 100.000 euro per poi pagare uno scaglione più alto di irpef??? Ma soprattutto: ti AUTOPAGHERESTI 100.000 euro???

Non lo so, ma io sono sempre più convinta che in questo Paese, oltre al negazionismo e al complottismo, regni il "pippismo mentale".
Stefano :
Parole sante, mi veniva da piange a leggere questi sopra... Io ho lo stesso quesito ma nel mio caso si parla di bonus 110%. Il buon senso mi direbbe che il professionista può fatturare al se stesso "privato".
Stefano :
Siamo professionisti e il nostro tempo ha un prezzo. Probabilmente chi commenta ne ha tanto a disposizione... Nel mio caso (bonus 110%) se volessi fare il furbo farei tutto il progetto e poi cercherei un collega per la firma. Vi sembra meglio che autofatturarsi? Se invece suissistessero conflitti di interessi allora è logico che darei l'incarico ad altro tecnico.
archspf :
Non si tratta di avere più tempo degli altri (semmai parlerei di organizzazione), ma evidentemente di disporre di buon senso per come meglio utilizzarlo...
Trovo che il confronto tra autofattura e farsi firmare il progetto dal collega non sia calzante (se firma l'altro professionista è questi che riceverebbe il compenso, aldilà che dietro le quinte le sia stato fornito il progetto, pertanto non vedo dov'è il problema), o quantomeno lo sarebbe per definire entrambe le procedure elusive, rispetto invece a chi, a differenza di molti, crede ancora nel fare le cose con un criterio di ragionevolezza.

Non credo si troverà una risposta certa alla domanda, qui in questa sede, piuttosto solo opinioni e commenti personali: pertanto fatelo a vostro rischio e pericolo, come d'altronde in ogni cosa di questa professione.
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