MirCo : [post n° 442191]

sconto in fattura

vi siete proposti ad applicare l'opzione di sconto in fattura ai vostri clienti per lavori di "ristrutturazione al 50%"?
Mi sono informato ad una banca del gruppo "intesa" e apparentemente sembra semplice la procedura, tuttavia vorrei comprendere nel dettaglio alcuni aspetti:
- se fatturo oggi (gennaio 2021) €1000 a cui applico l'opzione di sconto in fattura al 50% il cliente mi pagherà €500.
- A questo punto che accade? quando avrò disponibile sul mio cassetto fiscale il credito di imposta maturato? anche il mio commercialista non mi ha saputo rispondere alla prima....sono in attesa di una sua risposta ..... non devo mica attendere marzo dell'anno successivo (2022) prima di poter beneficiare del credito e quindi cederlo alla banca?
- come vi state muovendo in questi termini?
archspf :
Cit. AdE (vado a memoria): Il credito per ulteriore cessione è maturato entro il giorno 10 del mese successivo a quello relativo alla comunicazione dell'opzione all'agenzia delle entrate.

Tendenzialmente rispetto allo sconto in fattura sto operando solo in campo 110, anche perché la "conversione" del credito al 50 verso le banche (fino ad ora contattate) risulta non conveniente: posso sapere l'istituto di credito?
MirCo :
Cr firenze.... ma anche poste italiane offrono l’80% per tutti i crediti differenti dal 110%.
Il mio dubbio è relativo alle procedure e tempistiche.....
d.n.a. :
MirCo, se posso chiedere, con quale interesse metti in atto tale atto di generosità verso banche e clienti? grazie.
MirCo :
non lo concepisco come atto di "generosita"..... da parte mia verso il cliente.... bensì da parte del cliente verso le banche e verso di me considerando il fatto che tutti i costi diretti e indiretti sono e restano a carico del cliente.
archspf :
Quando si opera lo sconto in fattura poi sta al professionista disporre del credito. E se opta (o è obbligato per incapienza) a cedere a sua volta l'onere della "conversione" è a suo carico e non del cliente.
d.n.a. :
@archspf... è a suo carico... in teoria si... in pratica se al posto di chiedere 100 al cliente chiedi 120, resta a suo carico...
archspf :
@d.n.a. era proprio quello il senso: per fare un favore al committente non possiamo certo rimetterci e pertanto si dovrebbe chiedere di più del normale. A scanso di equivoci, considerando pure il disturbo di vedersi pagati l'indomani di procedure farraginose, quando parliamo di bonus 50 io evito di proporre lo sconto in fattura (visto che è una opzione e non un obbligo).
d.n.a. :
Si, ma probabilmente invece di dire al committente, "ti chiedo 100, e mi paghi quello." la vendi con "ti chiedo 120, ma tu sai cliente mi paghi solo 60", e poi tu ti sbatti un po' a cedere il credito e magari se sei bravo a fare i conti guadagni 110. in questo caso in linea di principio è lo stato che ci rimette con le detrazioni (detto che lo stato non ci rimette mai)...
il problema sta che non puoi gonfiare troppo il preventivo..
potremmo chiamarla disonestà, necessità di mangiare, furbizia.. chiamala come ti pare, ma se vuoi fare i soldi tu, qualcuno ti deve pagare..
desnip :
Io non mi sogno di fare nè sconto nè cessione...
Il cliente prende la mia parcella e se la vede lui. Io non ho tempo, con tutte le cose che ho da fare, di mettermi a sbattere pure per banche...
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